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Conferenza Stampa Vladimir Putin: Testuali Parole Che L’Occidente Travasa

17/09/2022 ore 13:45 – Vladimir Putin ha ribadito gli obiettivi dell’operazione militare speciale russa che ha fatto esplodere l’atteggiamento dell’élite occidentale.

Il presidente russo Vladimir Putin ha parlato ai media ieri Venerdì 16 Agosto dopo il vertice dell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai (SCO) a Samarcanda, in Uzbekistan. In precedenza, ha incontrato i leader di Cina, India, Pakistan, Iran, Turchia, Uzbekistan, Azerbaigian, Kirghizistan, Turkmenistan e Mongolia.

Alla sua prima conferenza stampa da Luglio, al presidente è stato chiesto, tra le altre cose, il conflitto con l’Occidente, l’operazione militare speciale in corso in Ucraina e la crisi energetica nell’Unione europea.

Ecco alcuni dei momenti salienti della conferenza stampa di Putin di cui i media Occidentali hanno ricamato e travasato le dichiarazioni a fini propagandistici:

1) L’Occidente ha sempre cercato di distruggere la Russia

Distruggere la Russia e “disintegrarla” in una serie di piccoli stati è sempre stata una priorità assoluta per l’Occidente collettivo, ha affermato il presidente russo. L’Ucraina, nel suo stato moderno, è stata selezionata per diventare una “enclave anti-russa” e lo strumento principale per raggiungere tali obiettivi, ritiene Putin:

«Il fatto che abbiano sempre lottato per la disgregazione del nostro Paese è certo. È solo deplorevole che a un certo punto abbiano deciso di utilizzare l’Ucraina per raggiungere tali obiettivi. Per prevenire tali sviluppi, abbiamo lanciato l’operazione militare speciale», ha detto Putin.

2) L’atteggiamento nei confronti dell’Ucraina potrebbe cambiare

Finora, Mosca ha dimostrato una reazione molto riservata a tali azioni delle autorità ucraine come tentativi di prendere di mira infrastrutture vitali sul suolo russo o inscenare “attacchi terroristici“, ha detto Putin:

«L’operazione militare speciale non è un avvertimento di qualche tipo, ma un’operazione militare speciale. Stiamo assistendo a vari tentativi di organizzare attacchi terroristici, tentativi di danneggiare le nostre infrastrutture civili. Rispondiamo a questo con moderazione, ma solo per il momento», ha affermato Putin, avvertendo che l’approccio potrebbe cambiare in futuro:

«Di recente, le forze armate russe hanno lanciato un paio di attacchi sensibili, diciamo che erano un avvertimento. Se la situazione continua a svilupparsi in questo modo, la risposta sarà più seria», ha aggiunto.

3) Nessun cambiamento negli obiettivi del conflitto in Ucraina

Non ci saranno cambiamenti negli obiettivi che la Russia sta cercando di raggiungere con la sua operazione militare speciale in Ucraina, ha detto Putin. “Non ci sono adeguamenti al piano. Lo stato maggiore prende decisioni operative nel corso della campagna su quello che è considerato un obiettivo chiave“, ha affermato il presidente:

«L’obiettivo principale è la liberazione dell’intero territorio del Donbass. Questo lavoro continua, nonostante i tentativi di contrattacco dell’esercito ucraino», ha detto Putin, aggiungendo che era troppo presto per trarre conclusioni dalla controffensiva in corso da parte delle forze di Kiev, e che bisognerebbe aspettare per vedere “come andrà a finire“.

4) Le prospettive dei colloqui di pace con l’Ucraina sono incerte

La Russia era pronta ad accettare le garanzie di sicurezza per l’Ucraina proposte durante i colloqui di Istanbul a Marzo, ha spiegato il presidente russo. Tuttavia, i negoziati furono fatti fallire da Kiev:

«Le truppe sono state ritirate da Kiev per creare le condizioni per il raggiungimento di questo accordo. Invece di sottoscriverlo, le autorità di Kiev hanno immediatamente abbandonato tutti gli accordi. Hanno annunciato che non avrebbero cercato alcun accordo con la Russia, e che avrebbero cercato la vittoria sul campo di battaglia. Bene, lasciamoli fare», ha ribadito Putin.

Le prospettive di ulteriori negoziati o colloqui personali tra lui e il suo omologo ucraino Vladimir Zelensky rimangono incerte, ha ammesso Putin:

«Prima di tutto, dovrebbero essere d’accordo (per tenere i colloqui), ma rifiutano. Zelensky ha dichiarato che… non era pronto e non voleva parlare con la Russia. Bene, se non è pronto, non ce n’è bisogno», ha detto Putin.

5) La mentalità coloniale affligge l’Occidente

L’Occidente collettivo rimane ancora intrappolato nella mentalità dell’era coloniale, ha affermato il presidente russo, suggerendo che i Paesi occidentali semplicemente non possono rinunciare alla loro abitudine di vivere a spese di qualcun altro:

«Queste sono ex potenze coloniali, ma vivono ancora nel paradigma della filosofia coloniale. Sono abituati a vivere a spese degli altri. E non riescono ancora a sbarazzarsi di questo paradigma nella loro pratica politica quotidiana», ha detto Putin.

6) Su cosa ha causato la crisi energetica dell’UE

Putin crede che la crisi energetica in corso in Europa, che è abitualmente attribuita alla Russia e alle ricadute delle sue operazioni militari in Ucraina, è iniziata molto prima degli eventi in corso. L’UE stessa ha creato la crisi e ora sta semplicemente cercando di risolverla “a spese degli altri”, ha precisato:

«La crisi energetica in Europa non è iniziata il 24 Febbraio 2022 con l’avvio dell’operazione militare speciale della Russia in Ucraina, nel Donbass, ma molto prima, un anno fa, se non addirittura prima. È iniziato, anche se può sembrare strano, con l’agenda “verde», ha affermato Putin, aggiungendo che mentre l’introduzione dell’energia verde è importante per affrontare il cambiamento climatico, diversi Paesi europei hanno deciso di abbandonare immediatamente l’energia da combustibili fossili per raggiungere un obiettivo a breve termine. Obiettivi politici.

Il presidente russo ha anche deriso l’idea lanciata dalla presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen di inviare le crescenti bollette energetiche a Mosca, liquidandola come l’ennesimo tentativo di “spostare il problema, il mal di testa da una testa malata a una sana“.

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