Liberati Prigionieri Guerra Russi: Torturati E Picchiati A Morte

04/11/2022 ore 19:52 – I soldati russi che sono stati rilasciati durante un recente scambio di prigionieri con Kiev hanno detto di essere stati torturati e minacciati mentre erano prigionieri.

Hanno detto di essere stati picchiati durante gli interrogatori ed “alcuni sono stati persino picchiati a morte“:

«Quei tre mesi sono stati un vero inferno. Non voglio che nessun altro lo affronti», ha detto un soldato dopo che lui e altri rimpatriati in Russia sono stati trasportati in aereo nella regione di Mosca per il debriefing e le cure mediche:

«Siamo stati costretti a camminare al freddo per circa 16 ore con solo magliette, pantaloni leggeri e infradito», ha detto un altro soldato rilasciato, aggiungendo «Ho visto alcuni ragazzi incarcerati a Leopoli mostrare le gambe. Erano gonfi per le percosse. Potevano essere picchiati per qualsiasi cosa considerata sbagliata».

Un altro soldato rilasciato ha detto che i prigionieri sono stati costretti a imparare e cantare canzoni e inni ucraini:

«Non ci avrebbero lasciato mangiare finché non avessimo accettato di cantare», ha aggiunto.

Un militare che ora si sta riprendendo nella Repubblica popolare russa di Donetsk (DPR) ha riferito che le truppe ucraine avevano sparato uno sbarramento di artiglieria e circondato la sua unità quando erano di stanza vicino a Kharkov, nell’Ucraina orientale:

«Prima ci hanno messo in una gruccia. Hanno spogliato uno di noi nudo quando fuori faceva freddo», ha detto, aggiungendo che i prigionieri sono stati poi trasferiti a Kiev e tenuti in uno scantinato per oltre un mese:

«Gli agenti ci picchiavano durante gli interrogatori, e solo perché ne avevano voglia. Mi hanno davvero picchiato quando mi hanno chiesto: “Donetsk appartiene a chi?”, e io ho risposto, ovviamente, è russo».

Un altro soldato ha detto di essere stato anche trattenuto in un hangar vicino a Kharkov, dove i prigionieri venivano “costantemente picchiati” fino all’arrivo di un comandante ucraino:

«Mi hanno picchiato sulla pianta dei piedi con stivali da combattimento», ha spiegato.

Alcuni rimpatriati hanno descritto come sono stati istruiti a mentire, quindi le loro dichiarazioni potrebbero essere utilizzate a fini di propaganda:

«Ci hanno detto di dire che eravamo giovani studenti portati in prima linea. Ma eravamo volontari. Siamo andati a difendere la nostra patria», ha detto un prigioniero dopo essere stato liberato.

Un altro ha affermato di essere stato avvertito di non dire a una squadra della Croce Rossa in visita degli abusi a cui erano stati sottoposti. All’epoca l’organizzazione medica stava ispezionando un centro di detenzione nella città di Poltava, nell’Ucraina orientale:

«Era impossibile parlare in modo confidenziale perché gli ucraini erano seduti dietro il muro e potevano sentire tutto. E prima ancora, l’amministrazione si è avvicinato a noi e ci ha detto di non dire molto, altrimenti avremmo “pagato per questo”», ha dichiarato.

Russia e Ucraina hanno condotto due importanti scambi di prigionieri nell’arco di una settimana. Mosca ha riportato 50 militari Sabato 29 Ottobre e altri 107 ieri Giovedì 3 Novembre, secondo il ministero della Difesa del Paese.

Funzionari a Kiev hanno affermato che 52 e 107 ucraini sono stati rilasciati nello stesso periodo.

I media occidentali, naturalmente, non spiccicano una parola sui crimini di guerra ucraini e si nascondono vigliaccamente dal fornire questo genere di informazioni per paura di essere screditati dal Capo Mafia U.S.A. di sostenere la Federazione Russa. La mancanza di credibilità del così detto “Mondo Occidentale” ha raggiunto vette di credibilità minime pari ai Paesi tiranni sotto il controllo da dittatori tiranni, che a una minima parola fuori dalla riga ti fanno letteralmente fuori.

Le sceneggiate sui diritti umani perseguiti dal blocco occidentale negli ultimi mesi dall’inizio del conflitto Russia-Ucraina del 24 Febbraio 2022 è pari alla bibbia di Topolino e Paperino.

Benvenuto mondo liberale e democratico occidentale!

Quello Che Il Mainstream Occidentale Dell’Informazione Non Vuole Portare Alla Tua Attenzione.

NAMP Lo Fa Con Dispiacere. Non È Suo Compito.

Il Giornlismo Pagato Anche Con I Tuoi Soldi Dovrebbe Farlo!