Migliori download

  Forum: Ultim Argomenti

25/04/2024

NAMP

Official Website

Supercomputers Sulla Faccia Della Terra

Cosa Sono I Supercomputer?

10/12/2009 – All’interno della definizione supercomputer è già chiaramente indicato il fatto che siano sistemi di elaborazione dotati di caratteristiche nettamente superiori a quelle dei PC domestici o dei server aziendali. In realtà, l’idea che si tratti di un’unica macchina deriva più dalla storia di questo tipo di elaboratori piuttosto che dalla loro attuale ed effettiva, realizzazione. In passato, circa fino all’inizio degli anni ’90 del secolo scorso,i supercomputers avevano componenti di qualità molto maggiore rispetto a quella degli altri sistemi commercializzati. Col passare del tempo, però,la massiccia diffusione di hardware con costi ridotti e soprattutto la distribuzione di processori multi core, ha reso questa differenza meno importante. Oggi, i supercomputers sono sostanzialmente degli insiemi, chiamati cluster, di migliaia di CPU coordinate fra loro da un elemento centrale che svolge la funzione di aggregatore di controllore. In alcuni casi, al posto dei vari processori, sono collegati in cluster singoli computer dotati ciascuno di una potenza di elaborazione pari a quella di un PC quad core. Queste reti di calcolo possono arrivare a includere centinaia di migliaia di elementi e sono gestite tramite una tecnica di elaborazione detta parallelismo. Ogni operazione, infatti, è suddivisa fra più macchine che devono lavorare fra loro in parallelo per poter poi fornire il risultato finale.

Come Si Misura La Velocità Di Un Computer?

La velocità di elaborazione di un compurer è direttamente proporzionalmente alla quantità di transistor contenuti all’interno del processore. In particolare, dipende dal numero di transistor inseriti in un unico chip. Esistono vari indici che permettono di stabilire quanto un elaboratore sia effettivamente veloce e potente. Fra questi,i due principali sono: IPS, ovvero le Instructions per Second e FLOPS, cioè le FLoating Operation per Second. Per quanto ne so, Gordon E. Moore, fondatore anche di Intel Corporation, fece un’importante osservazione che divenne nota in tutto il mondo con il nome di Legge di Moore:

il numero di transistor presenti su un singolo processore è destinato a raddoppiare ogni 18 mesi, e con esso la potenza dei chip.

È stato vero per molto tempo, ma in futuro la progressione potrebbe essere maggiore secondo il mio punto di vista non credi anche tu carissimo che leggi il mio articolo?. Volevo parlare di IPS e MIPS, non lo farò, annoiarti è l’ultima cosa che voglio fare. Quando si scende troppo nel dettaglio tecnico si rischia solo di confondere le idee del lettore.

Quale Sistema Operativo Usano I Supercomputers?

In linea di principio, ogni supercomputer può essere equipaggiato con qualsiasi sistema operativo sia in grado di gestirlo. Praticamente, però, esistono dei sistemi operativi maggiormente ulilizzati rispetto ad altri. Fino al 2003 circa, secondo i dati forniti da Top500, https://www.top500.org/ , il sistema operativo Unix era presente sul 57,80 per cento dei primi 500 supercomputears al mondo. A seguire c’era Linux, con il 36,80 per cento di installazioni mentre Windows e MacOS risultavano equipaggiati su un solo computer ciascuno. I dati raccolti durante la mia ricerca sono senza ombra di dubbio veritieri.

Nel 2004, però, il predominio di Unix si è a infrangere contro la forza dirompente e la grande configurabilità, dimostrata di sistemi Linux. Secondo l’ultima rilevazione disponibile, risalente al novembre 2008, il sistema operativo inventato dal grandissimo genio Linus Torvalds regna adesso incontrastato con una quota di installazione pari all’87,80 per cento dell’intero parco macchine.

