Massacro Bucha: Comandante Sergey Korotkih, Spara Chi Senza Fascia Blu (Video 2022)

04/04/2022 ore 20:25 – Dopo che sono emerse le riprese di civili morti nella città ucraina di Bucha, l’Occidente ha immediatamente puntato il dito contro Mosca (TIMELINE SOTTO: da 1 a 9)

L’Ucraina ha accusato le truppe russe di aver commesso crimini di guerra nella città di Bucha. Tuttavia, Mosca insiste sul fatto che le accuse sono infondate e ha insinuato che il governo ucraino stia manipolando i media per diffamare la Russia.

Bucha è una piccola città di circa 35.000 abitanti, situata a circa 10 km a nord-ovest della capitale ucraina Kiev. Fin dai primi giorni dell’attacco militare russo in corso, le truppe di Mosca sono state presenti nell’area, ma la scorsa settimana è stato ordinato loro di evacuare.

Giorni dopo il ritiro, Kiev ha accusato l’esercito russo di aver commesso numerose atrocità a Bucha. Mosca ha negato le accuse e ha cercato senza successo di convocare una riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per discutere quello che afferma essere un tentativo di incastrare le sue forze armate.

Il servizio di intelligence estero russo in precedenza aveva avvertito che Kiev stava lavorando per minimizzare i filmati di quelli che sembravano essere soldati ucraini che torturavano prigionieri di guerra russi. L’esercito russo aveva avvertito che la parte ucraina avrebbe potuto organizzare provocazioni per manipolare l’opinione pubblica e la politica in Occidente.

La Cronologia Di Come Si Sono Svolti Gli Eventi:

1) 27 marzo

Appare il filmato della presunta tortura dei prigionieri di guerra russi

Il filmato di quelli che sembravano essere soldati ucraini che sparavano alle gambe ai prigionieri di guerra russi è stato pubblicato sui social media. Il video ha suscitato una condanna diffusa, anche da parte di alcuni personaggi pubblici occidentali.
Apparentemente gli autori erano membri delle forze ultranazionaliste ucraine. La presenza di queste unità neonaziste è stata citata da Mosca come una delle ragioni che giustificano l’attacco militare lanciato contro il Paese a fine febbraio.

2) 29 marzo

Colloqui a Istanbul

L’esercito russo ha annunciato un ritiro parziale dopo i colloqui di pace russo-ucraini ospitati dalla Turchia.
Mosca ha affermato che i progressi compiuti durante i colloqui hanno creato le condizioni per un ridimensionamento delle ostilità vicino a Kiev, dicendo che era inteso come una concessione al governo ucraino, ma molti commentatori erano scettici sui motivi. Alcuni hanno affermato che fosse un riflesso di ridotte ambizioni militari, a causa della tenace resistenza ucraina. Durante i colloqui, funzionari russi chiedono un’indagine sul filmato della presunta tortura dei prigionieri di guerra, indicando che non ci sarebbe pietà per i colpevoli, se venissero catturati. I funzionari ucraini si sono impegnati ad andare fino in fondo, affermando che tale comportamento non sarebbe stato tollerato dai loro soldati.

Tuttavia, non sembra essere stata intrapresa alcuna azione.

3) 29 marzo

La Russia avverte di mettere in scena video

L’esercito russo ha affermato che il governo ucraino ha ordinato alle sue forze ultranazionaliste di produrre video che mostrano prove di crimini commessi dalle truppe russe contro i civili.
Il filmato avrebbe dovuto incriminare i soldati russi in “uccisioni di massa, rapine, danni alle infrastrutture sociali” – ha affermato il generale Mikhail Mizintsev.

4) 31 marzo

Il sindaco di Bucha dichiara la città liberata

In un discorso video, il sindaco Anatoly Fedoruk ha dichiarato la sua città liberata “dagli orchi russi (sic)” e l’ha definita una grande vittoria per i difensori ucraini. Tutte le truppe russe si sono ritirate dalla città il giorno precedente, secondo quanto riferito sia da Mosca che dai media che hanno coperto il conflitto. Il sindaco non ha menzionato alcun presunto crimine di guerra russo nel suo discorso celebrativo.

