Intelligence U.S.A.: False Notizie Di Proposito

07/04/2022 – Le spie americane rivelano informazioni inaffidabili sulla Russia ai media di proposito. I comunicati alla stampa hanno lo scopo di “dissuadere” la Russia, anche se le informazioni erano fragili. A rivelarlo è la NBC.

I funzionari dell’intelligence americana hanno fatto trapelare informazioni sul conflitto in Ucraina che non erano “solide come una roccia” e hanno apertamente inventato alcune affermazioni, il tutto per vincere una “guerra dell’informazione” contro il Cremlino, secondo un rapporto di NBC News di Mercoledì 6 Aprile 2022. I funzionari hanno ammesso e si sono vantati di aver rilasciato questa disinformazione.

Quando i media americani hanno citato l'”intelligence” americana per avvertire che la Russia si stava preparando a usare armi chimiche in Ucraina, e quando il presidente Joe Biden ha ripetuto questi avvertimenti, stavano partecipando a una campagna di disinformazione, rivela il rapporto della NBC.

Secondo i funzionari dell’intelligence che hanno lanciato l’avvertimento, l’intenzione era di scoraggiare la Russia dall’utilizzare effettivamente queste armi, anche se loro stessi hanno valutato che l’intelligence usava l’informazione come “bassa fiducia“.

La NBC cita i funzionari coinvolti nel rilascio di tali informazioni di “bassa fiducia“, che hanno descritto la loro missione di disinformare come parte di uno sforzo per “minare la propaganda di Mosca e impedire alla Russia di definire come la guerra è percepita nel mondo“.

Alcune versioni erano accurate. Ad esempio, l’amministrazione Biden ha insistito per settimane sul fatto che il presidente russo Vladimir Putin intendesse lanciare un assalto all’Ucraina.

Altre, invece, sono state inventate di proposito: è stato inventato, ad esempio, un rapporto secondo cui Putin era “stato fuorviato dai suoi stessi consiglieri“, come ha affermato la NBC. Questa affermazione da parte dei funzionari americani, secondo cui Putin si era rivolto alla Cina per un aiuto militare. Nonostante sia stato fabbricato, quest’ultimo “è stato rilasciato per scoraggiare la Cina dal fare effettivamente ciò che i funzionari dicevano che stava facendo: inviare armi alla Russia” – viene descritto nel rapporto.

Un funzionario europeo citato dalla NBC ha affermato che il rapporto era “un gioco pubblico per impedire qualsiasi supporto militare dalla Cina“.

– “Non c’è modo che tu possa provare o smentire quella roba” – ha detto alla NBC un agente dell’intelligence in pensione riguardo alle affermazioni secondo cui Putin è stato fuorviato dalla sua stessa squadra.

Prima dello scoppio della guerra, i media U.S.A. hanno avvertito per settimane che la Russia stava gettando le basi per attaccare i russofoni nella regione del Donbass e incolpare dell’attacco i nazionalisti ucraini, generando così un pretesto per la guerra.

Questi rapporti citavano funzionari del Pentagono e del Dipartimento di Stato e “fonti di intelligence” anonime, nessuna delle quali ha fornito prove a sostegno delle proprie affermazioni. Quando è stato pressato, il portavoce del Dipartimento di Stato Ned Price ha affermato che coloro che dubitano delle affermazioni stavano trovando “sollievo nelle informazioni che i russi stanno diffondendo“. Ora la storia della NBC rivela che l’affermazione è stata effettivamente inventata da spie americane.

– “Non deve essere un’intelligence solida” – ha detto un funzionario americano.

– “È più importante superare “i russi“, in particolare Putin, prima che facciano qualcosa”.

Mentre i funzionari citati nel rapporto hanno ammesso almeno di aver esagerato nelle loro affermazioni, un altro funzionario americano senza nome ha risposto rapidamente alla rete, insistendo sul fatto che il Consiglio di sicurezza nazionale e la “comunità di intelligence” si sono assicurati di “convalidare la qualità” di tutto ciò che hanno rilasciato al pubblico.

Uno degli autori della storia della NBC è Ken Dilanian, un reporter sulla sicurezza nazionale che nel 2014 ha avuto un rapporto di “collaborazione” con la CIA. Di conseguenza, fu sconfessato dal suo allora datore di lavoro, il Los Angeles Times.