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Crea PortableApps: Primi Passi Per Iniziare (Parte 1)

Perchè Ci Sono Applicazioni Portable?

01/10/2016 – Voglio iniziare scrivendo che tutti possono imparare a sviluppare la propria versione Portable con il metodo .paf (.PAF). È tutta questione di volontà, tenacia e spirito di altruismo. Già, perchè se pensi di voler creare una Portable al solo scopo di poterci guadagnare sopra, allora ti sbagli di grosso. Il fatto che tu voglia imparare a realizzare una versione di software portatilizzata, non ti darà mai il diritto di conservare la conoscenza. Internet ha molti difetti, ma anche moltissimi pregi che non vanno mai sottovalutati. La conoscenza è un diritto di tutti, così come poterla condividere affinchè altri possano beneficiarla.

John T. Haller è l’ideatore, fondatore, Manager per la creazione e sviluppo Portable.paf. A lui, tutti noi, dobbiamo una grande riconoscenza per aver avviato il Progetto PortableApps.com. Il Progetto PortableApps.com è voluto per rendere il tuo software preferito portatile. Per sporcare il meno possibile il tuo sistema operativo, con miriadi di benefici che ne conseguono. Con un occhio di riguardo per la filosofia Software Libero (comunemente ed erronemente definito Open Source). Devi però capire, che in questo specifico contesto, Open Souce è il termine corretto per definire il Progetto PortableApps.com. Lo capirai strada facendo. Voglio comunque anticiparti alcune informazioni. Il bello del metodo .paf è che tutti possono accedere agli strumenti per la sua creazione. Tali strumenti provengono per la maggior parte dalla filosofia Software Libero, con relative licenze che le accompagnano. Questa filosofia permette di accedere al codice sorgente, quindi migliorare o correggere un programma, da qui il termine Open Source (sorgente aperta). Infatti, tutti possono studiare, migliorare, personalizzare la propria applicazione Portable.paf (.PAF).

In questa sezione ti spiego cos’è il Free Software – Software Libero

Le Conoscenze Tecniche

Affermo, e ne sono assolutamente convinto, che tutti possono dedicarsi nella creazione della Portable. Però, aggiungo, almeno un minimo di conoscenza strutturale e funzionale del File System, con particolare occhio di riguardo per il Registro di Sistema “Regedit“, devi averla. Tieni presente che la maggior parte delle applicazioni che girano sul tuo OS (Sistema Operativo) utilizzano il Regedit. Inizialmente ti apparirà complicato, ma non credo che questo ti possa fermare. Per capire cos’è e come funziona il Registro di sistema, poco più sotto apri lo spoiler azzurro e leggiti alcune informazioni utili.

Per la creazione delle Portable.paf devi sempre tenere sotto controllo tre aspetti:

1) Comportamento durante e dopo l’installazione del software

Non puoi creare una Portable se prima non sai cosa installa nel tuo OS l’applicazione installer (Setup .exe o .msi). La cosa più semplice è monitorare i componenti del software che ti presti a installare. Una volta che comprenderai cosa viene installato (soprattutto dove), potrai farti un’idea più precisa di come assemblare la tua Portable (poi spiegherò meglio nei tutorial).

2) Le voci inserite nel Registro di Sistema (Regedit)

Ogni impostazione viene conservata in uno degli elementi più importanti e, per certi versi, dedicati dell’intero sistema operativo. Il Registro di sistema chiamato anche Regedit, è un enorme database costituito da centinaia di voci, alle quali corrispondono altrettanti valori. Ogni volta che modifichi un’impostazione in Internet Explorer, in Windows Media Player, Office, OpenOffice, WinRAR, Winamp, CCleaner, Mozilla etc.., è probabile che in realtà i programmi che stai configurando aprano i file del Registro per modificarne i valori. Quando utilizzi il computer non ti accorgi neppure di intervenire sui file del Registro, l’operazione viene svolta in modo completamente trasparente: per quanto lo riguarda, sa solo che stai intervenendo sulle impostazioni di un’applicazione in una finestra di dialogo. Ciò che accade dietro le quinte rientra sostanzialmente nei compiti del sistema.

Per la maggior parte delle persone il registro di configurazione è un tabù proibito. È formato da voci chilometriche, criptiche, praticamente impossibili da decifrare. Ciò nonostante prima o poi ogni utente finisce per averci a che fare. Molti, per esempio, cercano di fare ordine nel Registro per strappare un pò più di velocità al proprio PC, mettendo spesso il sistema in pericolo; infatti, è praticamente inutile cercare di accelerare Windows attraverso il tuning del Registro. Tuttavia è opportuno e importante effettuarne periodicamente la pulizia, un sistema inquinato da frequenti installazione e disinstallazioni, infatti, può causare molti problemi. Chi fa pulizie senza sapere come è strutturato il database del Registro può paralizzare Windows in un batter d’occhio.

