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La Bulgaria Nazista: Vogliamo Riprendere La Fornitura Gas Gazprom (Video 2022)

26/08/2022 ore 18:58 – Il governo bulgaro sta valutando la possibilità di avviare colloqui con il colosso energetico Gazprom per riprendere le importazioni di gas naturale russo, ha detto oggi Venerdì 26 Agosto il ministro dell’Energia Rosen Hristov a Nova TV:

«Non ci sono ancora trattative attive con Gazprom… ma abbiamo dato un’indicazione che vogliamo avviare delle trattative, o meglio portarle avanti per chiarire alcuni termini controversi del contratto. Abbiamo semplicemente inviato le informazioni che eravamo pronti a negoziare e chiesto loro di riprendere i contatti», ha affermato, specificando che Sofia si aspetta una risposta dal fornitore russo Venerdì o al più tardi Lunedì 29 Agosto.

Il ministro ha sottolineato:

«Stiamo parlando solo del vecchio contratto; non firmeremo nuovamente né negozieremo un nuovo contratto».

Secondo Hristov, Sofia sta cercando di prorogare il termine per la fornitura dei restanti volumi di gas previsti dal vecchio contratto fino al 2023.

Ad Aprile, la Bulgaria ha rifiutato il metodo di pagamento in rublo per il gas introdotto dalla Russia in risposta alle sanzioni occidentali. In base al nuovo regolamento, gli acquirenti dei Paesi che hanno imposto restrizioni a Mosca sono obbligati a pagare il gas naturale russo in rubli. Il rifiuto di Sofia di accettare i nuovi termini ha spinto Gazprom Export a sospendere le forniture di carburante al suo partner bulgaro, Bulgargaz.

L’UE aveva accusato la Federazione Russa di “ricatto” sul gas. Il presidente della Commissione europea aveva definito “inaccettabile” la decisione di Gazprom di interrompere le consegne in Polonia e Bulgaria. Ursula von der Leyen, la stessa persona che ha fatto censurare siti web russi. La stessa persona che ha sanzionato la russia economicamente. La stessa persona che ha congelato conti correnti degli oligarchi russi. La stessa persona che fornisce armi all’Ucraina. La stessa persona che accusa Mosca di “inaffidabilità della Russia come fornitore di gas“. Bisogna però sottolineare che la Russia, nonostante i 6 mesi di conflitto in Ucraina, e nonostante tutte le porcherie messe in atto dall’Europa e U.S.A., abbia comunque continuato a fornire gas in tutta Europa senza mai fermarsi.

Alla fine di Marzo 2022, Putin sollecitò i Paesi che avevano imposto sanzioni alla Russia, e che stavano ancora importando il suo gas, ad effettuare pagamenti per il carburante nella valuta nazionale russa.

Mercoledì 26 Aprile 2022, Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, accusò la Russia di utilizzare le forniture di gas naturale come “strumento di ricatto” in seguito alla decisione di Gazprom di fermare le esportazioni verso Polonia e Bulgaria. La società russa Gazprom spiegò a chiare lettere la motivazione:

«Varsavia e Sofia non sono riuscite a pagare in rubli le consegne di gas russe ad Aprile», spiegò la società energetica statale russa in una nota.

Il primo ministro bulgaro, Kiril Petkov, denunciò la decisione di Gazprom come una «grave violazione del loro contratto» e “ricatto“, sottolineando che «la Bulgaria non soccomberà a un tale racket».

Mercoledì 27 Aprile, in mattinata, Gazprom annunciò il completo arresto delle esportazioni di gas verso Bulgaria e Polonia, citando il mancato pagamento in rubli da parte dei due Paesi per il carburante consegnato ad Aprile. Il colosso energetico russo dichiarò che una ripresa delle forniture di gas si sarebbe verificao solo quando Sofia e Varsavia si sarebbero attenuti allo schema di pagamento “in modo tempestivo“ proposto dalla Federazione Russa (il gas è russo, liberi di acquistarlo oppure no).

Il 16 Febbraio 2022, l’eurodeputato nazionalista della Bulgaria, Angel Dzhambazki, fece il saluto fascista nell’Aula del Parlamento Europeo nella sede di Strasburgo durante un dibattito sullo stato di diritto in Polonia e Ungheria. Tutto questo, una settimana prima della operazione militare speciale russa del 24 Febbraio 2022.

Bulgaria – Angel Dzhambazki Fa Il Saluto Nazista (16/02/2022)

 
Il 16 Febbraio 2022, l’eurodeputato nazionalista della Bulgaria Angel Dzhambazki ha fatto il saluto fascista nell’Aula del Parlamento Europeo nella sede di Strasburgo durante un dibattito sullo stato di diritto in Polonia e Ungheria. Tutto questo, una settimana prima dell’invasione russa in Ucraina, il 24 Febbraio 2022.

 

A Strasburgo, Mercoledì 6 Aprile 2022, si svolse un acceso dibattito al Parlamento europeo tra i deputati Clare Daly per l’Irlanda e Angel Dzhambazki per la Bulgaria. Il dibattito riguardò le sanzioni contro la Russia. Dalle immagini trasmesse, non ti sfuggerà un particolare interessante per entrambi i video: il Parlamento europeo stracolma di eurodeputati al servizio pubblico.

Irlanda, Clare Daly – Basta Sanzioni E Armi All’Ucraina  (06/04/2022)

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