Russia, Mosca: Guerra Nucleare Inaccettabile, Ma Non Impossibile

26/04/2022 ore 13:58 – La Russia avverte del pericolo di una guerra nucleare. Mosca ritiene che un tale conflitto sia “inaccettabile“, ma “non impossibile“, poiché aumentano le tensioni in Ucraina.

La posizione di partenza della Russia è che la guerra atomica è inaccettabile e Mosca ha convinto con successo gli Stati Uniti d’America e altre potenze nucleari a concordare su questo a Gennaio 2022, ha sottolineato Lunedì 25 Aprile, il ministro degli Esteri Sergey Lavrov in un’intervista. Tuttavia, ha aggiunto, da allora la situazione è peggiorata al punto da rappresentare una seria e reale minaccia.

«Mosca ha cercato di persuadere il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, a impegnarsi nuovamente nella dichiarazione del 1987, quella sottoscritta dai leader americani e sovietici, secondo cui non ci possono essere vincitori in una guerra nucleare e che tale guerra non dovrebbe mai essere combattuta» – ha spiegato Lavrov nell’intervista a “The Great Game“, un talk show politico su Channel One russo:

«Mentre l’amministrazione Trump ha rifiutato di farlo, il suo successore Joe Biden ha concordato “rapidamente” con Mosca, e la dichiarazione è stata rilasciata al vertice del Giugno 2021 con il presidente russo Vladimir Putin a Ginevra. Anche Cina, Francia e Regno Unito (le restanti tre potenze nucleari che sono anche membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite) hanno concordato e hanno rilasciato una dichiarazione congiunta»

«Questa è la nostra posizione di principio. Partiamo da questo» – ha detto Lavrov:

«Tuttavia, i rischi di una guerra nucleare ora sono “molto significativi“. Non li voglio gonfiati artificialmente. Ci sono molti che lo desiderano. Il pericolo è serio e reale. Non è da sottovalutare.»

Lavrov ha elogiato come “buona e saggia” la prima mossa di politica estera dell’amministrazione Biden, che è stata quella di concordare con la Russia che il trattato New Start deve essere prorogato incondizionatamente per cinque anni. D’altra parte, è l’ultimo accordo sul controllo degli armamenti rimasto in piedi, dopo che Washington si è ritirata dai trattati ABM, INF e Open Skies:

«Le discussioni con i gruppi di lavoro americano si sono concluse bruscamente il 24 Febbraio 2022, dopo che la Russia è stata “costretta a difendere i russi in Ucraina” che erano stati “bombardati per otto anni” senza alcuna reazione da parte dell’Occidente» – ha osservato Lavrov.

Il massimo diplomatico russo ha paragonato la situazione attuale alla crisi dei missili cubani del 1962: la crisi dei Caraibi, come è conosciuta a Mosca. All’epoca, ha detto che non c’erano molte regole “scritte“, ma quelle di condotta implicite che erano chiare da seguire sia per Washington che per Mosca:

«In quegli anni c’era un canale di comunicazione di cui entrambi i leader si fidavano. Ora non esiste un tale canale. Nessuno sta cercando di crearlo. I timidi tentativi separati fatti in una fase iniziale non hanno dato molti risultati» – ha continuato Lavrov.

«Al posto delle regole implicite di quell’epoca, oggi “le regole sono una parola d’ordine che gli Stati Uniti e i loro alleati usano quando sono tenuti a comportarsi “bene“.» – ribadisce il ministro degli Esteri Sergey Lavrov.

«Non insistono più sul diritto internazionale e sul rispetto dell'”ordine mondiale basato sulle regole“, in cui le “regole” non sono mai spiegate in alcun modo. In questo momento, tutti stanno “facendo incantesimi” dicendo che non deve essere permesso lo scoppio di una terza guerra mondiale, ma aggiungono benzina al fuoco inviando armi in Ucraina e sperando di prolungare il conflitto per dissanguare la Russia.» – parole di Lavrov chiare e dirette.