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29/03/2024

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Info
Freeware / Software Libero
Editor Testo – Creazione Pagine Web – Portatili / Pen Drive
Descrizione
TeXstudio è un editor multi-piattaforma (Windows, Unix/Linux, BSD ed Mac OS X) di sorgente aperto LaTeX con un’interfaccia simile a Texmaker. TeXstudio è un IDE che fornisce il supporto di scrittura moderna, quali il controllo ortografico interattivo, codice pieghevole ed evidenziazione della sintassi LaTeX. Una funzione comoda in più integrata è la possibilità di aprire file documenti PDF.

TeXstudio è un duplicato del software Texmaker dal 2009. Ciò è dovuto principalmente a causa del processo di sviluppo non aperto (libero) di Texmaker: diverse filosofie riguardanti caratteristiche e la configurabilità. All’origine si chiamava TeXmakerX, perché l’idea iniziale prevedeva lo sviluppo del programma come un piccolo set di estensioni per Texmaker: alcuni aspetti di Texmaker si possono ancora vedere in TeXstudio. Dopo un lunghissimo periodo di lavoro al codice sorgente, oggi, dopo significativi cambiamenti nelle funzionalità, si può affermare che è divenuto a tutti gli effetti un programma completamente indipendente: Software Libero (Open Source)

Caratteristiche:

-» Completamento automatico;
-» Script di supporto;
-» Assistenza per immagini, tabelle, formule (offre GUI per la creazione visiva e user-friendly di strutture con codice complesso);
-» Supporto drag & drop per immagini;
-» Modello sistema;
-» Evidenziazione della sintassi;
-» Correttore ortografico;
-» Visualizzatore di PDF integrato;
-» Modifiche-aggiornamento anteprima dal vivo per formule e segmenti di codice;
-» Supporto SVN;
-» Integrazione con i gestori di bibliografie BibTeX e BibLaTeX;
-» Esporta in HTML;
-» Analisi lessicale del documento (per esempio conteggio parole nelle frasi);
-» Multilingue: Italiano, Inglese, Germania, Russo, Spagna, Portoghese, Basiliano, Francese, Ungheria, Japponese, Cinese, Ceco, Polacco.

Software Libero

Cos’è Il Software Libero?

Il “Software Libero” è una questione di libertà, non di prezzo. Per capire il concetto, bisognerebbe pensare alla “libertà di parola” e non alla “birra gratis“. Il termine “free” in inglese significa sia gratuito che libero. L’espressione “Software Libero” si riferisce alla libertà dell’utente di eseguire, copiare, distribuire, studiare, cambiare e migliorare il software. Più precisamente, esso si riferisce a quattro tipi di libertà per gli utenti del software:

-» Libertà di eseguire il programma, per qualsiasi scopo (libertà 0).
-» Libertà di studiare come funziona il programma e adattarlo alle proprie necessità (libertà 1). L’accesso al codice sorgente ne è un prerequisito.
-» Libertà di ridistribuire copie in modo da aiutare il prossimo (libertà 2).
-» Libertà di migliorare il programma e distribuirne pubblicamente i miglioramenti, in modo tale che tutta la comunità ne tragga beneficio (libertà 3). L’accesso al codice sorgente ne è un prerequisito.

Quando si sente parlare di “software libero” (free software), la prima cosa che viene in mente è “gratis“. Per quanto questo sia vero nella maggior parte dei casi, il termine “free software” utilizzato dalla Free Software Foundation (creatori del progetto GNU e della licenza pubblica generale GNU [GNU General Public Licence, GNU GPL]) è da intendere nel senso di “libero” in quanto “in libertà” (“free as in freedom“= libero come in libertà), piuttosto che nel senso “senza costi” (che in genere si riferisca a “free as a free beer“= gratis come una birra gratuita). Il free software in questo senso è quel software che puoi usare, copiare, modificare, ridistribuire senza limiti. Questo contrasta con la licenza di molti software commericiali, dove ti è permesso installare il software su un solo computer, non ti è permesso di copiarlo, e mai vedrai il codice sorgente (source code). Il free software permette incredibili libertà all’utente finale (end user); inoltre, dato che il codice sorgente è disponibile a tutti, c’è molta più possibilità di trovare e correggere eventuali bug.

Quando un programma è rilasciato sotto la licenza GNU General Public Licence (the GPL):

-» si ha il diritto di utilizzare il programma per qualsiasi scopo;
-» si ha il diritto di modificare il programma e avere accesso ai sorgenti;
-» si ha il diritto di copiare e modificare il programma;
-» si ha il diritto di migliorare il programma, e rilasciare la propria versione.