Unix, attualmente, raggiunge il 4,60 per cento del mercato mentre Windows è salito di posizione e con l’1,00 per cento, risulta presente su 5 diversi supercomputers. Analizzando maggiormente la situazione, però, è possibile notare che ben 389 sistemi operativi Linux installati, sui 439 totali, non appartengono ad alcuna delle distribuzioni disponibili per ii normali utilizzatori. Si tratta infatti di sistei realizzati espressamente per il supercomputer sul quale sono stati installati.

Qual’è Il Supercomputer Più Potente?

Il supercomputer più potente attualmente è stato costruito da IBM, nello scorso anno 2008, sulla base di una commessa delle Forze Armate Americane. Il suo nome in codice è Roadrunner, mentre la denominazione ufficiale è BladeCenter QS22 Cluster.

Prova per sola curiosità ad inserire nel motore di ricerche google questa parola BladeCenter QS22 Cluster, noterai quanta informazione ci sia in rete su questo argomento.

Il fenomenale Roadrunner è in grado di elaborare, nei picchi di funzionamento, fino a 1.456,70 Peta FLOPS: ovvero oltre 1.456 milioni di miliardi di operazioni in virgola mobile al secondo. Fra le principali caratteristiche di questo gioiello tecnologico ce ne sono alcune che lasciano davvero senza parole. La sua superficie complessiva, trattandosi di un cluster, supera il chilometro quadrato mentre il suo costo ha sfondato senza difficoltà la cifra record di 133 milioni di dollari, non male con la fame nel mondo e la crisi mondiale o no?. Non solo: al suo interno sono inseriti 129,600 processori di vario tipo. La particolarità davvero curiosa, però, è che a fianco delle classiche CPU utilizzate in ambito server e professionale, per esempio le AMD Opteron, si trovano ben 12.960 processori Cell: gli stessi utilizzati per la realizzazione della console PS3, PlayStation 3, di Sony. Cell, infatti non è una comune CPU, ma un avanzaLo progetto di ricerca realizzato da IBM, Sony e Toshiba, che nei progetti degli sviluppatori dovrebbe servire anche come base per nuove e futuribili applicazioni sia a livello domestico, come le console da gioco, sia nell’ambito dei supercomputer.

Ci Sono Supercomputers In Italia?

 

Che sappia ci sono attualmente 10 supercomputers. Il più potente, fra questi, si trova in 177′ posizione nella classifica mondiale. Il BladeCenter HS21 Cluster, prodotto da IBM, è in funzione presso il Consorzio Universitario CINECA, https://www.cineca.it/ di Bologna e ha una potenza di 19,91 TFLOPS, ovvero 19,91 migliaia di miliardi di FLOPS. Si tratta di un sistema cluster con 2.560 singoli processori Intel EM64T Xeon 51 xx, Woodcrest utilizzato nell’ambito della ricerca. Al 248″ posto in classifica c’è un altro sistema cluster, il Cluster Platform 3000 BL460c. In questo caso, i processori impiegati sono ben 3.096 e la velocità massima di elaborazione, esclusi i picchi, raggiunge il valore di 17,68 TFLOPS. Il suo utilizzo principale è quello di gestore delle telecomunicazioni.

Al 271′ ,279′ e 297″ posto ci sono altri tre supercomputers BladeCenter HS21 Clusten con velocità rispettivamente di 17,13T FLOPS,1 6,87 TFLOPS e 16,58 TFLOPS. Il primo dei tre supercomputer mi risulta installato presso l’ENEA, https://www.enea.it/it , l’Ente Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e l’Ambiente italiano, mentre gli altri due vengono utilizzati da delle aziende private operanti nell’ambito dell’energia e della ricerca. Non ho trovato nulla riguardo quest’ultimi. La mia ricerca si ferma qui, mi auguro di averti incuriosito e abbagliato sui supercomputers.

 

Ti È Stato Utile Questo Contenuto?

Clicca Su Una Stella Per Esprimere Il Tuo Giudizio!

Voto Medio 4.2 / 5. Votanti Totali: 164

Nessun Voto Al Momento. Perchè Non Voti Per Primo!

Spiacente Che Non Sia Stato Utile Per Te!

Miglioriamo questo contenuto!

Mi Aiuti A Capire? Cosa Non Ti È Piaciuto?