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La Rete Piena Di Sorprese: Il Virus Arriva Con La Pubblicità

10/12/2009 – Internet ha definitivamente cambiato le tue nostre abitudini e, con loro, anche il modo di proporci agli altri e cercare informazioni. In Rete ci si incontra, si scambiano opinioni, si conoscono nuovi amici, ci si aggiorna e ci si tiene informati. Ormai tutte le aziende hanno una loro vetrina virtuale e sempre più persone comuni creano un proprio sito Web o un blog personale in cui accogliere gli altri navigatori. Una vera e propria passione che molti provano a rendere remunerativa: in fondo, neanche Internet sfugge alle regole del commercio! E il modo più semplice per cercare di guadagnare qualcosa, è quello di ricorrere alla pubblicità.

Il Re Della Pubblicità È Google AdSense

Come nella vita reale, anche sul Web esistono agenzie specializzate nel confezionare campagne pubblicitarie (o di “Advertising on-line“) che verrano poi esposte nelle pagine di un sito sottoforma di anunci testuali e banner. Tra queste, quella attualmente più famosa e in voga è Google AdSense. I motivi del suo successo sono presto spiegati. Innanzitutto, il servizio permette di essere subito operativo, risparmiandoti al contempo la fatica di cercare personalmente potenziali investitori pubblicitari. E poi prevede il pagamento degli introiti per l’esposizione dell’annuncio pubblicitario secondo il modello del pay per clic: quanti più utenti cliccano sul banner, tanto maggiore sarà il guadagno.

Il Bello Dell’automazione

Il funzionamento di Google AdSense è estremamente semplice. In pratica, il gestore del sito che intenda aderire alla campagna pubblicitaria potresti essere tu stesso con il tuo blog deve innanzitutto regestrarsi al servizio e poi inserire nelle pagine Web alcune semplici righe di codice scritto in Javascript. Tale codice permette di identificare ogni specifico annuncio e definirne anche la formattazione: dimensione, colori, sfondo, bordi,carattere e quant’altro serve per integrare la pubblicità nel contesto della pagina.
A questo punto, un sistema completamente automatizzato sviluppato dalla stessa Google inizia ad analizzare i contenuti del sito che ospita la campagna pubblicitaria e seleziona gli annunci testuali o illustrati pertinenti all’argomento trattato, con una percentuale di errore praticamente ridotta a zero . Il sistema, poi, tiene conto anche del Paese in cui il sito viene pubblicato e di altri eventuali banner pubblicitari già presenti, il tutto per mostrare annunci che soddisfino a pieno anche il navigatore, invogliandolo così a cliccarci sopra! Tutto questo, ovviamente, nell’ottica di confezionare campagne pubblicitarie mirate: all’utente appassionato di informatica, ad esempio, non interesserebbe affatto leggere annunci promozionali di giardinaggio. Così come a nessun investitore farebbe piacere vedere i propri prodotti pubblicizzati su siti che trattano di tutt’altro, perdendo così di credibilità nei confronti degli utenti.

C’è Da Fidarsi?