Come Funziona Il Registro? La Storia In Breve

Prima che Microsoft introducesse il registro di configurazione, tra le impostazioni del sistema regnava il caos totale. Invece che voci di configurazione ordinate in un unico archivio, esisteva un’infinità di file, che venivano salvati a casaccio sul PC. Questo non era solamente poco chiaro, ma anche difficile da amministrare. I file Config.Sys e Autoexec.Bat del DOS, per esempio, si occupavano della gestione della memoria, attivavano i driver e avviavano Windows. All’interno del sistema c’era un’infinità di file di installazione con estensione .Ini per i programmi; mancava un’interfaccia comune così come un sistema di gestione dei diritti. Questi tempi sono ormai un vecchio ricordo del passato, poichè da Windows 95 in poi il database è stato integrato in tutte le versioni del sistema operativo; da allora non ci sono stati grandi cambiamenti. Eccetto un aspetto fondamentale: da Windows XP in avanti, il tining del Registro non permette di migliorare le prestazioni; XP, Vista, Seven…, infatti, caricano di volta in volta in memoria soltanto le informazioni di cui hanno bisogno. In questo modo non utilizzano voci superflue, nè quelle obsolete. Inoltre, affinchè la Ram non venga riempita di mille chiavi, lo spazio occupato in memoria è limitato: i dati vecchi e non utilizzati vengono scaricati automaticamente.

E Allora Perchè Pulire Il Registro?

Dal momento che molti programmi non portano a termine completamente il proprio compito al momento della disinstallazione, vengono lasciate molte tracce all’interno di questo database. Questa pratica può portare, nei casi estremi, a installazioni di driver scorretti o conflitti tra software. Inoltre, un Registro ripulito è molto più leggibile e aiuta l’utente nell’adozione di adattamenti manuali. Per farlo però devi sapere come funziona il database: e non è poi così difficile, perchè il Registro è strutturato in modo molto più semplice di quanto tu possa credere.

La Struttura Registry

Il database del Registro comanda l’intero computer. Vi ci sono salvate tutte le informazioni relative al sistema operativo in uso, hardware e software, diritti di accesso, impostazioni personali e molto altro ancora. Il Registro fa in modo che tutti i tool, dispositivi e comandi siano eseguiti e inoltrati nel modo giusto. Per esempio, in questo archivio è scritto cosa succede quando fai clic con il tasto destro del mouse, o quali tool e driver si caricano. Ogni modifica apportata da te al sistema operativo, anche il solo cambiamento dello sfondo sul desktop, porta immediatamente a una variazione nel database del Registro. Le voci comprendono informazioni di sistema e impostazioni specifiche dell’utente. Affinchè i singoli dati non si perdano in un groviglio di file di configurazione, il Registro è strutturato in modo gerarchica, con cinque chiavi principali, contenuti a loro volta numerose sottochiavi. In linea generale, i dati salvati sono semplici variabili con un determinato valore.

I valori sono esadecimali da 00 e FF , decimali da 0 a 255 o sequenze di caratteri. Il contenuto di ciascuna chiave dipende dal tipo di voce: nei dati di esecuzione automatica, per esempio, i valori rappresentano collegamenti a file. Il significato del comando, infatti, è semplicemente Avvia questo programma insieme al sistema operativo. Al contrario, nella configurazione delle unità, Windows si serve di valori decimali o esedecimali, per indicare, per esempio, se una chiavetta USB deve essere collegata automaticamente. Per dare un’occhiata nel Registro basta fare clic su Start/Esegui in XP o in Vista, Seven… e digitare regedit. Per modificare le chiavi, è necessario possedere i diritti di Amministratore.

Elaborare

È certamente vero che in Windows esistono interfacce grafiche per quasi tutte le voci di registro, ma a volte occorre guardare sotto la superficie, per esempio quando Windows non accetta le impostazioni o si generano conflitti tra driver. Prima di apportare modifiche al database è però assolutamente necessario creare una copia.
L’operazione è semplicissima: nell’editor di registro, fai clic con il tasto destro del mouse sulla cartella corrispondente e seleziona la voce Esportare dal menù contestuale. Assegna quindi un nome, come per esempio Backup e salva nel percorso che preferisci, dopo aver verificato che sia indicata l’estensione .Reg come Tipo di file. Se Windows dovesse dare dei problemi dopo le modifiche è sufficente ripristinare la copia, facendo doppio clic sul file salvato precedentemente e rispondi affermativamente alla finestra di pop-up che comparirà.

Per Capire Meglio Ti Faccio Un Paragone

Paragona il tuo computer a un’automobile, il Registro di sistema corrisponderebbe in pratica a tutto ciò che puoi regolare, modificare, elaborare o anche eliminare sotto il cofano del motore. Le regolazioni che una normale persona può svolgere all’interno dell’abitacolo che sono, per forza di cose, limitate comode ed ergonomiche.

