OMS Pubblicizza Libro Bill Gates Sulla Prossima Pandemia

18/04/2022 ore 10:17 – Il capo dell’OMS promuove il libro di Bill Gates sulla “prossima pandemia“. Il libro del miliardario esce mentre l’OMS elabora un trattato sopranazionale sulla pandemia.

Venerdì 15 Aprile 2022, Tedros Adhanom Ghebreyesus, eletto nel 2017 direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, ha elogiato l’ultimo libro del miliardario e sedicente “esperto” di pandemie Bill Gates (principale benefattore finanziario dell’OMS), dichiarandosi pienamente d’accordo con il magnate del software, sul fatto che “dobbiamo agire sulla base delle lezioni del Covid-19 e innovare in modo che possiamo fornire soluzioni sanitarie rapide ed eque per prevenire la prossima pandemia”. Il funzionario della sanità pubblica Ghebreyesus ha twittato una sua foto, etichettandola Gates Foundation, il veicolo per la definizione delle politiche e della salute pubblica.

Sebbene Gates non sia un esperto medico certificato (non ha mai terminato gli studi per formare l’azienda software Microsoft con un suo amico d’infanzia), la sua enorme ricchezza gli ha permesso di dominare efficacemente la politica sanitaria globale come il più grande contributore privato all’ente sanitario globale, dietro solo al governo degli Stati Uniti d’America in termini di finanziamento.

Martedì 12 Aprile 2022, l’evangelista del vaccino dalle tasche profonde è salito sul palco per un TED Talk a Vancouver, per elaborare le sue idee presentate nel libro, intitolato “Come prevenire la prossima pandemia“. Il libro spiega che serve un nuovo ente globale di risposta alle emergenze future da un valore di 1 miliardo di dollari, e che questa dovrebbe operare sotto l’acronimo intelligente di GERM (Global Epidemic Response and Mobilization). Inoltre, sempre nel libro, descrive l’ente che deve essere composto da 3.000 medici, di cui epidemiologi, esperti di politica in comunicazione e diplomatici, e che questi devono operare sotto la direzione dell’OMS.

Gates ha rimproverato i paesi ricchi per aver intrapreso meno vaccinazioni nelle nazioni più povere di quanto “si aspettasse” nel corso della pandemia del Covid-19. Ha chiesto alle nazioni sviluppate di unirsi per implementare sistemi che prevengano un’altra pandemia, sostenendo che “la tua sopravvivenza dal Covid-19 dipendeva in parte dal tuo reddito, dalla tua razza, dal quartiere in cui vivi“. Tuttavia, gli Stati Uniti d’America, uno tra paesi più ricchi del mondo, hanno avuto uno dei più alti tassi di mortalità per la malattia, andando notevolmente peggio di molte nazioni africane.

Le idee del filantropo miliardario sembrano combaciare con i piani dell’OMS per un trattato globale sulla pandemia, attualmente in fase di negoziazione al fine di “stabilire gli obiettivi e i principi fondamentali al fine di strutturare l’azione collettiva necessaria nel combattere le pandemie“. Più controllo in materia di sorveglianza, vaccinazioni e “ripristinare la fiducia nel sistema sanitario internazionale“, l’accordo sarebbe legalmente vincolante ai sensi del diritto internazionale, sostituendo le normative dei singoli paesi e garantendo che tutte le nazioni agiscano come una sola, in risposta a futuri focolai.

È ideato per la prima volta dal presidente del Consiglio europeo Charles Michel, nel Novembre 2020, accordo delineato in un appello per il “trattato internazionale sulla prevenzione e la preparazione alle pandemie” emesso nel Marzo 2021 da un gruppo di 25 capi di governo e ONG. La pubblicazione dichiarava che nessun singolo governo, e nemmeno un partenariato pubblico-privato come l’OMS, potesse affrontare sufficientemente i problemi derivati ​​dalle future pandemie, chiedendo un trattato “radicato nella costituzione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità” e sostenuto dall’esistente “Normativa sanitaria internazionale“. L’accordo di base è stato rapidamente sostenuto dal G7 e dall’Assemblea mondiale della sanità.

L’idea di base, che un’entità così onnipotente è stata elaborata per essere imposta all’umanità senza un voto pubblico, ha suscitato nel mondo e nel Consiglio Mondiale per la Salute una morbida opposizione. Questa opposizione di base, organizzata all’undicesima ora, sarà in grado di sfidare uno sforzo sostenuto da tutti i 194 membri dell’OMS. L’organismo, infatti, prevede di confermare il suo accordo sulla pandemia nell’Assemblea mondiale della sanità del 2024.