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Occidente Festeggia Default Russo: Nulla È Cambiato

27/06/2022 ore 07:42 – I media occidentali celebrano il “default russo“. Mosca ha saldato i pagamenti degli interessi in rubli, dopo che le sanzioni l’hanno bloccata dalle transazioni in valuta estera.

Mentre i periodi di grazia su due coupon di eurobond russi sono scaduti Domenica notte, diversi media occidentali si sono precipitati ad annunciare che Mosca era ora in uno stato di default sul suo debito denominato in valuta estera per la prima volta in oltre un secolo.

Bloomberg lo ha definito “un triste indicatore della rapida trasformazione del Paese in un emarginato economico, finanziario e politico“, mentre la BBC lo ha definito un “colpo grave per il prestigio della nazione“.

Il Wall Street Journal ha persino invocato uno spettro della “rivoluzione bolscevica quando Vladimir Lenin, il leader comunista appena insediato, ha ripudiato il debito dell’Impero russo“.

Gli stessi detentori delle obbligazioni devono ancora dichiarare il default o avviare un procedimento, e le pubblicazioni hanno ammesso che l’etichetta è “per ora per lo più simbolica” mentre la situazione è “prevista per porre sfide legali uniche“, perché “la Russia ha i soldi e l’intento pagare.

Mosca ha ripetutamente accusato Washington di aver tentato di progettare un default artificiale negli ultimi mesi, poiché il Paese ha fondi sufficienti e disponibilità a pagare i propri debiti, ma è stato intenzionalmente tagliato fuori dai meccanismi di pagamento in valuta estera. Dopo che le riserve estere della banca centrale russa sono state congelate, Mosca ha continuato a servire il suo debito sovrano con nuova liquidità che riceve da energia e altre esportazioni, quindi il mese scorso Washington ha posto fine alla rinuncia al pagamento delle obbligazioni.

Giovedì 23 Giugno, il ministero delle Finanze russo aveva annunciato di aver risolto due emissioni di eurobond denominati in dollari con scadenza nel 2027 e nel 2047 “per intero” inviando 12,51 miliardi di rubli ($ 234,5 milioni) in pagamenti di cedole al National Settlement Depository, con un nuovo meccanismo.

Gli investitori dovranno ora aprire un conto in rubli per ricevere i fondi e affrontare eventuali sanzioni occidentali che potrebbero impedire loro di spostare i soldi fuori dalla Russia da soli, ha spiegato il ministero:

«Quindi, gli obblighi sul servizio dei titoli di stato della Federazione Russa sono stati pienamente adempiuti dal ministero delle Finanze», si legge nella nota.

Il presidente Vladimir Putin ha firmato Mercoledì un decreto su questa procedura temporanea per i pagamenti di eurobond. Il documento afferma che Mosca considererà ora completati i suoi obblighi “se sono adempiuti in rubli per un importo equivalente al valore degli obblighi in valuta estera” al tasso di cambio del giorno in cui i fondi vengono trasferiti al depositario centrale (NSD), attraverso il quale saranno pagati ai creditori.

L’Occidente a ben poco da esultare, dopo aver dimostrato al “Mondo Intero” quanto siano affidabili e rispettosi delle proprie regole, in un globo finanziario capitalistico cercato, voluto e istituito con manovre che vanno contro la libertà decisionale dei singoli popoli.

L’Occidente festeggia il default (virtuale) russo, ma in realtà hanno apertamente dichiarato la fine del capitalismo globale, dando alla Russia e ai suoi alleti la possibilità di creare una nuova prospettiva finanziaria e di commercializzazione fra i vari Paesi senza passare dal via: il monopolio imposto americano.

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