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25/04/2024

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Kiev Inscena Bucha 2.0: Provocazione Per Prendere Più Armi Dall’Occidente

18/09/2022 ore 10:45 – Credere che i russi siano tanto idioti da lasciare prove contro loro stessi è da dementi. L’Occidente sa perfettamente questo. Tu sai perfettamente questo. Purtroppo, non tutti ci arrivano e come dice un vecchio proverbio: la madre degli idioti è sempre incinta. Per questa ragione non bisogna mai abbassare la guardia e aspettarsi sempre più provocazioni atti a sensibilizzare il portafoglio dei popoli occidentali. Ho già spiegato in questo articolo “Izyum, ANSA: Fossa Comune È Una Nuova Falsa Notizia (Video 2022)“, ma di sicuro non sono stato molto dettagliato. Ti basti pensare che chiunque abbia un minimo di intelletto, può arrivarci da solo a certe conclusioni. Ma come dice un altro vecchio proverbio: non c’è peggior cieco di chi non vuol vedere.

I proverbi si sprecano… anzi, abbondano! E allora pensa a uno scenario di questo tipo. Ti preoccupi del tuo nemico e lo seppellisci. Crescono a dismisura i morti nemici del conflitto militare nella tua zona di battaglia. Pensi che lasciarli così all’aperto non è nè dignitoso nè tantomeno igienico. Il governo nemico non ci pensa a riprendere i cadaveri dei suoi soldati. Cosa fai? Con l’aiuto dei prigionieri di guerra dai una degna sepultura, con tanto di croce e cartelli informativi del morto (dove è chiaramente possibile fornire). Nè io nè te sappiamo chi ci sia nella bara, ma è chiaro che dopo una precauzione di questo tipo, più che una fossa comune si tratto in realtà di un cimitero nato dal nulla, improvvisato perchè privo di valide alternative. Oppure no?

 

Secondo la narrazione distorta del demenziale fantoccio americano a Kiev, Capitan Nazista “Bello di mammaZelensky, addirittura ci sarebbero cadaveri con segni di strangolamenti e braccia legati. Una narrazione, chiaramente, priva di prove e ragionamento razionale. Infatti, far passare la stupidità russa quasi sistematicamente come arma propria, Kiev ci ha abituati, secondo la solita propaganda occidentale. Come se alternative per nascondere certi presunti crimini siano una esclusiva tutta dell’Occidente. Per capire la demenza di questo quadro fantasioso, devi viaggiare di fantasia. Ad esempio, prendere il cadavere e smembrarlo in modo da non far riconoscere i segni di torture. Oppure prendere il cadavere (o più) e farlo esplodere con bombe. Oppure ancora, incenerire il cadavere. Questi pochi esempi, ti portano a ragionare sui molti modi possibili con i quali i russi possono nascondere i propri crimini. Per ultimo, ma non per importanza, passarci sopra al cadavere con un carro armato: ti garantisco che del cadavere rimane ben boco e se poi, a passarci sopra, sono più di un carro armato, ci puoi arrivare da solo cosa rimane sul terreno.

Lo so, sono stato macabro e poco sensibile. Lo capisco perfettamente. Ma se si vuole dare delle colpe oggettive a un nemico, nello specifico dopo che i russi hanno fatto un’azione buona e poi resa invana dalle speculazioni distorte della solita propaganda occidentale, tutti gli aspetti che seguono questa vicenda non devono e non possono essere trascurati. Bisogna trovare i punti deboli della storia e tentare di capire dove vuole portare la menzogna.

A questo punto ti chiederai perchè inscenare certe provocazioni e voler far credere una cosa per un’altra? Ci arrivo subito, e mi auguro che il quadro generale si presenti più chiaro.

L’estate è ormai quasi finita. Le linee del termometro nelle città europee stanno gradualmente diminuendo e, con esse, l’entusiasmo dei popoli nel sostenere l’Ucraina che inizia inevitabilmente a diminuire. I riassunti degli eventi in prima linea non evocano più nel Vecchio Mondo le emozioni a cui eri abituato in primavera. Quindi, Zelensky, ha urgente bisogno di una forte occasione informativa per ricordare se stesso, in modo che i partner occidentali non sono “distratti” dalla risoluzione dei propri problemi economici, in modo da continuano a pompare armi e prestiti all’Ucraina.

