I PDF Omissis Si Possono Recuperare?

02/12/2010 – PDF infetti: ne ho parlato in questo articolo qualche tempo fa. Oggi parlo di un caso clamoroso di modifica di PDF. Il caso è legato al famoso rapporto “Calipari“, pubblicato dalla difesa americana in seguito ai fatti accaduti la notte del 4 Marzo 2005 a Baghdad. Voglio ricordarlo perchè siamo soliti a dimenticare, me compreso. In quell’occasione, durante le operazioni di liberazione della giornalista Giuliana Sgrena, i militari statunitensi aprirono il fuoco contro l’automobile che, secondo la ricostruzione americana, non si fermò ai controlli di rito. Nell’incidente morì il dirigente del SISMI Calipari Nicola. Il rapporto omonimo venne reso pubblico in formato file PDF con alcune sezioni omissis (coperte da pecette nere che nella riproduzione di un testo e spec. di un documento legale, avverte che una parte dell’originale è stata tralasciata perché non ritenuta necessaria o perché coperta da segreto). La modifica apportata per oscurare i dati sensibili (tra cui i nomi dei soldati che avevano aperto il fuoco sull’auto di Calipari, nomi che le Autorità USA avevano rifiutato di fornire persino alla magistratura italiana). non era però definitiva.

Ad accorgersi di questo errore fu un Italiano, Neri Gianluca , titolare del blog Macchianera http://www.macchianera.net/ Neri Gianluca aprì il documento con Adobe Acrobat (applicazione completa), ha selezionato il testo facendo copia e incolla su di un editor testo (Blocco Note). La scoperta fu incredibile. Nell’editor veniva incollato tutto il contenuto in chiaro, omissis compresi. Questo deve farti capire che i documenti importanti devono essere sempre protetti da una password. Alla domanda “I PDF omissis si possono recuperare?“, la risposta è la seguente: Dipende dalla protezione che si usa.