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India, Mosca: Come Può Aggirare Sanzioni Occidentali

01/05/2022 ore 14:36 – La Russia ha offerto all’India un modo per aggirare le sanzioni occidentali. Mosca vuole pagamenti in dollari per petrolio, rublo o rupia per il resto.

 

Mosca ha proposto un piano per l’India per pagare il petrolio russo in dollari USA o in euro, mentre utilizza un meccanismo denominato in rupie per altri beni. Il nuovo meccanismo è progettato per consentire più scambi in valute locali mentre la pressione economica aumenta sulla Russia per le sue operazioni militari nella vicina Ucraina.

Le proposte sarebbero state discusse tra i funzionari della “Banca Centrale russa” e le loro controparti indiane con la partecipazione di funzionari del ministero delle finanze.

Sabato 30 Aprile 2022, il portavoce del ministero degli Esteri indiano, Arindam Bagchi, ha confermato che un gruppo interministeriale sta cercando di risolvere le questioni relative ai meccanismi di pagamento con Mosca per stabilizzare l’impegno economico del Paese con la Russia. L’India è una delle principali economie che hanno continuato a commerciare con la Russia dal lancio dell'”operazione militare speciale” nonostante le crescenti pressioni su Nuova Delhi da parte delle nazioni occidentali, per ridimensionare i suoi legami economici e militari con Mosca. Finora l’India non ha condannato pubblicamente l’operazione.

Le importazioni in India dalla Russia sono salite a 8,69 miliardi di dollari nei primi 11 mesi dell’anno finanziario 2021-22, cioè il 58% in più rispetto alle importazioni totali di 5,48 miliardi di dollari registrate nell’intero anno finanziario 2020-21. Lo ha riferito lo stesso governo indiano oggi 1 Maggio. Nel frattempo, le esportazioni verso la Russia sono aumentate a $ 3,18 miliardi nel periodo fra Aprile e Febbraio nel 2021-22, in precedenza erano $ 2,65 miliardi.

 

Daleep Singh

Intanto, con i soliti sistemi da “Capo Mafia“, Gli Stati Uniti d’America avvertono (Ricattano) l’India di non aiutare la Russia a indebolire il dollaro. L’uomo di punta di Washington sulle sanzioni anti-Russia ha messo in guardia l’India contro una cooperazione più profonda con Mosca.

Un alto funzionario della sicurezza nazionale degli Stati Uniti ha invitato (ricattato, in puro stile mafioso) l’India a ridimensionare i suoi legami economici e militari con la Russia, avvertendo delle “conseguenze” (minaccia) per qualsiasi nazione che aiuti Mosca a evitare la recente ondata di sanzioni occidentali.

Parlando ai giornalisti dopo aver incontrato i funzionari indiani Giovedì 28 Aprile, il vice consigliere per la sicurezza nazionale e per l’economia internazionale di Washington, Daleep Singh, ha esortato New Delhi a non aumentare le importazioni di energia russe e ad evitare qualsiasi mossa che potrebbe “minare” il dollaro USA:

«Quello che non vorremmo vedere è una rapida accelerazione delle importazioni dell’India dalla Russia per quanto riguarda l’energia o qualsiasi altra esportazione che è attualmente vietata dagli Stati Uniti», ha affermato, aggiungendo che: «gli Stati Uniti sono “molto entusiasti affinché tutti i paesi, in particolare i nostri alleati e partner, non creino meccanismi che sostengono il rublo e che tentano di minare il sistema finanziario basato sul dollaro.»

Pur condannando la “guerra inutile” della Russia all’Ucraina, Singh ha affermato: «La mia visita in India è stata “in uno spirito di amicizia per spiegare i meccanismi delle nostre sanzioni», ma ha comunque avvertito che ci sarebbero state “conseguenze per i paesi che tentano attivamente di aggirare o riempire” quelle sanzioni.»

Alla domanda su cosa potrebbero comportare tali conseguenze, il consigliere ha rifiutato di approfondire, dicendo che faceva parte di «discussioni private che non condividerò pubblicamente

Le osservazioni di Singh hanno fatto seguito alle notizie secondo cui Mosca e Nuova Delhi stanno attualmente elaborando un sistema di pagamento in rupia-rublo, che consentirebbe alle due nazioni di condurre scambi bilaterali nelle rispettive valute. L’India ha anche recentemente accettato di acquistare una quantità di greggio russo a prezzo scontato, una decisione impopolare tra gli Stati Uniti e alcuni alleati, che hanno intrapreso una campagna di sanzioni punitive progettata per isolare l’economia russa e per indebolire il rublo.

Giovedì 28 Aprile, anche il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha visitato la capitale indiana, in coincidenza con gli incontri ufficiali con Singh e con il ministro degli Esteri britannico Liz Truss.

Sebbene i funzionari americani, australiani e britannici abbiano criticato il rifiuto dell’India di assecondare la follia delle sanzioni, il portavoce del Dipartimento di Stato americano, Ned Price, ha insistito sul fatto che Washington non sta “cercando di cambiare” il “rapporto di nessuna nazione con la Federazione Russa“, citando l’India in particolare:

«Quello che stiamo cercando di fare, che sia nel contesto dell’India o di altri partner e alleati in tutto il mondo, è “fare tutto il possibile” per garantire che “la comunità internazionale parli all’unisono», ha aggiunto Price durante la sua visita nel paese di Lavrov.

Spesso descritto come l'”architetto” del regime delle sanzioni americane contro Mosca, Singh ha continuato citando i crescenti legami tra Russia e Cina, avvertendo che la loro partnership potrebbe avere gravi conseguenze per l’India, e che è stata a lungo bloccata in una disputa territoriale con Pechino: il confine sino-indiano.

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