Biden: Eemergenza Energetica Degli Stati Uniti

07/06/2022 ore 08:54 – La capacità della nazione di fornire elettricità sufficiente è minacciata, in parte, a causa del conflitto Russia-Ucraina. Lo afferma il presidente degli Stati Uniti d’America Joe Biden, che ha accusato la Russia di una crisi incombente negli Stati Uniti, dicendo che il suo Paese potrebbe non essere in grado di generare abbastanza elettricità per soddisfare la domanda dei consumatori.

Biden ha dichiarato Lunedì 6 Giugno 2022, un’emergenza energetica, affermando che la sicurezza nazionale e la qualità della vita sono messe a repentaglio da potenziali carenze di forniture elettriche. Ha invocato il Defense Production Act (originariamente parte di uno sforzo di mobilitazione industriale in risposta alla guerra di Corea) per stimolare la produzione interna di pannelli solari e altre forme di energia “pulita” per aumentare le forniture di energia:

«Molti fattori stanno minacciando la capacità degli Stati Uniti di fornire una produzione di elettricità sufficiente per soddisfare la domanda prevista dei clienti. Questi fattori includono le interruzioni dei mercati energetici causate dall’invasione russa dell’Ucraina e gli eventi meteorologici estremi esacerbati dai cambiamenti climatici.»

La maggiore dipendenza dalle energie rinnovabili è stata accusata di interruzioni di corrente in stati come la California e il Texas. L’energia solare ed eolica sono intermittenti, quindi in periodi di forte domanda non sono sempre abbinati alla produzione. In un esempio estremo, le turbine eoliche si sono bloccate durante uno storico gelo invernale lo scorso anno in Texas, contribuendo a blackout che hanno causato 246 morti e almeno 195 miliardi di dollari di danni.

La dichiarazione di emergenza di Biden include un’esenzione di due anni dalle tariffe sui pannelli solari di quattro paesi del sud-est asiatico. Le tariffe proposte sono state accusate di ritardare i grandi progetti solari negli Stati Uniti. Circa tre quarti dei moduli solari installati negli Stati Uniti vengono importati dal sud-est asiatico.

Il presidente ha persino accusato la Russia dei prezzi record del carburante negli Stati Uniti e dell’aumento dell’inflazione ai massimi degli ultimi 40 anni. Ha anche attribuito un’incombente crisi alimentare globale al conflitto Russia-Ucraina. Il tutto, conditto dalla retorica, incolpaldo sempre terze parti, per le sue politiche di ostilità (sanzioni imposte alla Russia), da lui stesse volute e imposte ai suoi alleati europei.