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Free Software – Software Libero: La Storia

Storia

28/11/2010 – L’idea di software libero nasce agli inizi degli anni ottanta, quando lo sviluppo del software cominciò a passare di mano dalle università alle aziende (software proprietario), ponendo un pesante freno alla collaborazione che caratterizzava il lavoro di gran parte dei programmatori e dei sistemisti dell’epoca, soprattutto con i patti di non divulgazione che le aziende facevano firmare ai programmatori che assumevano.

In realtà il software “commerciale” esisteva da sempre, ma i costi elevati dell’hardware facevano sì che il business delle aziende non fosse concentrato sul software, che era considerato una parte naturale del prodotto, ed i cui sorgenti erano in genere pubblici. Con il passare del tempo il software diventò sempre più complesso e difficile da realizzare e le aziende iniziarono a non distribuire i sorgenti e obbligare i propri dipendenti a non rivelare nulla per non avvantaggiare la concorrenza; inoltre con il crollo dei costi dell’hardware, lo sviluppo commerciale del software divenne un business notevole, ed il codice sorgente era divenuto un investimento prezioso che poteva da un lato far acquisire una fetta di tale mercato in rapida crescita e dall’altro legare i propri utenti al proprio software mantenendo il segreto sui metodi utilizzati per lo sviluppo di sistemi e applicazioni.

In questo modo le aziende cominciavano ad utilizzare la legge sul diritto d’autore per impedire ai concorrenti di leggere e modificare i loro prodotti, assicurandosi il controllo dei propri clienti che, senza più poter vedere e modificare il codice sorgente del software, non potevano più adattarlo alle loro esigenze ma dovevano chiedere alle aziende di farlo per loro. Nel 1983 Richard Stallman fondò il progetto GNU con l’intenzione di creare GNU: un sistema operativo completamente libero. Grazie alla collaborazione di molti sviluppatori volontari, all’uso di Internet per la coordinazione del progetto e al kernel Linux di Linus Torvalds, nel 1991 nacque GNU/Linux, un clone di Unix liberamente utilizzabile, modificabile e ridistribuibile.

In Italia si riscontra una sempre maggiore attenzione per il software libero, vi sono associazioni che dedicano molte energie nella tutela e nel rispetto delle norme che regolano (o dovrebbero regolare) l’utilizzo del software libero nelle varie strutture pubbliche, come nella Pubblica Amministrazione. Una delle più importanti sentenze registrate negli ultimi giorni riguarda l’Associazione per il software libero (Assoli): con una sentenza a lungo attesa il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio ha riconosciuto ad Assoli il diritto di perseguire i suoi scopi statutari agendo anche in giudizio ove fosse necessario.

Caratteristiche

La parola libero non implica la possibilità di utilizzare tale software in maniera indiscriminata: il software libero è comunque soggetto ad una licenza d’uso, a differenza ad esempio del software di pubblico dominio.

Esso si contrappone quindi al software proprietario ed è differente dalla concezione open source, incentrandosi sulla libertà dell’utente e non solo sull’apertura del codice sorgente, che è comunque un pre-requisito del software libero.

Rispetto al software proprietario, la licenza d’uso del software libero permette le “quattro libertà”, ponendo in genere i seguenti vincoli:

* gli autori precedenti del software devono essere menzionati anche nelle versioni modificate, lasciando intatto il loro copyright;
* in seguito ad una modifica, non è possibile applicare una licenza d’uso incompatibile con la licenza originaria o che vada contro le norme della licenza stessa. Per esempio chiunque può riemettere del software pubblicato sotto LGPL usando la licenza GPL (tale operazione è anche chiamata upgrade della licenza), mentre non è possibile fare il contrario (naturalmente se non si è il detentore unico del copyright);
* normalmente, nella licenza, vi è una clausola che sancisce la non usabilità del software se non si rispetta la licenza d’uso o se una o più norme della stessa licenza non sono valide per termini di legge;
* quando si distribuisce un codice binario occorre o distribuire insieme anche i sorgenti o garantire per iscritto la possibilità a tutti gli utenti di venirne in possesso dietro richiesta ed al solo costo del supporto

Le “quattro libertà

Secondo la Free Software Foundation, un software si può definire libero solo se garantisce quattro “libertà fondamentali”:

* Libertà 0: Libertà di eseguire il programma per qualsiasi scopo.
* Libertà 1: Libertà di studiare il programma e modificarlo.
* Libertà 2: Libertà di ridistribuire copie del programma in modo da aiutare il prossimo.
* Libertà 3: Libertà di migliorare il programma e di distribuirne pubblicamente i miglioramenti, in modo tale che tutta la comunità ne tragga beneficio.

Un programma è software libero se l’utente ha tutte queste libertà. In particolare, se è libero di ridistribuire copie, con o senza modifiche, gratis o addebitando delle spese di distribuzione a chiunque ed ovunque. Essere liberi di fare queste cose significa (tra l’altro) che non bisogna chiedere o pagare nessun permesso.

Storia del software libero: Prima del 1983

Le comunità di sviluppatori software, che possono essere paragonate alla comunità open source dei giorni nostri, esistono da molto tempo prima del movimento per il software libero. Secondo Richard Stallman, la comunità di condivisione software del MIT, il Massachusetts Institute of Technology, esisteva da molto tempo prima che lui ne entrasse a far parte, nel 1971.

