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12/06/2022 ore 17:40 – La Russia accusa gli Stati Uniti di nascondere i dati sui biolab. I tentativi di “distogliere l’attenzione” sollevano interrogativi sull’attività biologica del Pentagono. Lo ha affermato il ministero degli Esteri russo.

Gli Stati Uniti hanno nascosto informazioni sulla loro “attività biologica militare” negli stati post-sovietici, ad affermarlo Domenica 12 Giugno 2022, la portavoce del ministero degli Esteri russo Marija Vladimirovna Zacharova. Questo, secondo Zakharova, solleva “seri interrogativi” sul rispetto da parte di Washington della Convenzione sulle armi biologiche e tossiche (BTWC)“.

In un’intervista con TASS pubblicata Domenica, Marija Zacharova ha affermato che:

«Gli Stati Uniti preferiscono rimanere in silenzio sul lavoro in corso nello spazio post-sovietico e non forniscono informazioni nell’ambito delle misure di rafforzamento della fiducia della BTWC».

«Non sono vere le affermazioni secondo cui l’attività del Pentagono e delle relative strutture è incentrata esclusivamente su questioni sanitarie. Chiaramente, l’assistenza sanitaria non richiede il coinvolgimento dell’esercito americano», dichiara sempre la portavoce del ministero degli Esteri russo Zacharova.

Ha aggiunto anche che le affermazioni di Washington, secondo cui sta raccogliendo biomateriale e monitorando in base la situazione epidemiologica mondiale, “rafforzano e intensificano” i timori della Russia sulla conformità dell’America riguardo la BTWC.

Le prove recentemente pubblicate da Mosca sulla presunta rete tentacolare di biolab finanziati dagli Stati Uniti in tutta l’Ucraina non fanno che aumentare i sospetti, ribadisce Zakharova.

In una serie di briefing a partire da Marzo 2022, l’esercito russo ha presentato prove del coinvolgimento del Pentagono nel finanziamento di Bio-laboratori in Ucraina. Secondo il comitato investigativo russo, gli Stati Uniti hanno versato più di 224 milioni di dollari nella ricerca biologica in Ucraina tra il 2005 e l’inizio del 2022. I giganti farmaceutici occidentali, le organizzazioni non profit e persino il Partito Democratico degli Stati Uniti sono stati coinvolti nel programma. Ad affermarlo è Mosca.

«Il Pentagono ha “ampliato in modo significativo il suo potenziale di ricerca non solo nel campo della creazione di armi biologiche, ma anche ottenendo informazioni sulla resistenza agli antibiotici e sulla presenza di anticorpi contro alcune malattie in popolazioni di regioni specifiche” mentre lavorava in Ucraina», lo ha affermato a Maggio il capo della Forza di protezione dalle radiazioni, chimica e biologica russa il tenente generale Igor Kirillov.

Marija Zacharova ha anche sottolineato che gli Stati Uniti non hanno ancora ritirato la loro riserva al Protocollo di Ginevra del 1925 per la proibizione delle armi biologiche e chimiche. Gli Stati Uniti sono stati tra i paesi che hanno dichiarato che il protocollo avrebbe cessato di essere vincolante nei confronti degli stati nemici che non osservano i divieti del protocollo.

A questo proposito:

«Sorge ragionevolmente la domanda sui reali obiettivi dell’attività biologica militare internazionale del Pentagono», ha continuato la Zakharova.

All’inizio di questa settimana, il Pentagono ha pubblicato una “scheda informativa sugli sforzi di riduzione delle minacce di distruzione di massa con Ucraina, Russia e altri paesi dell’ex Unione Sovietica“. Nel documento, l’esercito americano afferma che dopo il crollo dell’Unione Sovietica, gli Stati Uniti ed i suoi partner hanno condotto «sforzi cooperativi per ridurre le minacce ereditate dalle armi nucleari, chimiche e biologiche lasciate negli stati successori dell’Unione Sovietica, inclusa la Russia».

Secondo il Pentagono, gli Stati Uniti hanno “lavorato in collaborazione per migliorare la sicurezza biologica, la protezione e la sorveglianza delle malattie dell’Ucraina per la salute umana e animale“, fornendo supporto a “46 pacifici laboratori ucraini, strutture sanitarie e siti diagnostici delle malattie negli ultimi due decadi“. Questi programmi si sono concentrati sul “miglioramento della salute pubblica e delle misure di sicurezza agricola al nesso della non proliferazione“.

Nello stesso documento, le forze armate americane hanno accusato Russia e Cina di aver tentato di “minare questo lavoro diffondendo disinformazione e seminando sfiducia nelle persone e nelle istituzioni di tutto il mondo che contribuiscono alla riduzione della minaccia di armi di distruzione di massa“.

Secondo la Zacharova, Mosca considera questa pubblicazione parte della “campagna informativa” di Washington volta a giustificare le sue attività biologiche militari nello spazio post-sovietico e a “distogliere l’attenzione della comunità internazionale dalla sua vera direzione non trasparente e sconveniente“.

 

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