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Residenze Per Anziani Pubbliche o Private?

19/05/2012 – Per molti rimane un miraggio. Come vengono gestiti gli anziani che, dimessi dall’ospedale, hanno bisogno di cure? Oppure che, pur senza soffrire di disturbi di salute, non sono autosufficienti? O, ancora, che stanno bene ma non se la sentono più di vivere da soli? In teoria, tutti hanno diritto all’assistenza o al ricovero nelle Residenze Sanitarie per anziani: uno dei principi del Servizio Sanitario Nazionale è infatti la garanzia della continuità dell’assistenza sanitaria che viene erogata sul territorio. In teoria, appunto, perchè nella realtà è molto difficile accedere a queste strutture. Ci sono liste di attesa lunghe che vanno da tre ai sei mesi. Addirittura, in alcune Regioni, come Lazio, ci sono persone che attendono anche undici mesi.

Domanda E Offerta Fanno A Pugni

Le liste di attesa si creano perchè i posti disponibili nelle strutture pubbliche sono troppo pochi rispetto alla richiesta. Nel nostro Paese esistono circa cinquemila strutture per anziani tra residenziali, semiresidenziali, pubbliche e private, per un totale di quasi 300mila posti letto. Una cifra che sembra alta ma che, in realtà, è esigua di fronte al numero degli anziani bisognosi. Su sessanta milioni di abitanti, circa il 20-22% è costituito da persone con più di 65 anni di età. Circa 12 milioni di anziani, dei quali una parte è potenzialmente bisognosa di assistenza. È anche in crescita il numero di ultraottantenni: sono circa tre milioni gli anziani tra gli 80 e i 90 anni e con l’innalzamento dell’età aumenta l’incidenza di disabilità. Per non parlare che, oggi, circa due milioni e 700 mila anziani sono parzialmente o del tutto non autosufficienti. A fronte di questi numeri, puoi comprendere che i posti disponibili nel pubblico sono davvero pochi. Ecco come si spiega il perchè per molti la residenza privata è quasi una scelta obbligata. In molti casi è possibile usufruire dell’assistenza domiciliare integrata, del Day Hospital Geriatrico, dei centri diurni. Per accedere a queste strutture, tra l’altro, i tempi di attesa sono più brevi.

Diversi Centri, Diverse Opportunità

Sotto il nome di servizi residenziali vanno diverse strutture dedicate agli anziani. Il tipo di servizio offerto varia a seconda delle esigenze dell’anziano. Per le persone autosufficienti, esistono la casa albergo, la casa di riposo e la Comunità alloggio. Per i non autosufficienti ci sono la Lungodegenza medica e la Residenza Sanitaria Assistenziale o Rsa. Sono di tipo pubblico, convenzionato o privato. Le residenze per anziani autosufficienti vengono definite “sociali“, quelle per i non autosufficienti “sanitarie” o anche “assistenziali“. La linea di demarcazione in realtà non è così netta: alcune residenze sociali offrono anche prestazioni sanitarie parziali, come la somministrazione di medicine o di determinate cure. Per questo vengono definite “socio-assistenziali” o ” socio-sanitarie“.

Cure Specifiche Anziano Che Non Ha Disponibilità Economica

Se un anziano bisognoso di cure non riesce a entrare in una residenza sanitaria pubblica e non ha la disponibilità economica per accedere a una privata, può ricorrere ad altri servizi pubblici come l’Ospedale diurno geriatrico, una struttura che concentra nelle ore diurne le prestazioni sanitarie e assistenziali. Simili sono gli Ambulatori geriatrici, che raggruppano diverse specialità mediche, in particolare quelle che riguardono la cura e la prevenzione delle malattie della terza età. Queste strutture sono pubbliche o private. Se sono pubbliche, è necessario pagare solo il ticket (da quando pubblico questo articolo possono cambiare le leggi italiane, di conseguenza il pagamento del ticket). Per accedervi è necessario presentare alla direzione sanitaria la richiesta del medico di medicina generale. Una persona che ha bisogno di cure particolari può anche richiedere l’Ospedalizzazione a domicilio, un tipo di assistenza che consente a chi è malato di restare a casa propria, ricevendo però tutte le cure, come se si trovasse in Ospedale. In caso di esami che non possono essere effettuati a domicilio, l’anziano sarà trasportato in Ospedale e poi riaccompagnato a casa.

