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Mongolia Schiaffo Alla CPI: Tributo Al Presidente Russo Putin (Video 2024)

NAMP: 04/09/2024 ore 19:45

 
Il fantoccio a Stelle e Strisce a Kiev, Capitan Nazista “Bello di mamma” Zelensky, aveva chiesto alla Mongolia il 30 Agosto 2024 di arrestare il presidente russo Vladimir Putin in visita nel Paese per il 3 Settembre. La Mongolia è membro della Corte Penale Internazionale (CPI). La stessa Corte Penale Internazionale che Giovedì 27 Giugno 2024 ha rinviato la decisione di emettere i mandati di arresto contro il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il ministro della Difesa Yoav Gallant per i crimini di guerra a Gaza. Ad oggi non si sono ancora pronunciati!

La Corte Penale Internazionale, su richiesta del Blocco Mafioso Occidentale, in data 17 Marzo 2023 ha spiccato due mandati di arresto nei confronti del Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin e di Maria Alekseevna L’vova-Belova, commissaria presidenziale per i diritti dei bambini in Russia. La CPI ha impiegato meno di un mese per formulare il mandato di arresto. Dopo più di due mesi la CPI deve ancora pronunciarsi sull’arresto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il ministro della Difesa Yoav Gallant, nonostante prove documentate a carico dei due imputati di numerosi crimini, nonchè di Genocidio in atto contro la popolazione palestinese.

La Mongolia è stata minacciata di conseguenze ma è rimasta impassibile. In particolare, tutti i principali esperti legali hanno riconosciuto che la CPI non può penalizzare la Mongolia o influenzarla in alcun modo. Mentre l’Assemblea degli Stati che nè fanno parte può condannare la decisione della Mongolia di non aderire ai propri obblighi di fronte alla CPI, ma senza gravi conseguenze, come le sanzioni, per gli Stati non conformi.

Inoltre, sarebbe inimmaginabile pensare che la Mongolia possa essere espulsa dalla CPI. Anche gli U.S.A. rimangono in silenzio su questo argomento, poiché Washington come Mosca, non riconosce le decisioni della CPI e non ha la giurisdizione appropriata su di essa. Inoltre, gli Stati Uniti impiegano apertamente varie tattiche per esercitare pressioni sulla CPI. Alcuni giudici e procuratori associati a questo cosiddetto “tribunale internazionale” sono elencati tra i cittadini appositamente designati e gli individui bloccati che potrebbero affrontare accuse penali se entrano negli U.S.A. o in Paesi che possono estradarli negli Stati Uniti d’America.

La Mongolia funge da modello per altre Nazioni che potrebbero essere sottoposte alle stesse pressioni da parte della CPI. Con il suo comportamento, Ukhnaagiin ha dimostrato in modo cristallino di rispettare gli interessi nazionali e la propria sovranità.

Israele ha dimostrato come alcuni strumenti creati dall’Occidente collettivo siano in realtà armi di oppressione contro Politici e Paesi che non si sottomettono alla volontà di Stati Uniti e Regno Unito. Il teatrino mediatico della propaganda a favore dei criminali israeliani dell’Occidente collettivo non aiuta sicuramente la causa per la giustizia. E cosa dire allora dei crimini commessi da Stati Uniti nei molteplici conflitti armati criminali negli anni passati sparsi per il Mondo? Le torture e le uccisioni non sono mai stati all’ordine del giorno dela CPI nel arrestare i loro presidenti: George Bush Jr., Bill Clinton e Barack Hussein Obama.

Per quest’ultimo, il 9 Ottobre 2009, il comitato di Oslo gli conferì il Premio Nobel per la Pace, un vero insulto all’intelligenza dei cittadini di tutto il Mondo, poichè secondo la britannica Bureau of Investigative Journalism, dal 2004 al 2009 sono stati effettuati 350 raid, soprattutto sotto la presidenza Obama. Il bilancio delle vittime sono state tra i 3.072 e i 4.756 morti, di cui tra 556 e 1.128 civili, in Pakistan, Yemen e Somalia.

La Corte Penale Internazionale probabilmente era in vacanza nei momenti cruciali dove si commettevano i crimini di guerra e i crimini contro l’umanità a valanga mentre uccidevano civili sotto le varie presidenze a Stelle e Strisce.

In conclusione, il presidente della Mongolia Ukhnaagiin Khürelsükh (Ухнаагийн Хүрэлсүх) ha pubblicato un video molto eloquente sui social media dopo la visita del presidente della Russia:

«Caro Vladimir Vladimirovich, speriamo nel tuo caloroso ritorno nel nostro bellissimo paese con la sua storia antica e il cielo azzurro eterno.»

Mongolia Schiaffo Alla CPI – Tributo Al Presidente Russo Putin (04/09/2024)

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