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Cosa Sono Le Schede Audio Esterne?

07/12/2009 – Quando si considerano, le caratteristiche di un qualsiasi computer, sia che si tratti di un desktop, sia di un portatile, generalmente si privilegiano solo alcune specifiche componenti hardware e, in particolare, il processore, la Ram e la scheda video. Gli attuali sistemi operativi dedicano una grande attenzione alla rappresentazione delle immagini e degli effetti grafici, neccessitando così dell’installazione di potenti processori video, mentre riservano molte meno cure alle modalità riproduzione audio. Per contenere i costi, infatti, le schede audio risultano solitamente integrate all’interno della scheda madre condividendone, quindi, sia le risorse sia le prestazioni. Per migliorare la qualità della resa audio del computer diventa neccessario, di conseguenza, acquistare una scheda audio aggiuntiva che vada a sostituire quella originariamente fornita dal produttore.

Esistono due possibilità: scegliere una scheda audio interna, inserita in uno degli slot PCI o PCI Express liberi, oppure decidere di acquistare una scheda audio esterna. In questo secondo caso, non sarà più neccessario aprire il PC per instalarla ma basterà collegarla tramite un apposito cavo di connessione. Esistono moltissimi modelli di periferiche esterne caratterizzate da prestazioni e prezzi anche molto differenti fra loro. Prima di procedere con questo tipo di acquisto bisogna valutare con attenzione quali sono le tue reali esigenze.

Conviene Acquistare Una Scheda Audio Esterna?

Dipende dal tipo di utilizzo che ne fai del computer. In linea generale, la scheda audio esterna può essere preferibile per una serie di motivi. Il primo, e più importante, è rappresentato dal desiderio di ascoltare musica, grazie al PC, con una qualità maggiore di quella offerta dalla scheda audio integrata. In alcuni casi, specialmente nei modelli più economici, i computer preassemblati non sono dotati di uscite audio SPDIF, cioè di tipo digitale, e integrano esclusivamente una classica presa stereo a due canali. Una configurazione insufficiente per la riproduzione di filmati e di DVD che invece sono stati ottimizzati per sistemo Dolby Surround o per configurazioni di classe 5.1 o addirittura 7.1. L’acquisto di una scheda audio esterna dotata delle giuste connessioni può facilmente risolvere questo tipo di problema senza dover intervenire sulla configurazione del PC e senza rinunciare alla garanzia sull’integrirà del prodotto. Grazie alla disponibilità di computer portatili sempre più potenti e veloci, infine, la scelta di utilizzare una scheda audio esterna può risultare vincente se desideri un personale studio di registrazione. Alcuni modelli esterni, infatti, possono funzionare come veri e propri Mixer che integrano ingressi e uscite MIDI, fondamentali per la connessione di periferiche esterne come tastiere e chitarre digitali.

Esistono Tipi Diversi Di Schede Audio Esterne?

. In base alle differenti modalità di utilizzo previste e alla tipologia e alla quantità delle connessioni eventualmente disponibili sulla periferica, è possibile classificare molti tipi diversi di schede audio esterne. I modelli possono variare, anche notelvolmente, sia per prezzo sia per qualità delle componenti. Per esempio, se il tuo obiettivo consiste unicamente nell’ascoltare la musica oppure l’audio dei DVD, con dispositivi in grado di supportare la tecnologia Dolby Surround 7.1, puoi orientarti verso prodotti che non hanno costi particolarmente elevati ma che, al contempo, non offrono la possibilità di intervenire sul suono o di collegare periferiche musicali esterne. Se, invece, hai bisogno di una scheda audio in grado di permetterti di connetere al computer microfoni o strumenti MIDI, devi acquistare periferiche di migliore qualità che includano tutte le neccessarie porte di comunicazione. Il loro costo, naturalmente, è maggiore e in alcuni casi, può essere notevolmente più alto. Alcune schede audio esterne destinate all’utilizzo semiprofessionale o professionale, infine, integrano direttamente ulteriori sistemi di controllo che permettono di intervenire in tempo reale sulla qualità dei suoni digitalizzati modificandoli in base alle tue esigenze o aggiungendo speciali effetti in grado di ricreare artificialmente riverberi o altre situazioni spaziali.

È possibile Collegare Dei Microfoni Alle Schede Audio Esterne?

