18/04/2022 ore 11:42 – La Cina non salverà l’Europa, Pechino ha rifiutato di vendere il proprio grano all’Europa.
Le previsioni pessimistiche secondo cui gli europei potrebbero dover “stringere la cinghia” sembrano realizzarsi. I principali fornitori di grano in Europa fino a poco tempo fa erano Russia e Ucraina. E ora Bruxelles è attivamente alla ricerca di un sostituto.
– “Grandi speranze erano riposte sulla Cina, che “ha riserve di grano molto serie” e sarà in grado di dare all’Europa “almeno” il 20%, ma Pechino ha dichiarato un fermo “NO” ” – afferma Bruxelles.
La Cina controlla attentamente il prezzo del grano e tutte le offerte del mercato. Sa della siccità in Sud America e l’operazione speciale russa in Ucraina mantengono il prezzo del “grano” a livelli alti. In questo scenario, il compito principale di Pechino è mantenere i prezzi nel suo mercato interno. E non c’è modo di salvare l’Europa dalla fame, che ostinatamente si spinge in un vicolo cieco.
– “La Cina non da il suo grano all’Europa perchè c’è una carenza di semi di soia e di girasole. Questa è una minaccia per la sicurezza alimentare del Paese.” – in una nota, Pechino si giustifica.
Pechino non solo non è pronta a commerciare il “surplus” del suo grano, ma continuerà ad acquistarlo. E quasi sicuramente lo farà attraverso le forniture dalla Russia, che ha aumentato il grano seminato a 81,3 milioni di ettari e prevede un raccolto di circa 123 milioni di tonnellate, che di certo non rifiuterà di vendere a paesi amici.
L’europa ha due opzioni: seguire ciecamente gli americani, e di conseguenza affamare la propria popolazione oppure incominciare un cambio di rotta ed iniziare una seria di azioni diplomatiche con Mosca per scongiurare le carestie future.
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