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Windows 7 Le Nuove Caratteristiche

Cambiamento Atteso Da Troppo Tempo

08/12/2009 – Negli ultimi dodici anni sono uscite parecchie versioni di Windows,eppure la barra delle applicazioni è rimasta sostanzialmente identica per tutto questo tempo. Da Windows 95 in poi è stato possibile personalizzarla sempre di più, aggiungend barre personali e di sistema, ma è con Windows 7 che questo importante elemento subisce un vero restyling.
Spariscono le scritte e scompare l’avvio veloce: tutte le finestre sullo schermo vengono raggrupate in una singola icona in base all’applicazione che le ha aperte,e non vi è più distinzione tra il cosiddetto avvio veloce e le normali icone dei programmi.

Possiamo dunque trascinare l’icona di un programma sulla barra delle applicazioni, e questo diventerà un pulsante con cui possiamo avviarlo. Ma una volta aperto,il pulsante servirà,nela maggior parte dei casi,a ingrandire e ridurre la finestra.a con il tasto destro, è possibile avviare il programma e accedere a un menù contestuale, che dipende dall’applicazione.
Per esempio, facendo clic sull’icona di Internet Explorer è possibile accedere immediatamente ali ultimi siti visitati. All’inzio la cosa apparirà un pò confusionaria e innaturale, ma si fa molto presto abituarsi: è presumibile che i primi programmi in grado di avvalersi delle funzioni aggiuntive della Taskbar saranno quelli della stessa Microsoft, ma c’è da scommetere che in poco tempo anche gli altri produttori si adegueranno. La barra ,infine, può essere nuovamente posizionata sul lato dello schermo che si preferisce, come è sempre stato possibile fare fino a XP e non lo era, inspiegabilmente con Vista.

Scopri Le Novità Di Windows 7!

Uno dei primi problemi che presenta Windows 7. e che Microsoft probabilmente non risolverà tanto in fretta, è l’eccessiva somiglianza con Vista. La taskbar è stata rinnovata, ma Windows Explorer è rimasto invariato e presenta lo stesso aspetto di Windows Vista. Ci sono alcune differenze, per esempio l’elenco delle cartelle sulla sinistra di una tipica finestra di Windows Explorer somiglia parecchio a quella nuova del Finderdi Mac OS X 10.5, con indirizzi statici definiti Library che prendono il posto della scomoda ramicazione ad albero delle cartelle presente in Vista. La libreria è forse la novità che sì è rilevata più utile e consente di catalogare e organizzare i contenuti del proprio computer senza doversi preoccupare della tradizionale gestione delle cartelle. La navigazione tra gli elementi di sistema è comunque più rapida, basta dare un’occhiata al pannello di controllo e rendersi conto di come un clic equivalga all’apparizione istantanea della schermata successiva. Anche in questo caso sembra di trovarsi di fronte alle Preferenze di Sistema di Mac OS X per versatilità, anche se il look è lo stesso di quello di Windows Vista. La nuova “taskbar” è più grossa di quella di Windows Vista e XP, quasi il doppio più alta, ma gestita in modo più razionale e semplificato di quella dei “vecchi “sistemi operativi“. L’occupazione di una singola applicazione sull’apposita barra è limitata alla sola icona che, se presenti più finestre, racchiude in un menù un rapido elenco per raggiungerle.

