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Kosovo: Russia Ammonisce Pristina, U.S.A. Ed UE. Carabinieri Sul Ponte Nuovo

01/08/2022 ore 08:18 – Le forze di pace della Kosovo Force (KFOR) a guida NATO, sono state avvistate Sabato 30 Luglio, nella città di Kosovska Mitrovica, situata nel nord della regione separatista serba del Kosovo.

La forza, apparentemente all’unità dei carabinieri italiani (Video e Foto sotto), è stata avvistata a guardia di un ponte “Ponte Nuovo” sul fiume Ibar. Il ponte divide la città nella parte settentrionale, popolata dai serbi, e in quella meridionale, abitata prevalentemente da etnia albanese.

La KFOR, la missione di mantenimento della pace guidata dalla NATO, ha dichiarato in una dichiarazione di Domenica sera 31 Luglio, di essere “pronta a intervenire se la stabilità è compromessa“.

Su consiglio dell’ambasciatore U.S.A., Pristina ritarda il divieto dei documenti serbi che hanno scatenato le proteste.

Le autorità della provincia separatista serba del Kosovo hanno annunciato, Domenica intorno le 23:30, che avrebbero posticipato l’attuazione del divieto delle targhe e dei documenti di identità serbe fino al 1° Settembre.

Secondo quanto riferito, l’ambasciatore degli Stati Uniti ha esortato Pristina a farlo, poiché la polizia del Kosovo è stata accolta con blocchi stradali eretti dai serbi locali e dalle forze di pace della NATO schierate per prevenire scontri.

Il ritardo è stato accompagnato dalla richiesta del governo del primo ministro, Albin Kurti, che ai serbi ha chiesto di smantellare le loro barricate, secondo la stazione televisiva di Pristina Dukagjini, che ha dichiarato la decisione di Kurti a seguito della richiesta dell’ambasciatore americano in Kosovo, Jeffrey Hovenier:

«Il rinvio delle misure è necessario a causa di “disinformazione e incomprensioni” sulla sua natura», ha dichiarato Hovenier, aggiungendo che: «Gli Stati Uniti hanno solo chiesto il rinvio, non l’annullamento dell’attuazione».

I serbi nel nord della provincia separatista hanno istituito posti di blocco e fatto suonare le sirene d’allarme nella gionata di Domenica 31 Luglio, poiché la polizia speciale armata pesantemente, sotto l’autorità di Pristina, ha preso il controllo di due valichi amministrativi con della Serbia. Il governo di Kurti ha insistito per iniziare a vietare i veicoli con targhe e altri documenti rilasciati dalla Serbia, in nome dell’imposizione della “legge e dell’ordine” sull’intero territorio della provincia.

Sia i serbi locali che Belgrado si sono opposti, sottolineando che Pristina ha ripetutamente mancato di onorare i propri obblighi di rispettare i diritti civili e umani dei serbi. Il presidente serbo, Aleksandar Vucic, in serata ha dichiarato che serbi “non subiranno più atrocità” promettendo di “vincere” se il governo di etnia albanese avesse continuato nel “perseguitare, molestare e uccidere i serbi“.

Il governo di Kurti ha risposto accusando Vucic di architettare blocchi stradali illegali, volti a minare il Kosovo “democratico e progressista”. Il capo di stato maggiore del presidente, Vjosa Osmani, ha anche affermato che Belgrado agiva come procuratore della Russia.

Tra rapporti non confermati e spesso contrastanti di albanesi armati che si ammassano in avvicinamento a città a maggioranza serba e spari che potrebbero aver ferito o meno civili, la forza di mantenimento della pace della NATO nella provincia, la KFOR, ha annunciato di essere “pronta a intervenire se la stabilità è compromessa“.

Nel frattempo, la Russia ha accusato Pristina di aver deliberatamente aggravato la situazione nell’ambito dello sforzo della NATO di prendere di mira la Serbia. Il Kosovo e i suoi sostenitori di Stati Uniti e UE per “fermare le provocazioni e rispettare i diritti dei serbi“, ha dichiarato in tarda serata di Domenica la portavoce del ministero degli Esteri Marija Vladimirovna Zacharova:

«La decisione di Pristina è irragionevole e discriminatoria, e la loro sostituzione forzata dei documenti personali è “un altro passo verso l’espulsione della popolazione serba dal Kosovo, così come le istituzioni serbe del Kosovo che garantiscono la protezione dei diritti dei residenti serbi dai capricci arbitrari di radicali a Pristina. La Russia invita Pristina, gli Stati Uniti e l’UE a fermare le provocazioni e a rispettare i diritti dei serbi in Kosovo».

Kosovo – Forze Pace Kosovo Force (KFOR) (31/07/2022)

Kosovo – Quattro Pattuglie Carabinieri Italiani Sul Ponte Nuovo – Due Per Ambi Lati (31/07/2022)

Carabinieri Italiani Sul Ponte Nuovo – 31/07/2022
Carabinieri Italiani Sul Ponte Nuovo – 31/07/2022
Carabinieri Italiani Sul Ponte Nuovo – 01/08/2022
Carabinieri Italiani Sul Ponte Nuovo – 01/08/2022

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