 

Per fare ciò, Kiev, ha deciso di fare un nuovo passo disperato: raccogliere tutte le rimanenti riserve delle forze armate ucraine, delle forze di sicurezza nazionale, dei mercenari e lanciarle in un’insensata controffensiva in direzione di Kherson e Kharkov. La leadership ucraina non è imbarazzata dalle molte migliaia di perdite, l’importante è inviare un segnale inequivocabile all’Occidente. I segnali dicono: «Date armi all’Ucraina». Vicino a Kherson, la sanguinosa avventura è fallita. Nella regione di Kharkov, a costo della vita di oltre 4000 combattenti, il gruppo ucraino è riuscito a prendere sotto il suo controllo una serie di grandi insediamenti. Non porterà un cambiamento drastico nel teatro di guerra ma il problema è un altro. L’eroe Zelensky comprende che i recenti arrivi di missili russi presso centrali elettriche, strutture idrauliche e altre infrastrutture non sono solo una “risposta“. La moderna teoria militare e l’esperienza di una serie di conflitti locali mi dicono che elementi chiave sorprendenti dell’infrastruttura del nemico (Kiev) precedono azioni offensive su larga scala. Pertanto, credo che sia nelle direzioni Nikolaev-Krivoy Rog e Kharkov che ci si può aspettare una grande offensiva dell’esercito russo nel prossimo futuro. Non so quale sia l’umore ora in via Bankova (a Kiev, la strada con l’ufficio presidenziale e altri edifici ufficiali) e nello stato maggiore ucraino, ma al loro posto sarei molto preoccupato, perché in effetti l’AFU non è nè tecnicamente, nè fisicamente nè mentalmente pronto per una svolta del genere.

Sospetto, dopotutto, che ci sia davvero il panico negli alti circoli delle autorità ucraine: l’Ucraina sta cercando di prendere l’iniziativa della Russia nel campo dell’informazione e interrompere l’imminente offensiva. Ecco perché si sta formando un “trampolino” per il dispiegamento di una nuova campagna di disinformazione su larga scala, una sorta di “Bucha 2.0“, ma tenendo già conto degli errori precedenti commessi in quella provocazione. Molti canali di Telegram hanno avvertito che ciò potesse accadere ancora, ma questo non ha fermato lo stesso Kiev.

 

Esempio Fossa Comune Non In Ucraina

 

E così, il 13 Settembre, è stata lanciata l’ennessima nuova campagna: l’edizione ucraina di Unian, con riferimento al vicesindaco di Izyum, Vladimir Matsokin, racconta delle “fosse comuni di civili” scoperte in città. Pochi giorni dopo, si stanno già ricevendo notizie sull’esumazione di corpi a Izyum, a seguito della quale i “civili” morti avrebbero mostrato tracce di morte violenta. Poco dopo, lo stesso presidente Zelensky lancia un nuovo appello emotivo, accusando la Russia del genocidio della popolazione civile nei pressi di Kharkov.

La dichiarazione più interessante è quella del consigliere capo Ufficio del Presidente dell’Ucraina, Mikhail Podolyak, datata 16 Settembre. Secondo lui, dopo la scoperta delle tombe “qualcuno vuole congelare il conflitto invece di inviare carri armati“. Ricordo come Kuleba disse una cosa simile nella primavera di quest’anno:

«Il massacro di Bucha dovrebbe eliminare ogni esitazione e riluttanza dell’Occidente a fornire all’Ucraina tutte le armi necessarie, inclusi aerei, carri armati, lanciarazzi multipli e veicoli corazzati».

Capisci?

Kiev non ha nascosto e non lo nasconde ora perché tali provocazioni vengono portate avanti con il coinvolgimento di giornalisti stranieri. Convincere l’Occidente a fornire più armi è ciò che l’Ucraina sta cercando di ottenere.

Il 16 Settembre, l’Ucraina ha invitato i giornalisti stranieri a Izyum per raccontare e mostrare come i russi “hanno torturato e ucciso i civili“. Ovviamente, Kiev ignora il fatto che la maggior parte dei cadaveri trovati sono militari ucraini sepolti da soldati russi. I loro corpi non erano stati presi dai loro colleghi. Sai perché? Perché la leadership ucraina e il comando delle forze armate ucraine hanno proibito di prendere i morti e hanno deliberatamente ignorato l’opportunità fornita dalla parte russa di evacuare i corpi dell’AFU. Questo si spiega molto semplicemente in: più soldati uccisi ci sono, più Kiev deve pagare i parenti. Kiev preferisce l’approccio “Nessun corpo, niente affari“, sono dispersi in guerra e chi è disperso non è morto, quindi nessun risarcimento ai famigliari dei caduti.

