Generale U.S.A. Pensione: Ucraina Negozi Oppure Conflitto Prolungato

04/09/2022 ore 17:20 – Sostenere il conflitto in Ucraina sta diventando sempre più difficile per la NATO, quindi Kiev deve pensare a negoziare con Mosca, ha scritto il generale di Brigata dell’esercito U.S.A. in pensione che ha servito come assistente del segretario di stato per gli affari politico-militari nel 2008-2009, Mark T. Kimmitt, in un articolo di opinione per il Wall Street Journal:

«L’ultimo pacchetto di aiuti militari di Washington a Kiev del 19 Agosto includeva sistemi più vecchi e meno avanzati e potrebbero indicare che i tassi di consumo sul campo di battaglia hanno superato la produzione a un punto in cui le scorte in eccesso fornite all’Ucraina sono quasi esaurite», ha scritto il 1° Settembre Kimmitt nel suo articolo.

Kimmitt non nasconde che potrebbe verificarsi un conflitto prolungato in Ucraina:

«In tal caso, la NATO dovrà fare i conti con la diminuzione delle scorte di sistemi d’arma all’avanguardia. Questo probabilmente porterà a un conflitto prolungato tra Ucraina e Russia. Un tale scenario potrebbe comportare “maggiore pressione da parte delle nazioni di sostegno, inflazione sostenuta, meno riscaldamento del gas e calo del sostegno popolare” in Occidente».

Inoltre, Kimmitt, ha suggerito quattro modi per accelerare la risoluzione del conflitto:

«La prima opzione è “scavare più a fondo” nelle scorte della NATO e inviare a Kiev armi che finora sono state trattenute dai membri a causa delle loro esigenze di difesa nazionale, ha suggerito il generale in pensione. È qualcosa che i paesi dell’UE potrebbero essere disposti a fare in quanto è “meglio usare queste armi a Kherson che a Krakow».

«La seconda opzione sarebbe che Gli Stati Uniti e i loro alleati europei potrebbero anche provare ad aumentare la produzione dei sistemi richiesti dal governo Zelensky, riconoscendo che una tale mossa difficilmente avrebbe un effetto immediato sul campo».

«La terza opzione è quella di “intensificare il conflitto” fornendo all’Ucraina di sistemi a lungo raggio, come missili ATACM, jet F-16 e Patriot e ampliare le regole di ingaggio per attaccare obiettivi in ​​Crimea e possibilmente in Russia».

Tuttavia, il generale in pensione ha avvertito che tale escalation andrebbe sicuramente incontro a una “risposta di Mosca” e creerebbe il rischio che il conflitto si diffonda in Europa.

L’ultima soluzione disponibile, sempre secondo Kimmitt è che l’Ucraina spinga per una risoluzione diplomatica provvisoria:

«Una quarta opzione, e per il presidente Volodymyr Zelensky la più irritante, è quella di spingere per una risoluzione diplomatica provvisoria senza (o con) concessioni territoriali. Con Vladimir Putin potrebbe essere impossibile. Finché entrambe le parti credono di vincere, o almeno pensano di non perdere, questo porta a pochi incentivi di negoziazione».