21/01/2012 – Paradossalmente le persone erano meno preoccupate negli anni ’70 e ’80, quando il sangue era davvero meno sicuro a causa delle minori conoscenze scientifiche sui virus e dalla tecnologia meno avanzata con la quale si facevano i controlli. Oggi le tecnologie utilizzate, così come i controlli sul sangue sono molto accurati e il rischio di un possibile contagio è molto basso, nell’ordine di 1 su 500mila. Alla domanda la risposta è Sì!
Sacche Tracciate E Tracciabili
Il sangue proveniente dai donatori e raccolto nei centri trasfusionali segue accurati e codificati protocolli per la raccolta e la conservazione: ogni sacca è sempre tracciata e tracciabile e viene conservata in celle frigorifere a temperatura controllata per 42 giorni se si tratta di globuli rossi, per 5 giorni se sono sole piastrine. Per quanto riguarda il plasma può essere congelato e conservato più a lungo.
Il Braccialetto Contro Gli Scambi
Uno dei rischi che si possono verificare è quello della trasfusione di una sacca di sangue di un gruppo sanguigno incompatibile con quello tuo. Questo rischio può arrivare a uno su 100mila trasfusioni. Il risultato dello scambio di sacche è una pericolosa reazione immunitaria da parte del ricevente verso il sangue iniettato, a causa degli anticorpi non compatibili tra donatore e ricevente. Per ridurre il numero di incidenti trasfusionali, in molti ospedali si è dottato il braccialetto elettronico che, attraverso un sistema informatico, controlla i dati del malato e li confronta con quelli della sacca.
Raccolta Prima Di Un Intervento
Per quanto riguarda gli interventi chirurgici programmati, si può ricorrere a una autotrasfusione, cioè quella della raccolta di alcune sacche di sangue del paziente, con due-tre prelievi nel mese precedente l’intervento, che vengono conservate per le necessità personali durante l’operazione.
Il Vero Rischio È Quello Di Rimanere Senza Sangue, Come Fare?
Anche se l’italia è tra i Paesi con più donatori (in continuo aumento ogni anno), il vero pericolo attuale e dei prossimi anni è quello che il sangue donato diventi insufficiente per i fabbisogni di una popolazione che sta invecchiando e quindi ha bisogno di una maggiore quantità di trasfusioni. I donatori poi sono sempre più vecchi e non sempre ci sono giovani disposti a sostituirli. Il mio invito è quindi quello di donare il sangue: possono farlo le persone in buona salute, tra i 18 e i 60 anni, che pesino più di 50 chili indipendentemente dalla statura, etnia e nazionalità di appartenenza. Per legge puoi donare il sangue ogni 3 mesi. Puoi rivolgerti, comunque, alle numerose associazioni di donatori o, in molti ospedali, direttamente alla struttura.
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