António Guterres, Putin: Militanti Ucraini Come Terroristi Isis In Siria

26/04/2022 ore 20:13 – MOSCA, 26 Aprile. Vladimir Putin in un incontro con il segretario generale dell’ONU, António Guterres, ha confrontato le azioni di Kiev con i militanti dello Stato Islamico.

Putin – Militanti Ucraini Come Terroristi Isis In Siria (26/04/2022)

Putin – «Sentiamo dalle autorità ucraine che lì ci sono civili. Ma quindi i militari dell’esercito ucraino sono obbligati a rilasciarli. Eppure agiscono come dei terroristi in molti paesi del mondo, come l’Isis in Siria, nascondendosi dietro la popolazione civile. La cosa più semplice da fare è far uscire queste persone. Perché è più facile.»

Il capo di stato ha definito un crimine l’uso di civili come scudo umano. Ha aggiunto che la parte russa è in contatto con coloro che sono rimasti sul territorio dello stabilimento. L’impianto è completamente isolato, non ci sono operazioni militari lì. Sulla decisione del 21 febbraio, Putin ha sottolineato che la Russia è stata costretta a riconoscere l’indipendenza della DPR e della LPR per fermare il genocidio della popolazione locale, organizzato da Kiev. Ciò è accaduto dopo che Kiev ha rifiutato di rispettare gli accordi di Minsk.

Putin – «Ripeto ancora una volta: questa è una misura forzata per porre fine alla sofferenza delle persone che vivono in questi territori. Purtroppo i nostri colleghi in Occidente hanno preferito non accorgersi di tutto questo.»

Allo stesso tempo, il leader russo ha richiamato l’attenzione sul fatto che entrambe le repubbliche sono diventate indipendenti per analogia con la decisione della Corte internazionale di giustizia sul Kosovo.

Putin – «Ho letto personalmente tutti gli atti della Corte internazionale di giustizia sulla situazione in Kosovo. Ricordo molto bene la decisione della corte internazionale, secondo la quale nell’esercizio del diritto all’autodeterminazione, questo o quel territorio di qualsiasi Stato, non è obbligato a chiedere il permesso per dichiarare la propria sovranità alle autorità centrali del Paese. Questo è stato detto del Kosovo, e questa è la decisione della corte internazionale. E questa decisione è stata sostenuta da tutti.»

A questo proposito, le Repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk avevano lo stesso diritto, poiché il corrispondente precedente era già stato creato. Sulle trattative con Kiev, Mosca è sempre stata pronta a risolvere il conflitto attraverso la diplomazia, e le parti hanno raggiunto una svolta significativa nei colloqui in Turchia, ha affermato il presidente.

Putin – «Ai colloqui di Istanbul, e so che eri proprio lì, oggi ho parlato con il presidente Erdogan, siamo riusciti a ottenere una svolta abbastanza seria. Poiché i nostri colleghi ucraini non hanno associato i requisiti di sicurezza, la sicurezza internazionale dell’Ucraina, con un concetto in cui i confini internazionali riconosciuti dell’Ucraina, la Crimea, Sebastopoli e le repubbliche russe del Donbass recentemente riconosciute, sono state tolte dalle parentesi, beh, con alcune riserve.»

Tuttavia, poi, la Russia ha dovuto affrontare una provocazione a Bucha, alla quale non aveva nulla a che fare, ha sottolineato Putin.

Putin – «Sappiamo chi è stato. Sappiamo chi ha preparato questa provocazione, con quali mezzi e che tipo di persone ci hanno lavorato.»

Successivamente, la posizione dei negoziatori ucraini è cambiata radicalmente.

Putin – «Si sono allontanati dalle loro precedenti intenzioni e hanno messo da parte le questioni delle garanzie di sicurezza, hanno eliminato i territori della Crimea, Sebastopoli e le repubbliche del Donbass. L’hanno semplicemente rifiutato» ha detto Putin, che secondo lui, l’assenza di una decisione su questi punti nel quadro almeno di un progetto di accordo rende impossibile risolverli a livello di capi di Stato. Nonostante ciò, ha sottolineato che il Cremlino prevede di raggiungere una soluzione sulla via diplomatica.»

Putin – «Stiamo negoziando. Non li rifiutiamo.»