Le transizioni sono eleganti e molto belle da vedersi, sopratutto la possibilità di far diventare tutte le finestre trasparenti per visualizzare gli oggetti presenti sullo schermo. Si tratta di una versione evoluta della funzione mostra desktop di Windows, che permette di rendere trasparenti le finestre con il passaggio del mouse nell’angolo a destra della taskbar o di farle sparire del tutto con un clic. Pur somigliando parecchio a Windows Vista, gli sviluppatori hanno aggiunto delle guide contestuali e spiegare rapidamente le novità. Dei pop-up, che appaiono solo la prima volta che si presenta una schermata mai vista spiega cos’è possibile fare e le eventuali differenze con Vista. Una trovata utile per familiarizzare con Seven, se ce nefosse bisogno. Qualche volta possono sembrare fastidiosi, vista la presenza di animazioni anche piuttosto lunghe, ma non è escluso che Widows 7 in edizione finale consenta di disabilitare i consigli da subito, se non ritenete di averne bisogno. Le applicazioni che normalmente risiedono nel systray della taskbar sono tutte “nascoste” in un menù a tendina. Cambiando totalmente il look delle icone di sistema (regolazione volume e rete, ade esempio), Microsoft ha cercato di non far sembrare il systray un Arlecchino. Tutte le applicazioni che solitamente appaiono lì sono visibili cliccando su una freccina che la presenta sotto forma di menù. Questa scelta stilistica può piacere o non piacere, ma comunque rende più elegante l’intera barra, ricorrdando ancora una volta il Mac OS X con le sue iconcine nere (anche se in questo bianco sono bianche) poste nella barra dei menù.

Compatibilità E Applicazioni

Dopo essermi ambientato con Windows 7, ho provato una serie di applicazioni e giochi per verificarne la compatibilità e, sempre considerando il ridotto numero di prove che ho potuto realizzare, con rispetto all’uso di Windows Vista. Naturalmete, Microsoft Office funziona, ma insieme a lui tutti i giochi provati, la suite Adobe CS4, Mozilla Firefox, Apple i Tunes e altri. Il genere di applicazioni assolutamente indigeste di Winddows 7 sono invece quelle che offrono la possibilità di creare unità otttiche virtuali, per aprire e visualizzare  ISO, CD o DVD senza la necessità di masterizzarle. Daemon Tools, per dirne una, o Alcohol 120%, attualmente non funzionano. Windows 7 è più snello di Windows Vista anche considerato il numero di applicazioni pre-installate. Probabilmente per venire incontro alle richieste dei produttori di software ed evitare nuove cause con l’ Unione Europea per abuso di posizione dominante, ma anche per evitare di creare doppioni, sono scomparse da Windows 7 applicazioni come Windows Mail, Windows Movie Maker, Windows Gallery (nota come Raccolta foto Windows) e altre.

Obiettivo di Microsoft è quello di legare questo tipo di applicazioni ai servizi Internet della famiglia Windows Live. È infatti possibile scaricare direttamente da Windows 7 il pacchettio Windows Live Essentials, disponibile già adesso insieme a Windows Live Messenger, che contiene una serie di applicazioni utilizzabili in locale ma che condividono caratteristiche con i servizi web: Windows Live Mail gestisce account POP3 e IMAP ma supporta pienamente Hotmail; Windows Live Movie Maker consente di modificare filmati e creare raccolte di foto multimediali e consente di caricare comodamente i video su MSN Video: Windows Live Gallery permette di catalogare le immagini e di pubblicarle sul proprio blog Spaces; Windows Live Writer consente di scrivere testi per il proprio blog, sia esso uno Spaces o una compatibile col protocollo XMLRPC. Le applicazioni sarebbero altre, tra cui il plug-in per usare Hotmail e la sincronizzazione della rubrica con Windows Live per Outlook, ma mi fermo qui solo per farti capire come Windows 7 sia più un sistema operativo che vuole fare il sistema operativo di quanto non siano state le altre edizioni di Windows, che cercavavano di strafare, sovraccaricandosi di extra che non a tutti interessavano e che non era possibile rimuovere.

I Difetti Di Windows Vista Che Fine Hanno Fatto?

La pesantezza, per esempio. Che fine ha fatto? Windows 7 è la rinascita di Windows. Se da un lato sembra Vista con un nuovo Service Pack, dall’altro è tutto quello ti sarai aspettato da Vista ma che non è stato. Risposta più immediata, hard disk che non macina continuamente, l’intervento dell’UAC (il Controllo Account Utente) meno invasivo, niente applicazioni doppie, ricerche più immediate…

Entrando nel dettaglio, l’hard disk non tenta continuamente di leggere file su disco per indicizzare “non si sa cosa”, contribuendo a far risparimare energia alla batteria del notebook ed evitando i fastidiosi ronzii nel caso del desktop.

