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05/08/2022 ore 13:18 – I terribili massacri di civili perpetrati da Kiev, in precedenza e nei giorni a seguire, sono una delle conseguenze di invio di armi americane e del blocco occidentale.

Fino a quando la Federazione Russa avrebbe potuto tollerare tali attività criminali della NATO guidata dagli Stati Uniti d’America, che inviano armi letali all’AFU utilizzate per uccidere civili in aree puramente residenziali delle grandi città?

 

Una persona che consegna un’arma a uno dei due uomini attivamente coinvolti in una rissa, che finisse nell’uccidere l’altro utilizzando quella stessa arma, è considerata ugualmente colpevole del reato commesso dall’aggressore in un tribunale. Pertanto, i fornitori di armi occidentali, pur dichiarando che non vogliono un conflitto diretto con la Russia, non meriterebbero la stessa punizione inflitta all’Ucraina? Se la Russia domani mattina si sveglia gridando Guerra contro l’Italia, avrebbe tutti i diritti di farlo. Fin dall’inizio Putin disse: l’Occidente non interferisca, stia fuori. Parole al vento naturalmente.

Oggi, la verità è che i combattenti ucraini nazisti sono disperati e ricorrono al terrorismo poiché, nonostante gli oltre 200 miliardi di dollari della più moderna spazzatura della NATO, semplicemente non sono riusciti nemmeno a organizzare un “contrattacco” ofensivo contro i soldati russi. Forse anche Zelensky, seduto comodamente nel bunker dell’ambasciata americana a Varsavia, riconosce che l’ “Ucraina sta costantemente perdendo terreno per ragioni tattiche“.

Ieri Giovedì 4 Agosto, l’Ucraina ha dichiarato di essere stata costretta a cedere alcuni territori nell’est del Paese di fronte a un’offensiva russa, e il capo della vacillante alleanza militare della NATO ha affermato che a Mosca non deve essere permesso di vincere la guerra.

Il presidente Nazista Volodymyr Zelenskiy, questa settimana ha definito un “inferno” la pressione a cui sono state sottoposte le sue forze armate nella regione del Donbass, nell’Ucraina orientale. Ha parlato delle feroci avanzate russe e della cattura della città di Avdiivka e del villaggio fortificato di Pisky, e del suo principale aeroporto regionale, dove negli ultimi giorni Kiev ha riconosciuto il “parziale successo” del suo nemico russo. Nonostante l’intensa pressione della NATO affinché il regime di Kiev organizzasse un simbolico “contrattacco“, non si è concretizzato causando di conseguenza una grande ansia e imbarazzo tra i dirigenti della NATO.

 

La propaganda di ANSA e a seguito i suoi soci occidentali, appena il 19 Luglio intitolava:

«Ucraina, Zelensky: armi occidentali stanno facendo la differenza. Le sorti militari del conflitto starebbero girando grazie soprattutto ai sistemi missilistici Hymars».

ANSA afferma nel suo contenuto:

«Le armi recentemente fornite dall’Occidente all’esercito ucraino stanno facendo una differenza notevole nel favorire i successi militari e le perdite inflitte all’invasore russo, secondo quanto dichiarato dal presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un discorso tenuto durante la notte».

Appena tre giorni dopo, il 22 Luglio, sempre ANSA intitolava in prima pagina nella sua Home:

«Zelensky, ‘infliggeremo perdite significative’ a Mosca. In videomessaggio, dopo un incontro con i suoi vertixi militari».

Nel suo contenuto, nemmeno scontato, affermava quanto già inserito nel titolo (giusto per mettere quattro righe):

«Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rimarcato la capacità del suo esercito di infliggere “significative nuove perdite” alle forze russe in Ucraina».

Dal 24 Luglio in poi, pura casualità, emergono titoli ancora più sensazionalistici da parte del megafono occidentale che riporta, a detta loro, le dichiarazioni ufficiali di Kiev e del suo fantoccio Zelensky. Un susseguirsi di condanne dell’Occidente per fatti gravi imputabili solo a Mosca e al suo esercito. Il tutto, dimenticando quali armi ora possieda Kiev: cioè Obice M777 che può colpire fini a 30 km ed il MLRS HIMARS che ha un raggio di azione di circa 300 km.