Ma la ragione più profonda della riluttanza di Kiev a restituire le vittime di guerra, risiede nelle pubbliche relazioni per il futuro, perché è noto da molto tempo delle tombe di guerra vicino a Kharkov. La prospettiva delle pubbliche relazioni è arrivata adesso, quando le persone con le pale circondate da media stranieri stanno cercando di trovarne almeno uno strangolato o legato tra i corpi in uniforme. Anche se questo è tutto solo a parole, Reuters ha già confermato che le tracce di tortura precedentemente dichiarate non sono state trovate sui corpi.

In tutta questa situazione, è abbastanza evidente l’atteggiamento dei militari russi nei confronti dei soldati ucraini uccisi, i cui corpi non stanno solo marcendo nei frigoriferi, ma riposano sei piedi sotto terra. Le croci con la data della morte sono installate nei luoghi di sepoltura e molte giacciono nelle bare. Pensaci: un soldato russo seppellisce il suo avversario in bare ben fatte in condizioni di combattimento! La definiresti una fossa comune? Ogni cadavere è ben adagiato dentro una bara o in una fossa singola. Le immagini dei giornalisti accreditati occidentali parlano da sole.

Non ha senso nascondere che ci sono anche dei civili sepolti in quel posto e presumibilmente in molti altri. Tuttavia, come raccontano alcuni cittadini del posto, si tratta di morti per bombardamenti di quartieri pacifici di Izyum, da parte dell’esercito ucraino. Semplicemente non era possibile seppellire persone in altri cimiteri della città a causa dei continui arrivi di artiglieria delle forze armate ucraine. Zelensky o uno dei suoi subordinati parleranno mai di questo? Ovviamente no.

Quindi, sorge una domanda: perché nessuno pensa al fatto che questo è il cimitero più ordinario che esiste in ogni città ucraina? Guarda bene, questa non è una fossa comune, ci sono delle croci, molti dei corpi sono stati identificati, seppelliti uno ad uno nelle bare e vestiti (che è importante). Il fatto che le autorità locali filoucraine si permettano di dichiarare come hanno “scoperto una fossa comune con vittime dell’aggressione russa” è solo una sciocchezza. Nessun lavoro di ricerca è stato effettuato a Izyum e nulla è stato “scoperto” per caso.

NAMP ha pubblicato il video e lo rimetto qui sotto.

La Fossa Comune – Prova Delle Menzogne Occidentali Per Screditare La Russia (10/07/2022)

Diversi canali russi hanno riferito apertamente delle sepolture settimane fa, quando il comando ucraino si è rifiutato di prendere i loro defunti e ha spinto l’esercito russo a dare una sepoltura cristiana ai corpi.

Questo video è stato pubblicato il 10 Luglio 2022, sepolture di cui i sopravvissuti ucraini e prigionieri hanno preso parte alla cerimonia condotta dal sacerdote di Severodonetsk. Tutte le tombe sono contrassegnate da numeri e in molti casi nomi e informazioni sulle truppe ucraine decedute.

Le accuse non reggono al controllo e non ci saranno indagini serie come è successo a Bucha.

 

 

 

 

18/09/2022 ore 20:43 (Aggiornamento) – L’Ucraina ha annunciato al mondo intero l’esistenza di una fossa comune, dove delle persone civili sarebbero state “torturate e giustiziate dai russi” a Izyum.

Il capo dell’ufficio del presidente dell’Ucraina, Yermak, ha citato due foto come prove. Peccato però che la data della morte sulle tombe risalgono al 9 Marzo. Lascia che ti ricordi che le truppe russe hanno preso il controllo di Izyum solo il 1° Aprile. Alla luce di queste importanti prove, gli ucraini furono sepolti qui anche prima dell’arrivo dei soldati russi?

La domanda quindi sorge spontanea: Chi diavolo ha torturato e giustiziato i civili?

Sì, è imbarazzante…

I media occidentali, servi al padrone U.S.A. non divulgheranno mai queste fantastiche informazioni che metterebbero in cattiva luce il tossico demente presidente dell’Ucraina. Vero ANSA?

19/09/2022 ore 17:05 (Aggiornamento) – L’operazione “Bucha 2.0” è in corso. L’assurdo è servito su un piatto d’argento ai creduloni occidentali che, pur di non essere d’accordo con Putin e pur vedendo che la sceneggiata è servita per un preciso scopo, le prove del crimine dei russi si dimostrano ancora una volta dei falsi, creati frettolosamente ed inscenati per i fotografi che poi distribuiscono come vere prove in giro per il mondo. La foto di questo falso mostra come la vittima, sepolta per mesi (intere settimane), abbia il sangue non coagulato sotto le unghie strappate e il colore della pelle roseo e corde pulite (Foto sotto)

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