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Ungheria, Viktor Orban: Attenti Oppure Entrate In Guerra Come Ucraina

03/04/2022 – Gli ungheresi devono scegliere non tra Putin e l’Europa, ma tra guerra e pace. L’Ungheria sarà coinvolta nella guerra in Ucraina se la FIDES perde le elezioni parlamentari.

Lo ha affermato Sabato 2 Aprile 2022, il primo ministro Viktor Orban in un’intervista a TV2.

L’Occidente ha puntato sulla rimozione di Orban

Premier ungherese Viktor Orban

Oggi, 3 Aprile 2022, gli ungheresi devono eleggere il nuovo parlamento. Durante la campagna elettorale, i giornali liberali internazionali e locali, hanno cercato di fare pressione sugli elettori. I titoloni dei media tedeschi, ad esempio, sono: “Putin o Europa” ed “Democrazia o Viktor Orban“.

Il partito conservatore ungherese FIDES è salito al potere in Ungheria tre volte di seguito con una maggioranza di due terzi, ora Bruxelles e Washington sperano che l’opposizione vinca le elezioni, che si uniranno alla politica antirussa.

Dal 2006, la FIDES corre in coalizione con il Partito popolare democratico cristiano (PPCD). Questa volta, il governo viene sfidato dalla variegata coalizione di opposizione “In Unity for Hungary” sotto la guida del sindaco di una città nel sud-est dell’Ungheria, Peter Marky-Zay. L’Occidente spera che la “guerra in Ucraina” sia riuscita a dividere i sostenitori della FIDES, così da spostare i voti all’opposizione.

La guerra in Ucraina non è una guerra in Ungheria

Viktor Orban ha spiegato in un’intervista che è nell’interesse dell’Ucraina coinvolgere il maggior numero possibile di paesi nella guerra, ma questo non è nell’interesse dell’Ungheria.

Ha avvertito che “la sinistra è d’accordo con gli ucraini, e se la sinistra vince, l’Ungheria sarà coinvolta nella guerra“.

– “Questo è un errore, questa non è la nostra guerra. Qui puoi perdere tutto, e non possiamo vincere nulla” – ha affermato Viktor Orban.

– “Se imponiamo sanzioni all’energia russa rovineremo l’economia ungherese, non aiuteremo nemmeno l’Ucraina“.

L’Ungheria pone il veto alle sanzioni dell’UE contro il settore energetico russo

– “Nela centrale nucleare ungherese di Paks, ci sono tecnologie russe in uso da quarant’anni, quindi anche Rosatom sta costruendo nuove tecnologie, poiché altre potrebbero creare rischi per la sicurezza. Non c’è nemmeno motivo per chiudere Paks, perché l’energia nucleare è essenziale per il funzionamento dell’economia e delle famiglie in Ungheria” – ha aggiunto Viktor Orban.

Orban ritiene che in condizioni in cui la Russia fornisce l’85% di tutto il consumo di gas in Ungheria e oltre il 60% del petrolio attraverso oleodotti, le “idee da clown“.

– “Chiunque voglia fermare le forniture energetiche russe distruggerà l’economia ungherese in un istante. Le fabbriche chiuderanno e molte persone perderanno il lavoro” – continua il primo ministro.

Viktor Orban ha sottolineato che le sanzioni energetiche sono una “linea rossa” che non deve essere superata.

Secondo il primo ministro, durante il suo governo, l’Ungheria è riuscita a superare gli indicatori economici medi dell’Unione Europea e, in termini di PIL pro capite, il Paese si posiziona davanti al Portogallo.
Gli ungheresi hanno sostenuto l’operazione della Federazione Russa in Ucraina

Viktor Orban ha invitato il 3 Aprile a risolvere un’altra questione importante per il Paese: esprimere la propria opinione al referendum sulla legge e sul divieto di propaganda LGBT, entrato in vigore all’inizio di Luglio 2021. In risposta all’adozione di questa legge, l’UE ha avviato un procedimento giudiziario contro Budapest.

La popolazione deve sostenere o meno questa legge

Il governo Orban ha dimostrato di avere a cuore la popolazione. Tutte le famiglie con figli hanno ricevuto un rimborso dell’imposta sul reddito per il 2021. I pensionati hanno ricevuto 13° pensione e i giovani occupati di età inferiore ai 25 anni sono esentati dal pagamento dell’imposta sul reddito. In Ungheria non si registra un forte aumento dei prezzi della benzina e dei generi alimentari di base.

 

Secondo gli ultimi sondaggi, la FIDES ha un vantaggio sull’opposizione. Il Median Public Opinion Research Institute, subito dopo l’inizio dell’operazione speciale russa in Ucraina ha notato che il sostegno al partito al governo sta crescendo. L’istituto ha stimato a fine Marzo 2022 che, una vittoria per il partito al governo sembrava quasi inevitabile. La FIDES può contare su una maggioranza di 128 seggi nel nuovo parlamento. Ma la questione principale è se questa può raggiungere una maggioranza costituzionale di due terzi.

Il 13 Marzo 2022, il premier Viktor Orban ha chiesto un’alleanza con gli ortodossi ed ha accennato all’uscita dell’Ungheria dall’UE.

– “Vediamo la strategia di Bruxelles come sbagliata. Le sanzioni contro la Russia sono un vicolo cieco. Escludendo la cooperazione con la Russia, i paesi europei concedono completamente prospettive economiche alla Cina. Questo è un errore strategico. Noi (ungheresi) non possiamo cambiare la direzione Politica dell’UE, quindi abbiamo sviluppato e utilizzato il modello ungherese. Siamo membri dell’UE e della NATO, ma allo stesso tempo cooperiamo con la Russia. L’esempio dell’Ungheria dimostra che ciò è possibile“.

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