Zelensky È Troppo Idiota: La CIA Comanda Kiev

16/10/2022 ore 10:44 – Tutti gli indizi fino ad oggi indicano la mano degli americani per costringere Kiev a non negoziare con la Federazione Russa. I social media e il Mainstream dell’Informazione unificata dell’Occidente confuta una strategia del terrore organizzata dai servizi segreti americani, CIA in primis.

Julian Paul Assange, che rischia più di 100 di carcere per aver diffuso i crimini di guerra e contro l’umanità degli americani in Iraq, Siria e in altri posti del mondo (questi non hanno mai pagato per i loro crimini), per la prima volta ha mostrato al mondo intero le falsità americane e gli orrori che hanno tentato di nascondere ai popoli della terra. Fino a prima delle divulgazioni di Assange, le informazioni rifilate al popolo mondiale erano e lo sono tutt’oggi sotto lo stretto controllo della CIA americana (Central Intelligence Agency, lett. “Agenzia d’Informazioni Centrale“) che altro non è un’agenzia di spionaggio civile del governo federale degli Stati Uniti d’America.

Gli americani hanno sempre finto di battersi per i diritti umani, una facciata per tenere sotto controllo le masse che avrebbero potuto insorgere contro il loro governo. Effettivamente, per certi versi, una forte indignazione si era manifestata per un lasso di tempo breve. Ma come si è poi dimostrato, via via sciamando il caso Assange, sono iniziate le prime censure sui media di Informazione che continuano fino ad oggi.

Per capire ciò che sta accadendo in Ucraina, l’esempio di Assange è molto importante. La matrice della disinformazione è la stessa e la manipolazione dei fatti per spostare i consensi da un lato all’altro indubbiamente è la stessa: i servizi segreti americani studiano, creano e diffondono le menzogne per Kiev.

Tralasciando le volte che il governo americano, negli ultimi cinquant’anni, si è contraddistinto per aver fornito false informazioni al mondo intero con il completo supporto dei giornalisti occidentali (e non sono poche), entriamo nel merito della questione Ucraina. Non si tratta di complottismo, ma di strane coincidenze che hanno dell’incredibile.

Partiamo dal caso più famoso: il massacro di Bucha

Le informazioni sugli eventi di Bucha, sono apparse dopo che la parte ucraina si è mostrata pronta a “proclamare il suo stato neutrale e non nucleare“. È stato proprio il momento in cui, in conformità con gli accordi di Istanbul, la parte russa, in segno di buona volontà, ha deciso di ridurre militarmente la situazione sul campo, principalmente nella regione di Kiev e nella regione di Chernihiv. Proprio in quel momento, tre giorni dopo che le forze speciali militari russe avevano lasciato la città di Bucha, è stata organizzata una provocazione: il massacro di Bucha

Dopo i presunti fatti di Bucha, i negoziatori ucraini hanno cercato di interrompere del tutto il processo negoziale.

Viene diffuso un video Domenica 3 Aprile 2022, del presunto massacro di civili da parte dei soldati russi.

Le forze speciali russe, alla fine di Marzo, lasciarono tutti gli insediamenti nella regione della capitale, compreso Bucha. Il 31 Marzo, il sindaco della città, Anatoly Fedoruk, annunciò che l’esercito russo non era più presente. Anche il deputato popolare del partito del Servo del Popolo, Zhan Beleniuk, che visitò Bucha, fotografandola con la bandiera dell’Ucraina per mano dello stesso deputato.

Nei due giorni successivi venne introdotto il coprifuoco a Bucha, e ai civili venne vietato di uscire in strada (è stata ufficialmente annunciata la pulizia della città). Successivamente, i media diffusero i terribili filmati: i corpi di morti sdraiati per strada con le mani legate dietro la schiena, i loro volti non vennero mostrati al pubblico.