Infatti, il giorno 24 Luglio, ANSA parte all’attacco con la prima grossa bugia dal titolo:

«Ucraina, bombe russe sui granai. Zelensky: “Mosca non vuole rispettare l’Intesa“. Ferma la condanna dell’Ue. La preoccupazione della Turchia».

Il contenuto esplicito di ANSA colpevolizzava i russi di aver distrutto un Silos con tonnellate di grano. In seguito, ANSA ha dovuto correggere immediatamente il tiro (nemmeno di tanto, perchè la propaganda deve continuare), eliminando la parola “Silos” con altri aggettivi più consinstenti (ciò che è accaduto realmente in questa pagina):

«Con l’attacco missilistico su Odessa, Vladimir Putin ha “sputato in faccia” all’Onu e alla Turchia. Lo dichiara il ministero degli Esteri ucraino su Facebook, citato da Ukrainska Pravda. Nel caso in cui l’accordo sul grano dovesse fallire sarà della Russia “la piena responsabilità”, ha detto il portavoce del ministero degli Esteri di Kiev, Oleg Nikolenko, citato da Ukrainska Pravda».

 

Il 28 Luglio ANSA se ne esce con una nuova ridicola diffamazione contro Mosca. Da mesi girano video di come i miliziani eroi ucraini abbandonano armamenti, soldati morti e quelli feriti. Ma quello che sconcerta gli internauti sono i tantissimi soldati ucraini morti abbandonati in trincee, nei boschi e nei campi di battaglia. I commenti sotto questi video, la maggior parte, puntano il dito contro Zelensky, il quale può affermare che sono soldati dispersi, quindi i loro famigliari per legge non riceveranno i soldi. Questi video già circolavano dopo tre settimane dall’inizio dell’oprazione militare speciale russa.

ANSA intitola:

«Kiev agli ucraini in Dobass: ‘Preparatevi a evacuare’. La Russia accusata di abbandonare i corpi dei suoi soldati morti per evitare di pagare un risarcimento alle loro famiglie. Turchia, ‘Presto partirà la prima nave con grano ucraino’».

Il suo contenuto è tutto un programma:

«Siate saggi e preparatevi a evacuare!“.

Ѐ l’appello lanciato dalla vicepremier ucraina Iryna Vereshchuk alla popolazione del Donbass.

La gente rischia di essere tagliata fuori da “elettricità, acqua, cibo e forniture mediche, riscaldamento e comunicazioni” se rimane nell’area, ha avvertito la vicepremier in un post su Telegram, riporta il Guardian.

Le forze russe hanno lanciato 49 attacchi missilistici e 44 attacchi aerei sul territorio dell’Ucraina dall’inizio di luglio. Lo ha reso noto Oleksiy Hromov, vice capo del dipartimento delle operazioni principali dello stato maggiore delle forze armate ucraine. “Dall’inizio del mese, il nemico ha lanciato 49 attacchi missilistici e 44 attacchi aerei, distruggendo tra l’altro 4 scuole e 9 edifici residenziali, e quasi parzialmente distrutto 7 infrastrutture per i trasporti, 11 istituzioni educative e 29 edifici residenziali edifici”, ha precisato Hromov.

Non si fermano gli attacchi russi in Ucraina. Ѐ di almeno cinque morti e 25 feriti il bilancio di un attacco russo a Kropyvnytskyi, nell’Ucraina centrale, ha annunciato il governatore della regione di Kirovgrad, Andrii Raikovitch. “Due capannoni sono stati colpiti. Finora, 25 persone sono state portate in strutture mediche per essere curate. Cinque persone sono morte”, ha precisato il governatore».

