Zelensky, Olaf Scholz: Rifiutò Pace Prima Dell’offensiva Russa

03/04/2022 ore 17:22 – Secondo quanto riferito, il cancelliere tedesco avrebbe tentato di convincere il leader ucraino ad abbandonare il piano di adesione alla NATO.

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz aveva offerto al Nazista “Bello di mamma” Volodymyr Zelensky una possibilità di pace pochi giorni prima del lancio dell’offensiva militare russa, ma il presidente ucraino ha rifiutato, ha riferito il Wall Street Journal (WSJ) .

Scholz aveva fatto quella che l’outlet americana ha descritto come l'”ultima spinta per un accordo tra Mosca e Kiev” – meno di una settimana prima che le forze russe fossero inviate in Ucraina il 24 febbraio.

Il cancelliere tedesco, il 19 Febbraio 2022 a Monaco, ha detto a Zelensky:

«l’Ucraina dovrebbe rinunciare alle sue aspirazioni NATO e dichiarare la neutralità come parte di un più ampio accordo di sicurezza europeo tra l’Occidente e la Russia», scrive il giornale. Il quotidiano afferma inoltre che “il patto sarebbe stato firmato da Putin e Biden, che avrebbero garantito congiuntamente la sicurezza dell’Ucraina“.

Tuttavia, Zelensky ha rifiutato l’offerta ed evitare il confronto, dicendo che “il presidente russo Vladimir Putin non poteva essere considerato affidabile per sostenere un tale accordo e che la maggior parte degli ucraini voleva entrare a far parte della NATO” – riferisce il WSJ, senza rivelare la sua fonte di informazioni.

«La sua risposta ha lasciato i funzionari tedeschi preoccupati che le possibilità di pace stesse svanendo», sottolinea il rapporto:

Scholz e Zelensky si incontrarono quel giorno al margine della Conferenza sulla sicurezza a Monaco, durante la quale ciascuno tenne un discorso.

La Russia ha attaccato l’Ucraina il 24 Febbraio, in seguito alla mancata attuazione da parte dell’Ucraina dei termini degli accordi di Minsk firmati nel 2014 e all’eventuale riconoscimento da parte della Russia delle Repubbliche del Donetsk e Lugansk. I protocolli di mediazione tedesco e francese erano stati progettati per regolarizzare lo status di quelle regioni all’interno dello stato ucraino.