In cambio di questi diritti, si ha qualche responsabilità rilasciando un programma su GPL, responsabilità studiate per proteggere la tua libertà e quella degli altri:

-» Devi distribuire la licenza GPL insieme al programma, in modo che l’utilizzatore sia a conoscenza dei suoi diritti garantiti dalla licenza.
-» Devi distribuire anche il codice sorgente, o fare in modo che sia liberamente accessibile.
-» Se modifichi il codice e rilasci la tua versione del programma, devi rilasciarla sotto GPL e fare in modo che il codice modificato sia liberamente accessibile (non è possibile utilizzare codice GPL in programmi proprietari).
-» Non puoi restringere la licenza del programma entro i termini della GPL (non puoi trasformare un programma GPL in uno proprietario, in altre parole non puoi limitare i diritti garantiti dalla licenza).

AppData

Che cos’è La Cartella AppData?

La cartella AppData contiene le impostazioni, i file e i dati specifici per le app nel PC. La cartella è nascosta per impostazione predefinita in Esplora file e include tre sottocartelle nascoste: Local, LocalLow e Roaming.

Roaming. Questa cartella ( %appdata% ) contiene dati che possono essere spostati con il tuo profilo utente da un PC a un altro, come in un ambiente con domini, perché questi dati supportano la sincronizzazione con un server. Se accedi a un PC diverso in un dominio, ad esempio, i Preferiti o i segnalibri del Web browser saranno disponibili.

Local. Questa cartella ( %localappdata% ) contiene dati che non possono essere spostati con il tuo profilo utente. Questi dati sono di solito specifici di un PC o troppo grandi per eseguirne la sincronizzazione con un server. I Web browser, ad esempio, archiviano in genere i file temporanei in questa cartella.

LocalLow. Questa cartella ( %appdata%/…/locallow ) contiene dati che non possono essere spostati, ma offre anche un livello di accesso inferiore. Se esegui un Web browser in modalità protetta o provvisoria, ad esempio, l’app sarà in grado di accedere ai dati solo dalla cartella LocalLow.

Sono le app stesse a scegliere se salvare nelle cartelle Local, LocalLow o Roaming. La maggior parte delle app desktop usa la cartella Roaming per impostazione predefinita, mentre la maggior parte delle app di Windows Store usa la cartella Local per impostazione predefinita.

Avviso

Sconsigliamo di spostare, eliminare o modificare file o cartelle all’interno della cartella AppData. Questo tipo di interventi potrebbe compromettere le prestazioni di esecuzione delle app oppure impedirne del tutto l’esecuzione.

(Che cos’è la cartella AppData? Informazioni Prelevate Dal Sito Ufficiale Microsoft)

Applicazioni Setup E Soprattutto Portable.

C:\Users\Nome Utente PC\AppData\Roaming

Dove leggi “Nome Utente PC” inserisci il nome utente che utilizzi sul tuo computer. ALBERCLAUS è nome utente utilizzato nel mio PC.

Se il nome utente sul tuo computer è NiCo, ad esempio, allora il tuo percorso è il seguente: C:\Users\NiCo\AppData\Roaming

Per aprire la cartella “AppData“:

1) Clicca sopra il pulsante Start in basso a sinistra nella barra di Windows.

2) Digita (o copia inserendo il tuo nome utente) in “Cerca programmi e file“: C:\Users\Nome Utente PC\AppData\Roaming oppure copia ed incolla questo: %appdata%

3) Clicca sopra il tasto “Invio” dalla tastiera.

4) Clicca con il puntatore del mouse sopra la cartella Roaming che ti apparirà in alto nell’elenco dei risultati.

5) Aperta la cartella Roaming esegui il Copia “salvando” la cartella del programma Portable che utilizzi (oppure del programma setup).

Modifiche Ufficiali: Changes – v4.5.1 – 04/02/2023

  • Provide online template repository
  • change preview target in IDEFIX menu (#2760)
  • use QtMultimedia instead of phonon to show movies in pdf (non-default)
  • regex in search panel is syntax checked and marked if wrong
  • latex menu for horizontal spacing (#2687)
  • config dialog with resizable splitter (#2707)
  • insert inline math mode as $$ (#2719)
  • add editor action “Move all (others) to other view” (#2713)
  • show macro name in completer list (#2679)
  • show macro trigger and shortcut in configuration window (#2635)
  • fix wrong side panel title when changing grid size in config (#2743)
  • preview/clear preview now use position of context menu as reference (#2794)
  • add a Package Tab to the QuickStart Wizard (#2831)
  • Editor option ‘Show Only Monospaced Fonts’ is now persistent (#788)
  • fix size of config dialog on low res screens (#995)
  • add script command loadManagedMenu, s. new section “Menu Definitions” in the manual (#2816)
  • switch to pointer cursor over bookmark column of editors (#2220)
  • add shadow option for rectangular magnifier in pdf viewer config (#2885)
  • in split view mode add editor to split view where current editor is (#2838)

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