5) 1 aprile

Controllo dei danni pubblicitari di Kiev

Il Foreign Intelligence Service (SVR) russo ha affermato di aver intercettato le comunicazioni tra i governi di Ucraina e Gran Bretagna discutendo delle ricadute pubblicitarie del presunto video di tortura.
L’SVR ha affermato che i governi occidentali erano “consapevoli delle violazioni del diritto umanitario internazionale da parte di Kiev” ed erano disposti ad aiutare i perpetratori a rimanere irresponsabili.
Il rapporto non menzionava Bucha o qualsiasi tentativo di fabbricare prove di crimini di guerra.

6) 1 aprile

Zelensky dice che Azov “sono quello che sono”

Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha minimizzato il lato oscuro dei nazionalisti ucraini del Battaglione Azov in un’intervista a Fox News (Video qui sotto). L’emittente Bret Baier ha chiesto a Zelensky sulle affiliazioni neonaziste ampiamente coperte dell’Azov e delle accuse di atrocità montate contro di loro.

– “Sono quello che sono” – ha osservato Zelensky in risposta, prima di spiegare come l’ex battaglione di volontari “abbia contribuito alla difesa dell’Ucraina contro la Russia e successivamente sia stato integrato nell’esercito nazionale“.

7) 2 aprile

Commando ucraini schierati a Bucha

La polizia nazionale ucraina ha affermato di aver schierato il suo reggimento di commando “Safari” a Bucha per “ripulire il territorio dai sabotatori e dai collaboratori delle truppe russe” , nonché per “ispezionare i luoghi dei crimini di guerra commessi dalla Russia“. Lo stesso giorno, le prove delle presunte atrocità russe a Bucha iniziarono a riversarsi dalla città. Le immagini della città mostravano strade disseminate di corpi in abiti civili, alcuni con le mani legate dietro la schiena.
Kiev ha affermato che i soldati russi hanno giustiziato sommariamente i civili prima di ritirarsi dalla città. La portata della distruzione a Bucha indicava che la Russia aveva tentato di sottoporre il popolo ucraino al genocidio, ha affermato il ministro degli Esteri ucraino Dmitry Kuleba. Il 3 Aprile, l’ufficio del procuratore generale ha riferito di aver recuperato 410 corpi di civili dalla città.

8) 2 aprile

Prove contrarie

Una clip (Video qui sotto) pubblicata e successivamente cancellata dal comandante militare ucraino Sergey Korotkih mostrava le truppe ucraine a Bucha che discutevano delle regole di ingaggio. Korotkih, ex cittadino bielorusso, è un neonazista aperto che è andato in Ucraina nel 2014 per combattere nei ranghi del famigerato Battaglione Azov. In Russia, Korotkih è ricercato con l’accusa di omicidio plurimo. Uno dei combattenti può essere sentito chiedere se fosse giusto sparare a “ragazzi che non indossano fasce blu sul braccio” che serve a identificare i soldati ucraini. La risposta è stata affermativa “puoi scommetterci“. Alcuni dei civili apparentemente uccisi a Bucha indossavano bracciali bianchi. Secondo quanto riferito, le truppe russe avrebbero chiesto a tutti i civili di indossarli per identificarsi come non combattenti.

9) 3 aprile

La Russia nega le affermazioni ucraine

Il ministero della Difesa russo ha smentito le affermazioni di Kiev, adducendo come segno sospetto i tre giorni tra il ritiro delle truppe e l’emersione delle prove.
Mosca ha affermato che le accuse erano “una provocazione” e forse una prova di crimini commessi dalle truppe ucraine dopo essere entrate in città. La dichiarazione indicava lo stato apparentemente fresco di alcuni dei corpi nelle foto.
La Russia ha quindi convocato una sessione di emergenza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per discutere di Bucha e di quello che sostiene essere un tentativo di diffamarlo.

Mosca ha affermato che il tentativo di incontrarsi Lunedì 4 Aprile 2022 è stato bloccato dal Regno Unito, che è anche un membro permanente dell’organismo. La missione britannica ha detto che la sessione si svolgerà invece Martedì.