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29/03/2024

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K-Lite Codec Pack v18.1.0 Setup

Info
Freeware
Codec, Multimediale
Descrizione

Uno dei migliori Codec Pack in circolazione che viene regolarmente aggiornato.

Esistono quattro varianti di K-Lite Codec Pack (Compatili Architettura 32-64 bit):

1) Basic: contiene tutto il necessario per riprodurre tutti i comuni formati di file Audio e Video.

-» AVI, MKV, MP4, FLV, MPEG, MOV, TS, M2TS, WMV, RM, RMVB, OGM, WebM
-» MP3, FLAC, M4A, AAC, OGG, 3GP, AMR, APE, MKA, Opus, Wavpack, Musepack
-» DVD e Blu-ray (dopo la decrittografia)

Fornisce Altre Utili Funzionalità, Quali:

-» Visualizzazione dei sottotitoli
-» Accelerazione hardware video
-» Bitstreaming audio
-» Miniature dei video in Esplora
-» Opzioni di associazione file
-» Rilevamento di codec rotto
-» …e molto altro ancora!

2) Standard: contiene alcune funzionalità aggiuntive rispetto alla variante di base. Esso contiene Media Player Classic, che è un eccellente riproduttore multimediale. Questo pacchetto è consigliato per l’utente medio (anche se io uso il Basic).

In Più Della Basic:

-» Media Player Classic Home Cinema (MPC-HC)
-» Icaros (un renderer video avanzate e di alta qualità)
-» MediaInfo Lite

3) Full Stesso come Standard, ma con:

-» DC-Bass Source Mod (per OptimFrog/Tak/Tracker di file audio)
-» DScaler5 MPEG-2 decoder (per la riproduzione di DVD in Windows Media Player su Windows XP)
-» ffdshow audio/video processore
-» ffdshow decodificatore audio/video (come scelta alternativa per decodificatori LAV)
-» GraphStudioNext

4) Mega è Completo di tutte le funzionalità Standard ed Full, ma con in più:

-» ACM e VFW Codec per la codifica/editing video
-» AC3Filter (come scelta alternativa per LAV e ffdshow audio decoder)
-» Accelerazione hardware DXVA1 (per Windows XP)
-» Haali Media Splitter (come scelta alternativa per LAV Splitter)
-» Haali Matroska Muxer

A Cosa Servono I Codec?

Ogni filmato è costituito da una successione ordinata di immagini fisse riprodotte in sequenza una dopo l’altra. Come accade nel cinema e nella televisione, ciascuna immagine prende il nome di fotogramma, o frame, perchè deriva da una singola istantanea di ripresa. L’illusione del movimento, che si crea all’interno del cervello, viene indotta dalla velocità con la quale i fotogrammi scorrono davanti agli occhi. Nelle apparecchiature digitali, però, è necessario trasformare le immagini analogiche in un insieme di informazioni binarie tramite la procedura di “digitalizzazione“. I formati video consentono di salvare i “byte” così ottenuti, assieme ai dati necessari per la loro ri-elaborazione e riproduzione. Esistono differenti tipi di formati video (più o meno validi) e per sfruttare ciascuno di essi è necessario uno specifico software, il così detto “codec“. Infatti, per muoversi a proprio agio fra le tante sigle e le diverse caratteristiche dei vari codec è necessario prima imparare a riconoscerne pregi, difetti e soprattutto, modalità di funzionamento.

Dall’Analogico…

La principale classificazione dei codec è legata alla modalità utilizzata per la gestione dei frame. Alcuni codec elaborano tutte le informazioni relative a ogni singola immagine mentre altri, immagazzinano nel file prodotto solo le variazioni esistenti fra due fotogrammi successivi. Non è una differenza da poco, dato che i primi tendono a creare documenti dalle dimensioni finali molto grandi, mentre i secondi possono evidenziare, se non correttamente configurati, dei difetti anche gravi nella qualità generale della riproduzione. Sempre sulla qualità di quest’ultima, inoltre, influisce notevolmente anche il numero di FPS (Frame Per Second “Fotogramma Per Secondo“) impostati durante la fase di registrazione. Come regola generale, la velocità con cui le sequenze in movimento devono essere riprodotte sullo schermo è pari a 25 FPS in quegli stati, come l’italia, che utilizzano lo standard PAL (Phase Alternating Line “Fase Alternativo Lineare“). Negli U.S.A e Giappone, invece, viene utilizzato lo standard NTSC (National Television System Committee “Nazionale Televisione Sistema Comitato“) che prevede 30 FPS.

…Al Digitale

Anche la modalità di digitalizzazione scelta influisce sulla resa finale del filmato. Digitalizzare significa suddividere ciascun fotogramma in piccole aree rappresentabili da un unico blocco di pixel: maggiore è la quantità di pixel impiegati per la definizione dell’immagine originale, maggiore è la risoluzione video risultante. Anche le informazioni relative al colore devono essere trasformate in sequenza di dati: sfruttando le proprietà della codifica RGB, ovvero Red, Green, Blue (rispettivamente Rosso, Verde e Blu) ogni tinta originaria viene scomposta nelle sue tre componenti fondamentali. Il numero di bit utilizzati nella codifica determina la quantità di sfumature rappresentabili: 8 bit corrispondono a soli 256 differenti colori mentre 32 bit a ben 4.294.967.296 sfumature. Con il termine di campionamento, quindi, si indica l’applicazione al firmato analogico originale di entrambe queste tecnologie di digitalizzazione: maggiore è il numero di bit utilizzati per il campionamento, migliore risulterà la qualità dell’immagine finale e di conseguenza maggiore è il suo peso in Mega Byte.

