Cremlino: Americani Al Confine Ucraina È Una Minaccia

26/10/2022 ore 18:40 – Il dispiegamento delle truppe U.S.A. in Romania aumenta i rischi per la sicurezza della Russia e spingerà Mosca a prendere contromisure, ha affermato oggi Mercoledì 26 Ottobre il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Si riferisce alla 101a divisione aviotrasportata dell’esercito americano, attualmente di stanza in Romania, al confine con l’Ucraina.

Parlando ai giornalisti, Peskov ha osservato che “più le truppe americane sono vicine ai nostri confini, maggiore è il pericolo in cui ci troviamo“. Ha continuato dicendo che Mosca tiene conto di una tale presenza militare nello sviluppo del suo quadro di sicurezza.

Peskov ha ribadito che un tale dispiegamento alle porte della Russia “non contribuisce alla prevedibilità e alla stabilità“.

La scorsa settimana, parlando alla CBS News, i comandanti della 101a divisione aviotrasportata hanno affermato che non avrebbero esitato a entrare in Ucraina se dovesse scoppiare un conflitto diretto tra Russia e NATO.

In totale, circa 4.700 soldati americani della 101a aviotrasportata sono stati inviati in Europa. Mentre in Romania, la divisione, che è stata soprannominata “Screaming Eagles“, tiene esercitazioni di assalto aereo e terrestre con le loro controparti NATO.

Secondo i suoi comandanti, la divisione è l’unità americana più vicina ai combattimenti in Ucraina e sta monitorando attivamente l’esercito russo mentre organizza esercitazioni per “replicare esattamente quello che sta succedendo”.

La NATO ha ripetutamente affermato che non è parte in conflitto e non invierà le sue truppe in Ucraina. Alla fine di Giugno, il segretario generale, Jens Stoltenberg, ha annunciato che il blocco guidato dagli Stati Uniti d’America avrebbe aumentato significativamente il numero delle sue forze in allerta da 40.000 a oltre 300.000.

Dall’inizio della campagna militare russa in Ucraina, la NATO ha incanalato miliardi di dollari in aiuti militari a Kiev, fornendole armi all’avanguardia.

Gli americani, dall’inizio dell’operazione militare speciale russa, hanno fatto della retorica e falsità il loro marchio di fabbrica, ribadendo più volte che non vogliono un conflitto militare diretto contro la Federazione Russa, sbugiardandosi più volte dalle parole del loro presidente Biden, che ha spesso provocato Mosca con assurde illazioni, bugie di ogni tipo dicendo cose e facendone altre. La macchina del fango e la Informazione mediatica sotto dittatura americana del giornalismo occidentale non ha comunque drogato le menti di tutti i cittadini occidentali, spingendoli più volte a manifestare in pubblico (tranne negli U.S.A.) il dissenso delle politiche anti-russe e delle conseguenze che nè hanno derivato i prezzi energetici e e di prima necessità alle stelle: ma come in ogni democrazia occidentale che si rispetti, i buratini delle forze dell’ordine non si sono limitate a controllare le manifestazioni, ma addirittura a prendere di mira a suon di bastonate i cittadini senza distinzioni uomini anziani e donne.

Quando la frittata è fatta, nessuno (o quasi) non crede più alle parole degli americani. Si può solo sperare in una via diplomatica seria per terminare un conflitto grazie, e soprattutto, al sostegno dei cittadini consapevoli di ciò che stanno producendo le menzogne e gli imbrogli.