Visto così, Google AdSense sembra quindi essere lo strumento perfetto per gestire la pubblicità su Internet. Tutti sono contenti: gli investitori, che con piccole spese riescono a generare campagne pubblicitarie che in poco tempo raggiungono un numero elevatissimo di potenziali clienti; essi, che vengono a conoscenza di offerte promozionali semplicemente visitando i propri siti preferiti e i gestori dei siti stessi che, per il solo fatto di pubblicare un annuncio pubblicitario, guadagnano qualcosa. Ma in questo panorama quasi “idilliaco” che ruolo gioca Google? Trattandosi, alla fine, di un semplice intermadiario, siamo sicuri che effetui tutti i neccesari controlli per garantire sempre la massima affidabilità e la neccessaria coerenza dei vari annunci pubblicitari? Sembrerebbe di sì! Google, infatti, controlla continuamente e in maniera approfondita i contenuti dei siti che aderiscono a Google AdSense e che sono inventati, a tutti gli effetti, i cartelloni pubblicitari dell’era moderna. Anche le regole che bisogna rispettare per ottenere l’accredito degli introiti pubblicitari sono tante e molto restrittive. E non sono pochi i casi di siti bannati solo perchè, nel tempo, i contenuti trattati sono cambiati rispetto a quando è stata sottoscritta l’adesione al servizio AdSense. Per quanto riguarda quindi i controlli effettuati sui siti che ospitano i banner pubblicitari, possiamo stare tranquilli: sono tanti e molto attenti. Ma cosa succede, invece, nei rapporti che Google AdSense intrattiene con gli altri investitori? Le cose qui sono un tantino differenti: i controlli, infatti, non sembrano essere così attenti e chiunque può utilizzare AdSense per pubblicizzare qualunque cosa. Basta che paghi! E a questo punto il problema non è tanto nel fatto di imbattersi in pubblicità che nulla c’entrano con il sito che stiamo visitando, quando semmai è dato dal rischio che si corre se il link indicato nell’annuncio economico rimanda a siti creati e utilizzati al solo scopo di veicolare virus e malware di ogni tipo o per portare a termine truffe telematiche.

Pubblicità Virtuale: Minaccia Reale

I primi a pagare le conseguenze di una simile situazione sono innanzitutto gli internauti, che si trovano il computer infettato da virus quasi sempre senza accorgersene, solo perchè qualcuno ha approfittato della loro buona fede. Ma anche i webmaster che gestiscono i siti Internet. A volte, infatti, i banners pubblicitari sono così ben integrati nelle pagine Web che il navigatore meno smaliziato non è in grado di comprendere che lo spazio pubblicitario è in realtà qualcosa di esterno al sito. Nel caso in cui i link sponsorizzati rimandino a siti malevoli, la colpa ricadrebbe tutta sul webmaster di certo non su Google AdSense. Capiamo bene che se siamo noi stessi a gestire un sito o un blog, è opportuno per tempo ai ripari se non vogliamo perdere visitatori e quindi preziosi introiti pubblicitari! Come prima cosa, devi imparare a tenere gli occhi aperti e non fidarct di nessuno: così come accade nella vita reale, anche il Web è pieno di offerte e promozioni fasulle che promettono meraviglie. Sta a te riuscire a mascherarle verificando, ove possibile, la veridicità di quanto pubblicizzato. Per farlo devi verificare  innanzitutto il link a cui punta il banner: basta spostarsci sopra il cursore del mouse e prendere nota dell’indirizzo che appare nella barra di stato del browser. A volte, però, ciò non è possibìbile perchè l’URL a cui fa riferimento l’annuncio pubblicitario viene nascosto. Inquesti casi è la stessa Google a fornirci il Preview Tool, uno strumento adatto per conoscere tutti i dettagli dei banner che pubblichiamo nel nostro sito. Trovato un link sospetto dobbiamo poi filtrarlo in modo che non venga pubblicato.
Per farlo, puoi sfruttare il pannello di controllo di Google AdSense che ti guida nella gestione degli annunci pubblicitari. In particolare, nella sezione Impostazioni di AdSense troverai l’opzione Filtro degli annunci, che permette proprio di avviare una procedura guidata per la segnalazione di eventuali abusi

Tiro Le Somme

Nonstante tutto, Google AdSense rimane il più popolare sistema di gestione della pubblicità su Internet, riusciendo a veicolare milioni di utenti. Chi sfrutta questo strumento per farsi pubblicità lo fa a ragion veduta, considerato i bassi costi di gestione. Purtroppo, però, la sua popolarità lo rende anche uno dei sistemi più utilizzati per infettare aòtri utenti, abbindolare gli internauti con truffe e persino farli partecipare ad attività criminose come il riciclaggio di denaro. La rete è anche questo, purtroppo, ma con gli strumenti giusti e il buon senso è possibile evitare o quantomeno limitate i danni.

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