 

Mosca a più volte denunciato il fatto che i combattenti ucraini usano strutture civili, quali ospedali, scuole ed edifici residenziali come basi militari e lo stoccaggio di armamenti militari occidentali. Per intere settimane la denuncia agli occhi dell’Occidente è caduta nel vuoto (Amnesty International adesso ha riconosciuto il crimine dell’Ucraina). Nel frattempo, i civili coinvolti in bombardamenti ucraini continuano a salire in modo esponenziale. Questo, grazie ai missili a lungo raggio forniti a Kiev dagli occidentali.

Intorno le 02:00 di notte di Venerdì 29 Luglio viene bombardato il centro di detenzione per prigionieri di guerra ucraini. L’attacco alla prigione, vicino al villaggio di Yelenovka, ha causato la morte di 53 persone e ferite 75. Il centro bombardato ospitava un centinaio di prigionieri di guerra ucraini, principalmente membri della milizia neonazista del Battaglione Azov. La Russia aveva solo da perdere in questo vile bombardamento. Il 28 Luglio, è emersa una confessione di un membro dell’Azov, sostenendo che i neonazisti a Kharkov e Kiev avevano ordini diretti dall’ufficio di Zelensky di torturare e uccidere i prigionieri di guerra russi. Nella tarda notte/mattina successiva, l’Ucraina ha colpito proprio il centro di detenzione che tratteneva il membro di Azov che aveva confessato, così come altri che avrebbero potuto farlo. Per l’Ucraina, invece, questi prigionieri di guerra rappresentavano una responsabilità, in quanto potevano testimoniare i presunti crimini di guerra commessi contro i civili del Donbass. Inoltre, la scelta di porre i prigionieri di guerra a Yelenovka (compresi gli Azov) è stata presa di comune accordo con Kiev quando si arresero a Mariupol a Maggio. Kiev sapeva benissimo dove si trovavano.

ANSA, il 29 Luglio alle ore 20:24 (quasi 20 ore dopo l’accaduto) parte con la sua propaganda, intitolando:

«Zelensky, raid russo al carcere, omicidio di massa mirato. Effettuato dalle forze russe per incolpare l’Ucraina. Zelensky: “Bombardamento prigione crimine di guerra deliberato”».

Il contenuto di ANSA, come al solito privo di prove a sostegno, la dice lunga su come i professionisti dell’Informazione divulgano le verità:

«“Olenivka è una classica, cinica ed elaborata operazione sotto una falsa bandiera”.

Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su twitter: il “raid pianificato è stato effettuato dalle forze russe per incolpare l’Ucraina”.

“Sappiamo che le truppe di Mosca hanno trasferito parte dei difensori ucraini in questo posto pochi giorni prima che venissero effettuati i raid russi”. “Lo scopo è screditare l’Ucraina di fronte ai nostri partner e interrompere la fornitura di armi – ha aggiunto – È un omicidio di massa deliberato che richiede un’indagine rigorosa.Chiediamo una reazione da parte dell’Onu e delle organizzazioni internazionali».

Il 30 Luglio, e mi fermo qui, ANSA rilancia la propaganda ucraina dal titolo: «Zelensky, i civili siano evacuati dalla regione di Donetsk. Misura riguarda oltre 200 mila ucraini, di cui 52 mila bambini».

Il contenuto delle affermazioni di Zelensky indicano mostrano la vera motivazione, cioè quello di evacuare civili di serie A da quelli di serie B (i filo-russi o che parlano il russo):

«Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha invitato ad evacuare tutta la popolazione civile della parte della regione di Donetsk sotto il controllo di Kiev, dove sono in corso i più intensi combattimenti con le forze russe.

“Una decisione governativa è stata presa sull’evacuazione obbligatoria della regione”, ha affermato il presidente.

In precedenza la vice prima ministra Iryna Vereshchuck aveva detto che il governo avrebbe reso obbligatoria l’evacuazione prima dell’inizio della stagione invernale, aggiungendo che la misura avrebbe riguardato 200.000-220.000 ucraini, di cui 52.000 bambini».

 

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