Caratteristiche Da Non Sottovalutare

Per gestire al meglio i formati video devi prendere dimestichezza con due differenti concetti. Il primo è quello di compressione mentre il secondo è il bitrate. Per salvare su PC i filmati video con un buon livello di campionamento, è necessario occupare una grande quantità di spazio sul disco fisso. Ti basta pensare che, ad esempio, un minuto di ripresa video in formato DV 720×480, con standard NTSC, corrisponde a un file con dimensioni pari a 1.080 MB. È chiaro che gestire file di questa grandezza (un filmato di un’ora) risulta complesso e quindi si preferisce ridurne le dimensioni grazie, proprio, ai codec. Ogni codec, termine formato dall’unione delle iniziali delle parole (Compressore e Decompressore), permette quindi di diminuire la qualità di byte occupata da un filmato video grazie all’utilizzo di speciali algoritmi matematici. Quest’ultimi, comprimono le immagini durante la registrazione e le decomprimono nella fase di visualizzazione. Dato che la qualità del filmato digitale dipende dalla quantità dei pixel campionati e dal numero dei bit utilizzati per la codifica, i codec realizzano un compromesso tra qualità e dimensioni del file video.

K-Lite Codec Pack

Il K-Lite Codec Pack è una raccolta di filtri DirectShow, VFW / ACM (contenitore codec video e audio). Il K-Lite Codec Pack è concepito come una soluzione di facile impiego per la riproduzione di tutti i tuoi files audio e video. È inoltre in grado di riprodurre tutti i formati audio e video diversi tra loro, anche i meno comuni. Il suo sviluppo è in costante miglioramento e aggiornamento.

Questo pacchetto codec Il K-Lite Codec Pack (basic) è quello che utilizzo da molti anni: leggero, legge praticamente quasi tutti i files video e aiuta a convertire video in qualità ottimale.

AppData

Che cos’è la cartella AppData?

La cartella AppData contiene le impostazioni, i file e i dati specifici per le app nel PC. La cartella è nascosta per impostazione predefinita in Esplora file e include tre sottocartelle nascoste: Local, LocalLow e Roaming.

Roaming. Questa cartella ( %appdata% ) contiene dati che possono essere spostati con il tuo profilo utente da un PC a un altro, come in un ambiente con domini, perché questi dati supportano la sincronizzazione con un server. Se accedi a un PC diverso in un dominio, ad esempio, i Preferiti o i segnalibri del Web browser saranno disponibili.

Local. Questa cartella ( %localappdata% ) contiene dati che non possono essere spostati con il tuo profilo utente. Questi dati sono di solito specifici di un PC o troppo grandi per eseguirne la sincronizzazione con un server. I Web browser, ad esempio, archiviano in genere i file temporanei in questa cartella.

LocalLow. Questa cartella ( %appdata%/…/locallow ) contiene dati che non possono essere spostati, ma offre anche un livello di accesso inferiore. Se esegui un Web browser in modalità protetta o provvisoria, ad esempio, l’app sarà in grado di accedere ai dati solo dalla cartella LocalLow.

Sono le app stesse a scegliere se salvare nelle cartelle Local, LocalLow o Roaming. La maggior parte delle app desktop usa la cartella Roaming per impostazione predefinita, mentre la maggior parte delle app di Windows Store usa la cartella Local per impostazione predefinita.

Avviso

Sconsigliamo di spostare, eliminare o modificare file o cartelle all’interno della cartella AppData. Questo tipo di interventi potrebbe compromettere le prestazioni di esecuzione delle app oppure impedirne del tutto l’esecuzione.

(Che cos’è la cartella AppData? Informazioni Prelevate Dal Sito Ufficiale Microsoft)

Applicazioni Setup E Soprattutto Portable.

C:\Users\Nome Utente PC\AppData\Roaming

Dove leggi “Nome Utente PC” inserisci il nome utente che utilizzi sul tuo computer. ALBERCLAUS è nome utente utilizzato nel mio PC.

Se il nome utente sul tuo computer è NiCo, ad esempio, allora il tuo percorso è il seguente: C:\Users\NiCo\AppData\Roaming

Per aprire la cartella “AppData“:

1) Clicca sopra il pulsante Start in basso a sinistra nella barra di Windows.

2) Digita (o copia inserendo il tuo nome utente) in “Cerca programmi e file“: C:\Users\Nome Utente PC\AppData\Roaming oppure copia ed incolla questo: %appdata%

3) Clicca sopra il tasto “Invio” dalla tastiera.

4) Clicca con il puntatore del mouse sopra la cartella Roaming che ti apparirà in alto nell’elenco dei risultati.

5) Aperta la cartella Roaming esegui il Copia “salvando” la cartella del programma Portable che utilizzi (oppure del programma setup).

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