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11/08/2022 ore 11:00 – La disinformazione intenzionale, per lo più dei media occidentali, stanno portando progressivamente molti cittadini a diffidare dalle narrazioni ufficiali e a rincorrere la verità sui canali e siti web liberi. Cosa più preoccupante, invece, sono le prove che sempre di più vengono a galla che smentisce categoricamente la così detta informazione ufficiale (che tradotto vuol dire “False Notizie“, in inglese “Fake News“). Perchè se è pur vero che, riconoscere una falsa notizia risulta sempre più difficile, più evidente appare la falsa notizia quando non viene accompagnata da delle prove. Il più delle volte risultano essere illazioni e supposizioni partorite nella mano di un giornalista eticamente corrotto, scorretto e poco intelligente. Fabbricare dal nulla le false notizie, però, richiede da parte del gionalista un certo ingenio, un pizzico di fantasia e del tempo da dedicargli. Ma non sempre ci riesce.

L’esempio che ha fatto più scalpore è stata la fossa comune di oltre 9.000 civili a Mariupol, Manhush il 22 Aprile 2022.

Le prove di Manhush, non erano altro che delle immagini satellitari divulgate come prove assolute accompagnate dalle affermazioni di funzionari fedeli a Kiev secondo cui “i corpi potrebbero essere stati sepolti a strati” e “i russi hanno scavato trincee e le hanno riempite di cadaveri ogni giorno per tutto Aprile“. Ti immagini una situazione più ridicola di questa? Durante un conflitto intenso, vengono impiegate risorse umane militari per scavare fosse comuni per un intero mese, in bella vista, pur sapendo che da vincitore o perdente, una cosa così terribile e sconvolgente prima o poi sarebbe emersa all’opinione pubblica.

Come si è scoperto qualche giorno dopo, il 24 Aprile, grazie al giornalismo investigativo sul campo del giornalista Roman Kosarev (RT) e la gionalista Eva Karene Bartlett (Giornalista Indipendente Canadese), risultò essere un sito di circa 400 piazzole singole. Tutto questo documentato in video e fotografiche. Come se non bastasse, la giornalista Bartlett, intervistò il becchino della fossa comune:

«Questa non è una fossa comune e nessuno sta gettando corpi in una fossa».

Un becchino del posto fece notare alla giornalista Bartlett una nuova sezione di tombe, che includevano soldati ucraini sepolti: «Anche loro sono umani».

Il giornalismo occidentale, nonostante appurata non vera la notizia di 9.000 civili sotterrati in fosse comuni, non ritrattarono mai e mai si scusarono con i loro lettori. Questo è uno dei punti cruciali del giornalismo occidentale: mai riconosce i propri sbagli e quasi mai le informazioni rilasciate sono accompagnate da prove solide.

Ma il copione delle menzogne e delle disinformazioni è un distintivo marchio di fabbrica indelebile del giornalismo occidentale. Russi che si auto-bombardano la centrale nucleare Zaporozhye (Leggi anche perchè Kiev Bombarda La Centrale Nucleare), la più grande d’Europa e prima ancora l’uccisione di prigionieri di guerra ucraini a Olenivka, nella regione di Yelenovka.

 

ANSA, non smette mai di disinformare i suoi lettori e mai smetterà di farlo. Tutte le più grandi testate di Italia attingono alle sue Notizie (News) e le prendono per buone facendo copia e incolla. ANSA non si limita a disinformare gli italiani. Ad esempio, ANSA, preleva le notizie dai suoi capi di oltre oceano (U.S.A.) facendo da megafono e cassa di risonanza per tutti gli italiani.


 

 

 

Gli screenshots (Foto sopra) eseguite come prova, sono una palese dimostrazione di come la macchina del fango e della disinformazione è affermata in Occidente (Italia) e che non trova ostacoli. Un lettore distratto, non ci troverebbe nulla di strano nel leggere la notizia. Il titolone parla da solo:

«Cnn, una montatura la versione russa sulla prigione Olenivka».

Sempre un lettore distratto, leggendo il contenuto, arriva alla conclusione che i russi hanno bombardato, senza alcun dubbio (lo scrive ANSA che riporta la notizia della CNN):

«”La versione russa sull’attacco del 29 luglio alla prigione di Olenivka in cui sono morti oltre 50 prigionieri di guerra ucraini, per la maggior parte del battaglione Azov, è molto probabilmente un’invenzione“: è la conclusione di un’inchiesta della Cnn basata sull’analisi di video e fotografie, immagini satellitari, e sul lavoro di esperti forensi e di armi.

Secondo gli specialisti la mancanza di accesso rende impossibili conclusioni definitive, ma la maggior parte dei segnali indica che nel centro di detenzione c’è stato un incendio intenso e, secondo diversi testimoni, non si è sentito il rumore di un razzo in arrivo».

Ma un lettore più attento, cosa capisce da questo articoletto?

Il titolo di ANSA afferma con certezza di prove schiaccianti contro la Russia «Cnn, una montatura la versione russa sulla prigione Olenivka».

La contraddizione è dietro l’angolo. Leggendo il contenuto si capisce subito che altro non sono delle illazioni, prive di prove. La CNN non afferma di avere prove schiaccianti: “è molto probabilmente un’invenzione” (invenzione dei russi che Kiev abbia bombardato la prigione). Il titolo “FALSO” dice una cosa, il contenuto un’altra. Ma questa “anomalia” tutta Italiana non si ferma quì. Il lettore ancora più attento si è accorto che non vengono mostrate le prove contro i russi, benchè viene descritto la modalità di come siano in possesso di prove quelli della CNN. Su ANSA non vengono inseriti link a fotografie, al sito web che fornisce le prove, e non vi sono tracce dell’autore che ha portato avanti questa strepitosa inchiesta che smaschera una volta per tutte le bugie dei criminali russi.

Inoltre, questa “inchiesta” della CNN si basa esclusivamente su analisi di materiali recuperati in Web. La loro tesi si basa esclusivamente da prove recuperate da Internet e dal lavoro di esperti forensi e di armi (da casa, non sul luogo del crimine): nessun gionalista della CNN è andato di persona a raccogliere prove fotografiche, video e di materiali nella prigione.

La ciliegina sulla torta, però, è l’aver affermato di avere comunque testimonianze “secondo diversi testimoni“. Chi sono questi testimoni? Come avete ricevuto le dichiarazioni? Domande più che legittime che non trovano risposte alla CNN.

I prigionieri ucraini feriti e sopravvissuti al bombardamento, invece, intervistati dagli investigatori e reporter russi all’Ospedale hanno riferito che stavano dormendo (data l’ora, le 02:00 di notte), di aver sentito un boato fortissimo, successivamente da un enorme incendio, urla di prigionieri che andavano a fuoco. Nessuno avrebbe potuto sostenere se prima dell’impatto si sentiva un rumore del missile in avvicinamento: solo le guardie del carcere possono confermare o meno il rumore del razzo. Che ci fu un grosso e intenso incendio, nemmeno la Russia l’ha mai smentita: molti cadaveri si sono fusi assieme alle brande a castello dove dormivono i prigionieri ucraini a dimostrazione che:

a) stavano dormendo

b) ci fu un enorme incendio che non ha lasciato scampo ai prigionieri nel punto di impatto del razzo;

c) solo chi ha raccolto le prove sul luogo del crimine conosce a chi appartiene il razzo.

 

Sconcertante è che hanno avuto il coraggio di definire tutte queste illazioni e supposizioni una inchiesta. Questo è il livello di gionalismo Occidentale.

Gli americani hanno così tanto materiale da poterci fare film hollywoodiani per altri 20 anni.

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