U.S.A. Stanford University: Oleodotti Rilascia Grandi Quantità Metano

27/03/2022 – Le perdite di metano nelle operazioni petrolifere americane sono molto peggiori di quanto stimato in precedenza dagli studi.

I ricercatori della Stanford University hanno rivelato che i pozzi e gli oleodotti di petrolio e gas nello stato del New Mexico stanno emettendo una grande quantità significativamente maggiori di metano rispetto a quanto indicato dai dati precedenti. Il metano è noto per essere uno dei principali fattori che contribuiscono al riscaldamento globale, molte volte più potente dell’anidride carbonica.

Una nuova analisi dei dati aerei raccolti nel bacino del Permiano indica che gli impianti di petrolio e gas emettono 194 tonnellate di metano all’ora, una cifra sei volte superiore all’ultima stima dell’Agenzia per la protezione ambientale degli Stati Uniti. Lo studio allarmante, scritto da Yuanlei Chen e Evan Sherwin, è stato pubblicato Mercoledì 23 Marzo 2022 sulla rivista Environmental Science & Technology.

I due ricercatori hanno descritto la loro incredulità quando hanno visto per la prima volta i risultati sorprendenti. Il dottor Sherwin, un ricercatore post-dottorato in ingegneria delle risorse energetiche a Stanford, ha detto al New York Times:

– “Io e il mio collega abbiamo passato gli ultimi due anni andando avanti e indietro pensando ai modi in cui potevano sbagliarci e parlarne con altri esperti della comunità del metano. Dopo i dubbi iniziali, ci siamo resi conto che questa era la nostra migliore stima delle emissioni di metano in questa regione. Abbiamo deciso di pubblicare i dati allarmanti.“

I ricercatori hanno effettuato misurazioni da ciascun sito diverse volte, poiché le concentrazioni di metano sono soggette a fluttuazioni nel tempo, con i pozzi che rilasciano occasionalmente il gas di proposito in un processo noto come sfiato. Tuttavia, il gas serra può anche fuoriuscire da solo a causa dell’invecchiamento o di apparecchiature difettose.

Secondo lo studio, un numero relativamente piccolo di pozzi è responsabile della “grande maggioranza” delle perdite di metano, indicando che, affrontando i problemi in quei siti problematici, i livelli complessivi di emissione di metano potrebbero essere tenuti sotto controllo.

Tradizionalmente, il gas naturale è considerato una fonte di energia “più pulita” rispetto ad altri idrocarburi, con funzionari negli Stati Uniti e altrove che lo promuovono come una valida opzione di transizione dal carbone “sporco” alle energie rinnovabili. Eppure, secondo quest’ultimo studio, il gas naturale potrebbe non essere così benigno come sembra, poiché la sua produzione è associata a elevate emissioni di metano, con un potenziale riscaldamento più pronunciato dell’anidride carbonica.

Gli scienziati dietro lo studio hanno detto ai giornalisti che la loro ricerca ha evidenziato la necessità di misurazioni simili in altri siti di petrolio e gas negli Stati Uniti per avere un quadro più ampio. L’ultima ricerca è probabilmente la più ampia in America fino ad oggi, coprende circa 27.000 pozzi.