Dipende. La possibilità di connettere uno o più microfoni alla scheda audio esterna di un computer è condizionata dall’esistenza, sulla stessa scheda, di un’adeguata dotazione di porte per il segnale in ingresso. In generale, anche nei modelli più economici, esiste sempre la possibilità di coolegare almeno un’uscita stereo e un ingresso microfono mono, tramite innesti di tipo mini jack. Nei prodotti di qualità più elevata, invece, spesso vengono adottate soluzioni integrate che consentono anche l’utilizzo di uno o più microfoni professionali con connettori di tipo Cannon XLR o Cannon XLR3. La sigla XLR che contraddistingue questo tipo di periferiche deriva dal nome originale Cannon X, in relazione alla ditta costruttrice Cannon Electric. In seguito, alla lettera iniziale furono aggiunte dapprima la L, Latch, e poi la R, Rubber, a indicare il blocco di sicurezza e l’isolante in gomma che caratterizzano i connettori. I microfoni che sfruttano innesti Cannon sono disponibii con diversi tipi di piedinature a tre, quattro e cinque poli ma i più diffusi sono quelli a tre poli che prendono appunto il nome di Cannon XLR3.

È Possibile Utilizzare Una Scheda Audio Interna E Una Esterna?

. In alcune situazioni la scelta di far condividere contemporaneamente su uno stesso PC due differenti schede audio, una interna e una esterna è addirittura neccessaria. Il caso più comune si ha quando bisogna collegare a un PC uno o più strumenti MIDI aggiuntivi come, per esempio, tastiere o sintetizzatori. Esistono, comunque, delle precauzioni: evitare che le schede audio siano della stessa casa produttrice. Questo per non avere sovrapposizioni fra i driver che potrebbero innescare dei conflitti nell’assegnazione delle uscite e delle entrate dei rispettivi segnali. In secondo luogo, è fondamentale sfruttare sistemi operativi e programmi che possono utilizzare dinamicamente le diverse periferiche permettendo, così di associare a ciascun applicazione musicale, la scheda audio più indicata. Se un software non sa gestire più schede audio utilizzerà la prima che viene riconosciuta rendendo inutile la presenza della seconda. A volte anche schede di differenti produttori possono utilizzare lo stesso driver. Se ciò si dovesse verificare è possibile che una delle due schede audio non funzioni più correttamente. L’unica soluzione possibile, purtroppo, consiste nel sostituirla con un differente modello.

Un Pò Di Chiarezza!

Sapere quali siano i parametri che regolano il funzionamento delle schede audio consente di poter scegliere con maggiore tranquillità il prodotto più adatto alle specifiche esigenze. Ecco una breve descrizione.

Dinamica: La dinamica definisce numericamente il rapporto Segnale su rumore che contraddistingue ciascuna scheda audio. Considera che ogni apparecchiatura elettrica ed elettronica emette un rumore di fondo elettromagnetico dovuto al proprio funzionamento, è possibile indicare la dinamica anche come la differenza fra il rumore di fondo e il valore massimo, misurato in deciBel, dB, del suono riprodotto dalla scheda senza distorsioni.

Fattore di conversione: Con questa definizione, spesso viene indicata semplicemente la frequenza di campionamento che la scheda audio può utilizzare nella conversione analogico, digitale dei segnali.

Risposta in frequenza. E’sostanzialmente la differenza, misurata in frequenza, fra il segnale riprodotto dalla scheda audio e quello del suono originario. Più è vicina allo zero, migliore sarà la qualità della riproduzione.

Separatore di canali. Si tratta della traduzione non letterale della definizione inglese Stereo Crosstalk e fornisce una misura di quanta parte del segnale emesso su un solo canale stereo è udibile anche nell’altro canale. Come la dinamica, viene misurata in dB ma, in questo caso, si tratta di valori negativi. Migliore è la scheda audio maggiore sarà valore assoluto della separazione dei canali. Una qualità elevata corrisponde a -100 dB

Questione Di Principio

Poichè il suono è un segnale analogico, per poter essere elaborato dalla scheda audio deve venire precedentemente trasformato in una serie di dati digitali. Il processo inverso dalla sequenza di bit all’onda sonora, consente di far arrivare alle casse il segnale audio che poi verrà riprodotto. Questi due passaggi prendono il nome, rispettivamente, di DAC, Conversione Analogico, Digitale e ADC, Conversione Digitale/Analogica. Durante la digitalizzazione, il fronte d’onda viene scomposto in una serie di elementi chiamati campioni ai quali è associato un valore numerico. Maggiore è la qualità di campioni rilevati in un secondo, ovvero la frequenza di campionamento, in Hz, migliore è la qualità del suono digitalizzato. L’ampiezza dell’onda, in corrispondenza dei vari campioni, è una funzione variabile che dipende dall’intensità del suono. Questa variazione permette di aprezzare i passaggi dai pianissimo ai fortissimo degli strumenti musicali e della voce. Il numero dei campioni rilevabili nella conversione analogica/digitale è espresso in bit: con 8 bit il picco di un’onda può essere suddiviso in 256 valori, mentre con 16 bit si ottengono 65.536 diversi livelli di intensità.

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