Cosa Sono I Router E Come Funzionano?

07/12/2009 – I router, termine traducibile in italiano con la definizione di instradatori, sono dei dispositivi hardware che servono a indirizzare tutti i tuoi dati e qualunque tipo di file, all’interno delle reti informatiche. Anche se in alcuni casi vengono confusi gli uni con gli altri, i router sono completamente diversi dai classici switch, cioè dai commutatori, e dai più diffusi hub , cioè dai fulcri delle reti. Mentre questi ultimi hanno unicamente la funzione di far comunicare fra loro due o più computer, detti nodi, di una stessa rete, gli switch consentono di selezionare in maniera univoca il PC destinatario delle informazioni che stanno per essere inviate. I router, invece, servono per collegare fra loro reti differenti. Per esempio, una rete locale di tipo Ethernet con una WAN, Wide Area Network: cioè, con una rete geografica come Internet. Esistono differenti tipi di router con diverse caratteristiche e funzioni aggiuntive, ma, il loro principio di funzionamento rimane comunque identico.

Come Funzionano I Router?

Tutte le apparecchiature di rete esistenti, compresi quindi i router, per poter funzionare, si basano su un unico standard adottato in tutto il mondo: il Modello ISO/OSI. Quest’ultimo, definito nel 1978 dall’international Organization for Standardization https://www.iso.org/home.html/ , è un insieme di regole generali che comprende tutti i protocolli di comunicazione disponibili sia in ambito domestico sia nelle realtà aziendali o Universitarie. Il Modello ISO/OSI, definisce una piramide gerarchica composta da sette differenti livelli, all’interno della quale vengono organizzati i protocolli relativi allo scambio dei dati. Ogni livello prende il nome di Layer ed è contradistinto da un numero che varia da 1, il più basso, fino a 7, il più evoluto. Questo significa che a livello 1 si trovano connessioni fisiche, cioè i cavi o le onde radio, mentre a livello 7 ci sono le applicazioni: i programmi che ti permettono di utilizzare il tuo computer. I router, lavorano a livello 3, detto anche livello rete a differenza, per esempio degli switch che operano a livello 2, ovvero a livello Collegamento. Per questo motivo il router è in grado di gestire i dati indirizzandoli non a singoli calcolatori bensì, utilizzando un’apposita tabella di instradamento a intere reti.

Esistono Router Wireless?

Sì. I router wireless sono dei comuni router che, però, funzionano tramite la diffusione e la ricezione di onde radio e sono quindi in grado di trasferire le informazioni da un elemento all’altro delle reti senza utilizzare alcun tipo di cavo. Prima di acquistare un router wireless è necessario valutarne attentamente le caratteristiche. In particolare è fondamentale controllare la quantità, la qualità e la portata delle antenne di trasmissione presenti. Inoltre, ti consiglio di verificare quale sia lo standard per la protezione dei dati implementato e che, in caso di malfinzionamenti, sia disponibile anche un adeguato numero di porte Ethernet. Non solo, un ruolo molto importante per il corretto funzionamento del dispositivo lo giocano la qualità dei componenti interni ed esterni e il metallo utilizzato per la placcatura delle connessioni. Alcuni tipi di router, infatti, sono dotati di antenne con connessioni dorate. Poichè l’oro è uno dei metalli più conduttivi al mondo, questo tipo di placcatura permette di massimizzare il trasferimento del segnale onde radio minimizzando al contempo la possibilità che si verifichino interferenze di tipo elettromagnetico.

Cosa Sono Il BGP e l’OSPF?

L’affidabilità e la continuità di servizio, cioè il funzionamento garantito e interrotto delle reti e in particolar modo di quelle aziendali, è legato fondamentalmente alla corretta gestione dei router installati. Se ci sono due o più dispositivi differenti collegati fra loro, infatti, è necessario che questi si scambino periodicamente i dati. Così facendo le rispettive tabelle di instradamento verranno continuamente aggiornate e tutte le informazioni necessarie a raggiungere i vari computer appartenenti alle diverse reti, o alle loro sottoreti, risulteranno sempre disponibili. I protocolli che possono essere utilizzati per lo scambio delle informazioni fra due o più router sono molti ma i più diffusi sono sostanzialmente due: il BGP e l’OSPF. Il BGP, Border Gateway Protocol è un protocollo proprietario nato per sostituire il precedente EGP, Exterior Gateway Protocol e permette di instradare i dati anche su reti decentralizzate come Internet. L’OSPF, Open Shortest Path First, https://www.ospf.it/ deve la propria popolarità al fatto che si tratti di un protocollo OpenSource e quindi liberamente modificabile in base alle specifiche esigenze di chi lo utilizza.

Cosa Sono Il WEP e il WPA?

Le sigle WEP, Wired Equivalent Privacy e WPA, WI-FI Protected Access fanno riferimento a due differenti sistemi di protezione utilizzati per le crittazione delle trasmissioni wireless dei dati fra il router e i nodi della rete. Entrambe le tecnologie, per il rispettivo funzionamento, si basano su degli specifici algoritmi di mascheramento. Il TKIP, ovvero Temporal Key Integrity Protocol, viene associato all’utilizzo del WPA che offre una maggiore protezione rispetto allo standard WEP. Infatti, mentre quest’ultimo permette di utilizzare chiavi di cifratura a 40 bit, il TKIP/WPA offre una protezione a 128 bit. Inoltre, il TKIP utilizza una chiave differente per ciascun pacchetto di messaggi trasmesso. Esiste un ulteriore standard di cifratura: l’AES, Advanced Encryption Standard. Anche l’AES sfrutta una chiave a 128 bit ma implementa un differente e più sicuro algoritmo di lavoro. Windows Vista, in tutte le sue varie edizioni, integra l’AES sia per la gestione della sicurezza nelle trasmissioni WI.FI, sia per la crittografia dei file e delle cartelle. I dispositivi WI-FI rispondenti alle specifiche WPA2, infine, utilizzano l’AES all’interno della tecnologia CCMP, CounterMode/CBC-Mac Protocol.

Esistono Router Wi-Max?

Sì. Il futuro dei router wireless è sicuramente legato alla diffusione della tecnologia WiMax e delle periferiche in grado di utilizzarla. Anche se, in Italia, la gara per l’assegnazione dei 35 diritti d’uso relativi alle frequenze WiMax si è conclusa nel Febbraio 2008, a tutt’oggi poco o nulla si è mosso. Eppure la tecnologia WiMax offre prestazioni e caratteristiche di alto livello. Non a caso la sigla scelta indica sia le iniziali dei termini WorldWide Interoperability for Microwave Access, cioè scambio a livello globale basato su accesso tramite microonde, sia le grandi potenzialità di questo sistema di trasmissioni dati. Una rete WiMax, infatti, può trasferire informazioni a una velocità massima dichiarata di 74 MB e a costi contenuti.

Inoltre può essere utilizzata su qualunque tipologia di territorio indipendentemente dal fatto che si tratti di luoghi aperti o chiusi e dalla presenza o meno di ostacoli naturali. Nel mondo la situazione è m olto differente, soprattutto in Asia e in America. Comcast, https://www.xfinity.com/ e Intel, https://www.intel.it/content/www/it/it/homepage.html#/it_IT_01 hanno deciso di investire nella diffusione del WiMax un miliardo di dollari circa, mentre altre aziende, come Time Warner Cable, http://www.timewarnercable.com/ , hanno stanziato al momento solo 500 milioni di dollari.