Altri esempi di comunità erano grandi gruppi di utenti, come quelli dell’IBM 701, il cui gruppo utenza era chiamato “SHARE”, e quelli del Digital Equipment Corporation (DEC), il cui gruppo utenza era invece chiamato “DECUS”.

Il software era prodotto per la maggior parte da universitari e da ricercatori aziendali che lavoravano in gruppo. I sistemi operativi, come le primissime versioni di UNIX, erano interamente distribuiti e mantenuti dalla comunità. Il codice sorgente, la versione “umana” del software, era distribuito insieme al software stesso, poiché gli utenti modificavano spesso i programmi per risolvere bug oppure aggiungere nuove funzioni. In questo periodo, il software era in maggioranza open source.

Le prime versioni di UNIX erano distribuite gratuitamente, ma insieme a queste versioni non era distribuito il permesso di ridistribuire o distribuire versioni modificate, rendendole di fatto software non free.

Nella fine degli anni settanta e nei primi anni ottanta, le aziende iniziarono a imporre restrizioni ai loro programmatori attraverso il copyright. A volte ciò accadeva in quanto le aziende iniziavano a trarre profitto dal software proprietario.

Bill Gates segnò il cambio di scena, nel 1976, quando scrisse la sua famosa “lettera aperta agli hobbisti“, in cui si trovava un messaggio velato secondo il quale, ciò che gli hacker chiamano “condivisione”, è in realtà “furto”. Proprio in questi anni iniziano ad esserci riforme riguardanti i diritti d’autore che aprono alla tutela dei software che si concludono nel 1980 con l’emissione del “Computer Software Copyright Act”. Nello stesso anno viene emesso anche l’atto normativo Bayh-Dole Act che consente alle università di privatizzare i risultati delle ricerche

Alcuni tra gli esempi di software libero scritto prima del 1983, ma destinato ad essere usato per molto tempo ancora, sono TeX e SPICE.

La nascita di GNU e della Free Software Foundation (1983-1990)

Richard M. Stallman (Foto)

Nel 1983, Richard Stallman lanciò il progetto GNU, al fine di scrivere un sistema operativo completo libero dalle costrizioni sull’uso del suo codice sorgente. Un’occasione particolare spinse Stallman a iniziare il progetto, ossia un caso in cui una stampante non funzionava e gli utenti non potevano risolvere il problema poiché il codice sorgente non era aperto. La spinta finale alla filosofia GNU e il suo manifesto fu uno scontro tra Stallman e la Symbolic Inc. riguardante l’accesso di Stallman ai cambiamenti che la Symbolic aveva apportato a un programma scritto da lui.

Subito dopo il lancio del progetto GNU, Stallman coniò il termine “software libero” e fondò la Free Software Foundation per promuoverne il concetto, e una definizione di software libero fu definitivamente pubblicata nel febbraio dell’86.

Nel 1989 fu pubblicata la prima versione della GNU General Public License. Una versione aggiornata fu pubblicata nel 1991.

Nel 1989, inoltre, alcuni sviluppatori del progetto GNU fondarono l’azienda Cygnus Solutions.

Il kernel del progetto GNU, in seguito chiamato “GNU Hurd”, fu continuamente rimandato, ma molti altri componenti del sistema operativo furono rilasciati nel 1991. Primo fra tutti, lo GNU Compiler Collection, che divenne leader del mercato nel suo campo.

GNU/Linux (1991)

Linus Torvalds (Foto)

Nel 1992 un kernel, il cui sviluppo era stato iniziato da Linus Torvalds l’anno precedente, fu rilasciato come software libero. Fino a questo punto, il progetto GNU aveva prodotto o integrato tutto ciò che era necessario per un sistema operativo, eccetto il kernel.

La combinazione di Linux e il sistema GNU diede la vita al primo sistema operativo completato totalmente libero (sia nel codice sorgente che nel costo) dal 1983, data dell’inizio del progetto.

Le prime Free BSD (1993)

Nel frattempo, sempre nel 1993 furono rilasciate come software libero FreeBSD e NetBSD, entrambe derivate dalla 386BSD. Nel 1995 abbiamo il primo fork derivato dalla NetBSD: ossia la OpenBSD; ne esistono anche fork più recenti.

L’era DotCom (fine anni ’90)

Alla fine degli anni novanta, quando nascevano molte aziende che possedevano un sito web, il software libero divenne una scelta popolare per i web servers. Il server HTTP Apache divenne il software per web server più utilizzato (il che è vero anche oggi).

Nel marzo del 1998 Netscape Communications Corporation rilasciò la maggior parte del codice sorgente della sua popolare applicazione Netscape Communicator sotto una licenza scritta da loro stessi, la Netscape Public License. Questo pacchetto divenne in seguito Mozilla, e produsse il browser web Mozilla Firefox. La licenza della suite Mozilla fu cambiata in seguito in una tripla licenza, che includeva la GNU GPL.

Nell’agosto del 1999, la Sun Microsystems rese disponibile la suite StarOffice come software sotto la General Public License. Questa suite fu in seguito rinominata OpenOffice.org.

Nel 2007, infine, la Sun Microsystems afferma che rilascerà la sua nota piattaforma Java sotto licenza GPL.

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