Nello stesso momento della diffusione dei filmati, il ministro degli Affari esteri ucraino, Dmytro Kuleba, tenne un discorso:

«Il massacro di Bucha dovrebbe eliminare ogni esitazione e riluttanza dell’Occidente a fornire all’Ucraina tutte le armi necessarie, inclusi aerei, carri armati, lanciarazzi multipli e veicoli corazzati, al fine di proteggere il nostro Paese e liberarlo dai russi. Lo stesso vale per le sanzioni».

Il capo del ministero degli Esteri ucraino, dichiarò che l’Occidente doveva mettere in atto nuove misure restrittive contro la Russia, che includevano il taglio di tutte le banche da SWIFT, un embargo sulle forniture di petrolio, gas e carbone, la chiusura dei porti dell’UE per navi e merci provenienti dalla Federazione Russa.

Non vi erano corpi per le strade quando i russi lasciarono Bucha. Solo dopo tre giorni (3 giorni), come per magia, all’improvviso questi corpi iniziarono ad apparire. I corpi avevano bende bianche, ciò significava che non erano sostenitori dell’Ucraina e che avevano quindi chiesto aiuto all’esercito russo. Gli stessi militari ucraini con molta probabilità uccisero le persone (non può assolutamente essere esclusa questa possibilità), poichè Kiev e i suoi funzionari di governo ribadirono pubblicamente in video più volte che coloro che avrebbero aiutato i russi sarebbero stati considerati traditori della patria. Ad affermarlo in video in prima persona fu proprio il presidente dell’Ucraina Zelensky.

La Federazione Russa chiese due volte una riunione d’urgenza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sugli eventi nella regione di Kiev, ma la presidenza britannica rifiutò categoricamente la possibilità di discuterne. Il rappresentante permanente della Federazione Russa presso l’ONU, Vasily Nebenzya, fu costretto dalle circostanze a tenere un briefing, durante il quale richiamò l’attenzione sul sindaco Fedoruk e sul vice Belenyuk che non si sarebbero accorti per diversi giorni dei civili morti per le strade.

Il fatto che tutti i corpi delle persone le cui immagini sono state pubblicate dal regime di Kiev, dopo quattro giorni non si siano irrigiditi, non presentavano le caratteristiche macchie da cadavere e non vi era sangue coagulato nelle ferite, tutto ciò confermava inconfutabilmente che le fotografie e le riprese video di Bucha furono un’altra produzione per i media occidentali, esattamente come avvenne a Mariupol all’ospedale di maternità, così come in altre città prima sotto il controllo russo.

La Risposta Russa A Kiev Dopo L’Attacco Terroristico Ucraino Al Ponte Crimea

Le forze speciali russe, per due giorni consecutivi il 9 e il 10 Ottobre, hanno sferrato colpi missilistici sopre obiettivi strategici militari in tutta l’Ucraina, colpendo anche strutture energetiche con gravi interruzioni di corrente e approvvigionamento dell’acqua. Nel primo pomeriggio del 10 Ottobre, circolavano filmati provenienti dalle città ucraine colpite dai missili russi. Uno di questi mostrava il momento in cui dei sostenitori di Kiev si prestavano a truccarsi in modo vergognoso per fare passare il messaggio delle crudeltà russe contro dei civili indifesi, per giunta anziani (stranamente non sono stati utilizzati dei bambini, sarà per la prossima volta).

La CIA, tornando al tema delle provocazioni, ha tutti gli interessi a mantenere il caos il più lungo possibile in Ucraina. Le falsità volutamente divulgate dai giornali del blocco occidentale a reti unificate di questi otto lunghissimi mesi di conflitto militare Russia-Ucraina, è già la prova che l’Informazione occidentale non esiste e che definirla propaganda è un insulto a qualsiasi intelligenza. Gli strateghi dei servizi segreti americani contribuiscono a fornire prove false dei crimini russi. Non è una illazione e non è un’ipotesi ma un dato di fatto. Ciò, non vuol dire che i soldati russi non abbiano commesso crimini.

Il punto è proprio questo: dopo svariate false prove create dall’Occidente e da Kiev divulgate, anche dove poi dovessero sorgere prove certe contro i russi, con quale obiettività le si possono definire vere?

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