A rendere però meno fstidiosa la vita di un utente di Seven rispetto a Vista è’UAC, che non rompe le scatole .
Finalmente è possibile impostare il livello di allerta così da non ricevere costantemente avvisi prima di fare qualsiasi operazione. Windows 7 ricorda comunque allo sprovveduto che utilizza un livello di protezione troppo basso per l’UAC quali operazioni sono più importanti grazie allo scudo colorato posto sul tasto OK delle finestre di conferma. Anche senza fastidiose interruzioni, quindi, è facile capire quando un OK preso alla leggera interessa un elemento amministrativo del sistema.

La navigazione tra le finestre, le ricerche e il semplice uso di Windows Update sono più rapidi, praticamentie immediati. Non assisto a interminabili barre che si muovono senza senso facendo trascorrere minuti senza capire quando terminerà l’operazione appena lanciata. Windows Explorer è estremamente leggero, le ricerche sfruttano un motore di indicizzazione che finalmente è paragonabile a quello di Spotlight su Mac OS X, offrendo risultati praticamente istantanei e legati non solo al nome del file ma anche all’eventuale descrizione dell’applicazione o a elementi presenti nella guida associata. Se cercate per esempio Windows Mail, che non è presente nel sistema, Windows 7 vi consiglierà il Marketplace delle applicazioni di Windows o di scaricare Windows Live Essentials. Anche la gestione della memeria è migliorata, riuscendo finalmente a svuotare quella inutilizzata quando non necessario. L’operazione è evidente guardando semplicemente la pagina del Task Manager: da un picco di 1.200 MB di RAM occupata, appena chiuse alcune applicazioni Windows 7 è gradualmente arrivato a occupare solo 760 MB, a piccoli passi,istantaneamente, se ne sono liberati 200 e, secondo dopo secondo, in pochi minuti la RAM a disposizione è arrivata a oltre 1.200 MB sul notebook. Un fattore estremamente importante per velocizzare di tutti i processi.

Verdetto Finale!

Dopo aver provato Windows 7, quasi mi dispiace che si tratti solamente di una beta. Lo vorrei subito, anche perchè la sua presenza rende ancora più evidenti i difetti di Vista. È vero, sembra sempre il suo predecessore, mancano ancora tante cose e se ne potrebbero migliorare altre, ma se Vista fosse stato Windows 7, probabilmente il suo destino sarebbe stato diverso. Aspettando il Service Pack 2 di Windows Vista, che potrebbe alleggerire ulteriormente il sistema operativo attualmente in uso, quello che mi auguro è una strategia di vendita orientata verso un prezzo più basso, simile a quello che Apple adotta con i suoi sistemi operativi. Windows Vista costava e costa ancora parecchio. Spero che Windows 7 cambi la strategia operativa di Microsoft, per invogliare anche chi si affida a software non originale ad acquistare un prodotto che, almeno sulla carta, sembra valere tutto quello che costa. È anche vero che Windows 7 è quello che Vista sarebbe dovuto essere, quasi una versione “dovuta” che sarebbe stato meglio rilasciare gratuitamente a chi si è accontentato del sistema operativo “pachiderma” e che ha spinto molti a tenersi stretta la loro copia di Windows XP. Quello che sta avvenendo nel mondo dei sistemi operativi Microsoft lascia però perplessi. L’azienda di Redmond è stata costretta a lanciarsi su un nuovo progetto per far dimenticare Vista, abbandonando ogni possibilità di sistemare quanto di sbagliato c’era nel sistema operativo erede di XP. Ma quello che mi chiedo è: tutti questi accorgimenti, come la migliore gestione della memoria, l’UAC meno invasivo, l’interfaccia meno pesante e le altre piccole chicche di Seven, non sarebbero potute arrivare come un semplice aggiornamento per Vista? Se da un lato promuovo la Beta di Windows 7, dall’altro non mi ritengo soddisfatto dell’operazione.

Seven non è un nuovo sistema operativo, è semplicemente quello che doveva essere Vista. È davvero neccessario abbandonare lo sviluppo di aggiustamenti e migliorie per questo bisfrattato sistema operativo a favore di un progetto nuovo solo in parte? A te la risposta.

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