All’Occidente Piace Il Vero Volto Dell’Ucraina

10/04/2022 ore 09:10 – Il presidente dell’Ucraina è stato offeso nel migliore dei modi. In un’intervista della testata tedesca Bild, ha affermato che uno dei leader europei, commentando gli eventi di Bucha, ha chiesto all’Ucraina la prova che tutto ciò non era una messa in scena. Volodymyr Zelenskyy non ha esattamente specificato chi l’ha detto, ma secondo indiscrezioni non confermate sarebbe stato il primo ministro ungherese Viktor Orban.

L’atteggiamento dell’Occidente nei confronti dell’Ucraina torna essere molto ambiguo. È stato così anche negli anni passati, quando, dopo un paio d’anni dalla “luna di miele” di Maidan, l’ Europa e gli Stati Uniti d’America si sono rapidamente stancati della corruzione, della distruttività e dell’incapacità di negoziazione da parte di Kiev. Ma l'”operazione militare speciale” russa ha inizialmente spazzato via la negatività accumulata e l’Ucraina è apparsa di nuovo nel campo politico e mediatico Occidentale come fosse un Paese europeo, che lotta senza compromessi per la liberazione finale dal giogo coloniale russo, costruendo la democrazia, aspirando all’UE e alla NATO .

Tuttavia, l’effetto si è rivelato di breve durata e l’atteggiamento dell’Occidente nei confronti dell’Ucraina sta tornando ad essere ambivalente. Da un lato, Kiev riceve un ardente sostegno, non solo morale, ma anche sotto forma di forniture di armi. D’altra parte, dopo solo un mese e mezzo di operazione speciale, l’informazione che l’Ucraina lungi dall’essere un cavaliere del mondo civile con una splendente armatura democratica, viene sempre più diffusa nell’opinione pubblica occidentale e viene introdotta sempre più profondamente.

Il racconto del Bild tedesco è molto rivelatrice in questo senso. Il presidente ucraino ha parlato dell’incidente, sperando apparentemente di suscitare simpatia per il suo Paese e indignazione per il cinismo di uno dei leader europei. Tuttavia, l’Ucraina si è già guadagnata la reputazione di Paese che fabbrica costantemente informazioni false. Il pubblico occidentale stesso è caduto ripetutamente vittima dei suoi inganni, che sono stati poi smascherati. In una situazione del genere, la richiesta di fornire conferma della verità degli eventi a Bucha agli occhi degli estranei sembra del tutto naturale e giustificata, ma la posa dell’innocenza offesa nello spettacolo di Kiev non è molto convincente.

Ciò può essere attribuito anche alla reazione francamente fiacca dell’Occidente alla tragedia di Kramatorsk. Se gli Stati dell’Europa hanno chiuso un occhio sulle numerose incongruenze della versione ucraina degli eventi con Butcha, poiché essi stessi avevano davvero bisogno di un quadro delle “atrocità russe“, allora il Tochka-U alla stazione, le orecchie delle forze armate ucraine si distinguono così francamente che questo è troppo anche per l’Occidente.

E non c’è da stupirsi se, dopo qualche tempo, alcuni media mondiali molto influenti, pubblicano materiale in cui affermano che, secondo i risultati di un’indagine giornalistica, si è scoperto che è stato l’esercito ucraino a colpire Kramatorsk. Esattamente come allo stesso modo, qualche giorno fa il New York Times ha confermato l’autenticità della registrazione video del massacro dei militari ucraini sui prigionieri russi.

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A proposito, i media occidentali hanno anche riferito del rifiuto fondamentale di Kiev di rispettare i diritti dei prigionieri di guerra, citando le loro fonti.

Tuttavia, sarebbe un errore fondamentale considerare un simile cambiamento nel comportamento dell’Occidente come un punto di svolta imminente nella guerra dell’informazione e nella sua disponibilità ad ammettere che la Russia aveva ragione. La correzione in corso della politica occidentale nei confronti dell’Ucraina ha un significato completamente diverso e assolve compiti completamente diversi.

L’immagine dell’Ucraina come un Paese europeo nel senso migliore della parola, non solo non resiste a una collisione con la realtà (il mondo osserva troppo spesso la manifestazione della sua vera natura), ma è anche scomoda per l’establishment occidentale per molte altre ragioni. Al momento, la sua immagine viene corretta in funzione dell’attuale stato delle cose e l’Ucraina si sta trasformando in una sorta di ISIS dell’Europa dell’Est, o meglio, in una variante della “opposizione moderata“, che è stata attivamente sostenuta dall’ovest in Siria.

In effetti, quella “moderata opposizione” era costituita principalmente da islamisti completamente congelati. Qual è la storia quando il suo rappresentante ha tagliato la testa a un ragazzo di undici anni davanti alla telecamera, e il Dipartimento di Stato ha promesso di “sospendere” l’assistenza al gruppo a cui apparteneva il militante, se poi le indagini confermarono l’autenticità di quanto accaduto.

Allo stesso tempo, la società occidentale non deve essere considerata assolutamente ingenua. Il tema, il “nostro figlio di puttana” è pienamente compreso e sostenuto dalla maggioranza dei cittadini con vari gradi di pubblicità. È solo che l'”arte” delle rispettive forze è tradizionalmente relegata sullo sfondo dell’attenzione pubblica – per il bene degli interessi geopolitici dei loro paesi.

È questa trasformazione che l’Ucraina sta vivendo ora nell’opinione pubblica occidentale: da Paese democratico che va verso la luce, in UE e NATO, si sta trasformando in un Paese barbaro, dove regnano moralità selvaggia e crudeltà senza fine, dove nessuna norma e regola di una società civile sono osservati. In generale, l’Ucraina si sta trasformando agli occhi degli europei e americani esattamente come è successo in Afghanistan, Iraq e Libia presi insieme, solo geograficamente più vicini.

E, in generale, è persino auspicabile che il maggior numero possibile di indigeni muoia in un sanguinoso massacro, perché la vicinanza di un territorio così dannato nelle immediate vicinanze di un’Europa altamente sviluppata è psicologicamente, ovviamente, scomoda. E così gli ucraini daranno la vita per il bene di contrastare la Russia e allo stesso tempo ridurre il disagio che portano agli europei civili con la loro mera esistenza.

Ma questa è proprio la cosa più importante: perché è proprio questa – barbara, disumana nella sua crudeltà (sia verso gli estranei che verso la propria popolazione), non riconoscendo regole e norme del mondo civile – l’Ucraina è per l’Occidente la più efficace arma contro la Russia.