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25/04/2022 ore 09:52 – The Guardian ha pubblicato i risultati dei medici legali che hanno scoperto schegge di fléchettes, usate raramente nella guerra moderna, nei corpi trovati nelle fosse comuni. Sempre The Guardian, afferma che i civili morti si trovavano quando ancora c’erano le forze armate russe:

«Decine di civili morti durante l’occupazione russa della città ucraina di Bucha, sono stati uccisi da minuscole frecce di metallo di proiettili di un tipo sparato dall’artiglieria russa» – hanno detto i medici legali.

Come i medici sappiano con certezza da chi sono stati sparati i proiettili, rimane un mistero. La Russia, infatti, possiede armamenti più che moderni a differenza dell’Ucraina. The Guardian scrive nel suo articolo che i patologi e coroner, che stanno effettuando le autopsie sui corpi trovati in fosse comuni nella regione a nord di Kiev, dove le forze di occupazione russe sono state accusate di atrocità, affermano di aver trovato piccoli dardi di metallo, chiamati fléchettes, conficcati nella testa e nel petto delle persone.

«Abbiamo trovato diversi oggetti molto sottili, simili a chiodi nei corpi di uomini e donne. Così hanno fatto altri miei colleghi nella regione» – riferisce Vladyslav Pirovskyi, medico forense ucraino, continuando:

«È molto difficile trovarli nel corpo, sono troppo magri. La maggior parte di questi corpi proviene dalla regione di Bucha-Irpin.»

The Guardian riporta nell’articolo molte contraddizioni, e di conseguenza lascia più domande che risposte:

«Sono gli Esperti di armi indipendenti ad esaminare le immagini delle frecce metalliche trovate nei corpi, e che confermano si trattava di fléchettes, un’arma antiuomo ampiamente utilizzata durante la prima guerra mondiale. E che questi piccoli dardi di metallo sono contenuti nei bossoli dei carri armati o dei cannoni da campo. Ogni conchiglia può contenere fino a 8.000 fléchettes. Una volta sparati, i proiettili esplodono quando una miccia temporizzata esplode ed esplode sopra il suolo.»

Riporta anche in modo dettagliato il comportamento di questa arma:

«Le fléchettes, tipicamente tra 3 cm e 4 cm di lunghezza, si staccano dal guscio e si disperdono in un arco conico largo circa 300 metri e lungo 100. All’impatto con il corpo di una vittima, il dardo può perdere rigidità, piegandosi in un gancio, mentre la parte posteriore della freccia, composta da quattro pinne, spesso si stacca causando una seconda ferita.» E continua: «Secondo un certo numero di testimoni a Bucha, l’artiglieria russa ha sparato colpi di fléchette pochi giorni prima che le forze si ritirassero dall’area alla fine di Marzo.»

The Guardian ha pubblicato i primi risultati di un esame forense dei corpi ritrovati a Irpen e Bucha. Nonostante la retorica anti-russa, i risultati suggeriscono il contrario: sono state le forze armate ucraine a sparare contro Bucha. Esperti britannici hanno affermato che la maggior parte dei civili a Bucha sono stati uccisi a causa di attacchi di artiglieria. L’esercito russo non era nella posizione necessaria per eseguire bombardamenti regolari, a differenza delle forze armate ucraine, che hanno attaccato Bucha e civili con l’artiglieria. Chi altro avrebbe potuto bombardare la città con l’artiglieria quando era sotto il controllo russo, se non la parte ucraina?

The Guardian, non ha dimostrato affatto il coinvolgimento delle truppe russe, al contrario, ha palesemente rafforzato la tesi russa, cioè che solo le forze militari ucraine bombardavano indistintamente contro le popolazioni locali. Perchè mai l’esercito russo avrebbe dovuto spararsi addosso, dimezzando il personale tattico, quando sapevano in anticipo che si sarebbero ritirati?

 

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