Quando invece hai un problema o quando vuoi elaborare la tua autovettura per ottenere prestazioni migliori, hai due possibilità: puoi portare la vettura da un meccanico esperto o di fiducia oppure puoi aprire il cofano e provare a giocare con le regolazioni, le centraline, le mappature, gli assetti e così via. Lavorare senza la dovuta esperienza, a casaccio, senza sapere esattamente cosa stai facendo, espone l’auto e te stesso a gravi rischi. Potresti ottenere un’automobile come risultato inguidabile, inaffidabile o addirittura pericolosa. La stessa cosa accade per il computer. Solo sapendo dove mettere le mani, dove è meglio non intervenire e su quali chiavi puoi lavorare, otterrai un sistema più adatto alle tue esigenze, più comodo e magari più veloce e sicuro.

3) Percorsi Variabili Ambiente Windows

L’uso delle variabili d’ambiente come strumento di configurazione è andato via via riducendosi al minimo, dato che questa funzione è affidata al registro di sistema. Spesso, però, ti ritroverai a fare i conti con questa variazione. Infatti, benchè un software normalmente utilizza il Regedit, non mancherà di scontrarti con quel programma che si diverte a sporcare il tuo Sistema Operativo, operando in tutte le direzioni, quali Regedit e Percorsi Ambiente. Solitamente sono programmi commerciali che sporcano in tutte le direzioni per tentare di controllare l’utente ultimo utilizzatore con relativa licenza genuina. Ma spesso sono anche le così dette “Suite” di applicazioni a ridurre un OS in cattivo stato. Il motivo principale è che una suite deve attingere a più risorse per il suo corretto funzionamento. Come ad esempio utilizzare drivers, risorse Hardware per combinare potenza e flessibilità. Ma in buona sostanza, ritornando alle varibili ambiente, spesso sono utilizzate per porvi al suo interno cartelle e files temporanei.

Per un buon sviluppo della Portable, i percorsi ambiente sono fondamentali per rendere la .paf portatilizzata al 100%
Potrai limitare le Portable nel sporcare i percorsi ambiente. A volte ti sarà possibile mentre altre no. Tieni a mente che sono i programmatori a decidere il comportamento di un software.

Tabella Variabili Di Ambiente Per OS Windows Vista / 7 / 8 / 8.1 / 10

%AppData% – C:\Users\NAMP\AppData\Roaming
%Temp% – C:\Users\NAMP\AppData\Local\Temp
%ProgramFiles% – C:\Program Files
%CommonProgramFiles% – C:\Program Files\Common Files
%AllusersProfile% – C:\ProgramData

%LocalAppData% (Questa Variabile Apre Tre Cartelle A Tua Scelta)

1) %LocalAppData% – C:\Users\NAMP\AppData\Local
2) %LocalAppData% – C:\Users\NAMP\AppData\Local\Temp
3) %LocalAppData% – C:\Users\NAMP\AppData\LocalLow

%ProgramData% – C:\ProgramData
%Public% – C:\Users\Public
%HomePath% – Cartella Documenti Utente
%ComSpec% – C:\Windows\System32\cmd.exe
%windir% – C:\Windows
%Prompt% – Prompt dei comandi

Per trovare le cartelle nascoste copia la Variabile, ad esempio questa %AppData%
Clicca sopra il pulsante Start (in basso a sinistra nella barra) e nella casella “Cerca programmi e file” incolla la Variabile %AppData%
Nel risultato, dovrebbe comparire la cartella “Roaming“. Cliccaci sopra con il puntatore del mouse per aprirla o semplicemente da tastiera su “Invio“.
Questa procedura la puoi utilizzare per tutte le Variabili. In questo modo saprai, una volta installata l’applicazione ed avviata, cosa inserisce nei vari percorsi. Le cartelle con relativi files ti saranno utili per correggere o aggiungere i comandi nel file .ini nella cartella “Launcher“. In definitiva, sarai tu a decidere, con dei comandi specifici nel file .ini di Launcher, come dovrà comportarsi la Portable. Cosa dovrà avviarsi, quali Cartelle e files devono essere aggiunti nella cartella “Data“. Cosa cancellare nel Regedit e cosa importare nella cartella “Data“.

* File .ini è un tipo di estensione. Si crea aprendo un foglio nuovo con il Blocco Note ed rinominandolo, ad esempio “questo è un test.ini” con l’estensione nell’ultima parte del nome. Puoi chiamare TestPortable.ini o ProvaCreazionePortable.ini etc

Questi Tre Fattori Sono Importantissimi Per La Corretta Realizzazione Di Una Portable.

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