Costi Degenze Sanitarie

Presso le lungodegenze pubbliche il cittadino non deve pagare nulla. Infatti sono assicurate tutte le prestazioni sanitarie come i farmaci, le visite specialistiche oltre a vitto e alloggio. A due anziani valutati allo stesso livello dal punto di vista serietà della malattia, viene data la precedenza a quello che versa in una condizione economica più disagiata. Ti ricordo che l’ingresso in lungodegenza determina la sospensione dell’erogazione dell’eventuale assegno di accompagnamento. Per le lunghe degenze convenzionate l’ospite può dover versare una quota per avere diritto a una camera singola con bagno. Il costo del ricovero nella struttura privata dipende dalla tipologia del servizio, dalle prestazioni erogate e viene stabilito dall’Amministrazione della struttura. Presso le Rsa, invece, si paga una retta mensile relativa alle prestazioni non sanitarie in rapporto alle proprie condizioni di reddito. In caso di situazione disagiata, il Comune interviene nella compartecipazione della retta in base alla presentazione del modulo Isee del malato. Una recente sentenza del Consiglio di Stato ha messo ordine su una questione dibattuta da anni e ha stabilito che le rette per le degenze in Rsa di persone ultrasessantacinquenni non autosufficienti e disabili devono tener conto del reddito del solo assistito e non anche di quello dei parenti. Esistono Rsa anche di tipo privato: in questo caso la persona è tenuta a sostenere un costo che varia in rapporto alla qualità e alla tipologia del servizio offerto.

Quanto Costa Nel Privato?

Entrare in una struttura pubblica per anziani, soprattutto per anziani autosufficienti, è molto difficile. Per questo motivo molte famiglie sono costrette a orientarsi sulle strutture convenzionate e ancora più su quelle private. Però, l’impegno economico richiesto è molto elevato. Le tariffe massime, che mediamente si attestano attorno ai 1.400-1.500 euro, spesso oltrepassano la soglia dei 3.000 e arrivano a volte anche ai 4.200 euro mensili. Molto dipende dalla tipologia di casa di riposo, più spesso dalla presenza o meno di convenzioni con la Regione e altri enti pubblici. Questo per quanto riguarda al Nord Italia. Nel Sud Italia le tariffe mensili si attestano mediamente attorno ai 1.220 euro, valore più contenuto rispetto alla media nazionale (1.482 euro). Nel Centro, i costi medi sono più bassi del Nord anche se in alcuni casi sfiorano i 2.500 euro al mese.

Il Diritto Di Precedenza

Le richieste per essere ammessi in una longodegenza oppure in una Rsa sono molte. Per questo motivo i medici della commissione devono valutare attentamente le condizioni dei malati lungodegenti, per stabilire in quale linea di priorità vanno effettuate le scelte. Non viene decisa la destinazione di un anziano in base all’ordine cronologico, ossia al fatto che una domanda sia stata presentata prima rispetto a un’altra, ma in rapporto alla serietà del disturbo di cui soffre una persona. Per il ricovero nelle strutture di lungodegenza è necessaria l’adesione formale e volontaria del malato. Hanno la precedenza gli anziani che hanno avuto un ictus serio, che li ha lasciati del tutto o in parte immobili a letto oppure che soffrono di malattie dell’apparato motorio che costringono all’immobilità. Ancora, sono ammesse prima le persone soggette a un disturbo cardiovascolare serio o problemi circolatori negli arti inferiori. Hanno infine diritto di precedenza le persone con malattia di Alzheimer e altri disturbi neurodegenerativi. Il periodo di permanenza in lungodegenza è di 60 giorni, che sono prorogabili se il primario del reparto ne fa richiesta. A decidere sulla richiesta di proroga avanzata dal medico della lungodegenza tocca poi all’apposita commissione Cad, attraverso l’Unità valutativa del distretto dove ha domicilio la persona ricoverata, che deve stabilire l’esistenza dei presupposti per il mantenimento del ricovero. Molto spesso la degenza viene prorogata anche a diversi mesi. Anche per la Rsa la permanenza è temporanea e di solito è stabilità in base alle esigenze individuali. La proroga del periodo di degenza è subordinata a un’ulteriore richiesta da presentare, come per le lungodegenze, al Cad che valuterà attraverso la propria commissione l’opportunità e l’utilità di prolungare la permanenza.

 

La Badante È Una Risorsa In Più, Ma Quanto Costa?

Sono sempre di più le persone che trovano aiuto nelle badanti, collaboratrici famigliari addette essenzialmente al servizio della persona bisognosa, che dietro compenso provvedono alle esigenze personali dell’anziano, somministrano medicine, accompagnano dal medico e provvedono alle faccende domestiche. Il tutto a una cifra più contenuta rispetto a una casa di risposo? Non è detto! Infatti, secondo normative recenti, una badante in regola impiegata per 54 ore settimanali con una persona non autosufficiente, deve percepire uno stipendio di circa 1000 euro, ai quali vanno aggiunti 220 euro di contributi. Ecco allora che, in questo caso, la spesa totale per il datore è di 1.220 euro al mese, che aumenta se la lavoratrice fa un orario più ampio o è presente anche durante le ore notturne.

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