Migliori download

  Forum: Ultim Argomenti

26/04/2024

NAMP

Official Website

Abbronzarsi Prevenzione: Il Sole Fa Davvero Male?

12/04/2012 – Ciò che negli ultimi 70-80 anni ha subito una profonda evoluzione in negativo non è il sole, ma il rapporto con esso. Un tempo si prendeva il sole in spiaggia pallidi e completamente vestiti (i benestanti) oppure cronicamente abbronzati per via del lavoro all’aperto (i ceti meno abbienti), a partire dalla fine della Prima Guerra Mondiale c’era consapevolezza dell’effetto biologico positivo del sole sulla salute umana. La luce naturale infatti stimola la sintesi di Vitamina D, importante per le ossa, sistema immunitario, cuore e reni. Ha un’azione antibatterica, elimina le tossine attraverso l’aumento della sudorazione, favorisce il rilascio di sostanze dalle proprietà antiossidanti e proteine per la pelle, migliora il tono dell’umore e altro ancora.

D’altra parte, però, le mutate condizioni socio-culturali ed economiche favoriscono via via il diffondersi di abitudini dannose: vacanze brevi, concentrate nei fine settimana o nei mesi più caldi e la ricerca dell’abbronzatura a tutti i costi si traducono in esposizione rapide e intense, che rendono inefficaci i sistemi naturali di difesa dell’organismo e predispongono a rischi come eritemi, ustioni, macchie, rughe, fino a malattie più serie come i tumori. Anche l’inquinamento ambientale prodotto dall’essere umano ha preoccupanti effetti indesiderati sulla abbronzatura della pelle e malattie derivate da essa.

Abbronzatura o Arrossamento?

Molti sono convinti che l’arrossamento della pelle dopo una giornata di sole sia il primo segno di tintarella. In realtà l’abbronzatura, intesa come produzione di melanina, che colora le cellule epidermiche e protegge dalle radiazioni ultraviolette, necessita di almeno tre-cinque giorni. L’arrossamento da raggi solari è invece il segnale che la pelle ha subito un danno, perchè non è stata adeguatamente protetta e preparata all’incontro con il sole. In questi casi si parla spesso, ma erroneamente, di eritema solare, intendendolo con questo termine la comparsa, alcune ore dopo essere stati al sole, di prurito nelle zone più esposte alla luce: viso, collo, dècolletè e braccia, che si ricoprono di puntini rosa. Il prurito tende ad aumentare con il passare delle ore e può peggiorare con le successive esposizioni al sole. Questi sono i sintomi di una malattia comune chiamata dermatite polimorfa solare, tipica delle prime esposizioni al sole. Si può curare con creme a base di cortisone, da applicare alla comparsa dei primi sintomi. Poco efficaci nell’alleviare il prurito risultano invece gli antistaminici per bocca. Paradossalmente, in alcuni casi la soluzione a questo problema è proprio il sole: esposizioni graduali, con preventiva applicazione di creme protettive, si dimostrano in alcune persone un progressivo miglioramento dei sintomi.

L’eritema È Una Scottatura

Il vero eritema solare non è altro, invece, che la classica scottatura (il termine deriva dal greco e significa letteralmente “Arrossamento“). Le radiazioni Uv, in particolare le Uvb, inducono il rilascio di sostanze, come le citochine, normalmente prodotte dalle cellule dell’organismo in risposta a uno stimolo, che determinano una dilatazione dei vasi sanguigni e aumento della permeabilità dei capillari, provocando i classici sintomi dell’infiammazione. Una volta avviato, il meccanismo dell’infiammazione è difficile da arrestare. Per questo motivo le scottature andrebbero prevenute, con un’adeguata fotoprotezione e un’esposizione solare oculata, anche perchè ripetuti episodi di questo tipo, specialmente nei bambini, aumentano il rischio di incorrere in tumori della pelle in età adulta.

Rughe e Sole

Un fenomeno correlato a un’esposizione solare eccessiva o non protetta è quello dell’invecchiamento precoce della pelle, conosciuto come elastosi. Si tratta di un accumolo di fibre elastiche distorte e mal funzionanti nel derma, con relativa formazione di rughe e solchi profondi, mentre l’epidermide appare cedevole, assottigliata, secca e atrofica. Le rughe da fotoinvecchiamento aumentano progressivamente con gli anni e sono tanto più evidenti quanto più la pelle è danneggiata dal sole. Per migliorare l’aspetto della cute invecchiata dal sole si usano cosmetici che ne aumentano l’idratazione e tendono a compattarla. Il più usato è l’acido ialuronico, seguito dalle vitamine C ed E, che riducono i danni causati dai raggi solari sul DNA delle cellule. Integratori a base di queste vitamine e di oligoelementi quali il selenio possono essere assunti a scopo preventivo qualche settimana prima dell’esposizione al sole, per inibire l’attività dei radicali liberi.

Errori Comuni Diffusi Da Evitare

-» Utilizzare il solare dell’anno precedente. Qualsiasi cosmetico lasciato aperto per lungo tempo (il periodo massimo di apertura consentito è indicato da un apposito simbolo sulla confezione) non solo vede degradare le sue proprietà, ma è anche a rischio di inquinamento batterico. I tempi e il grado di degradazione dipendono dal tipo di confezione (un barattolo è più a rischio di contaminazione di un tubetto), del luogo e delle modalità di conservazione (se tenuto all’aperto, vicino a fonti di calore e così via).

-» Mettersi la crema al momento di esporsi al sole. Va assolutamente applicata circa 20 minuti prima di esporsi.

-» Non mettersi la crema se si sta all’ombra. Non tutti sanno che sotto l’ombrellone arriva il 50% dei raggi solari, quindi eritemi e scottature sono possibili. Fai attenzione anche alle luci riflesse: molte superfici, sabbia, cemento e neve possono riflettere in maniera importante il sole.

-» Credere che in acqua non ci si scotti. A un metro di profondità in acqua arriva circa il 50% dei raggi. Per lo stesso motivo è bene asciugarsi quando esci dal mare o dalla piscina e riapplica subito il solare: anche se è resistente all’acqua, sulla pelle bagnata la sua efficacia si riduce sensibilmente. Anche la protezione degli indumenti diminuisce se questi sono umidi.

-» Esporsi tante ore fin dal primo giorno. Per le prime esposizioni sono sufficienti 45 minuti di sole al giorno: oltre questo limite, le cellule della pelle sono sature e non producono altra melanina.

-» Scottarsi per abbronzarsi in fretta. È un luogo comune ancora radicato: la scottatura determina l’eliminazione dello strato superficiale della pelle e l’abbronzatura se ne va in fretta. Se prendi gradualmente e senza causare traumi, la tintarella si fissa e dura più a lungo.

Ti È Stato Utile Questo Contenuto?

Clicca Su Una Stella Per Esprimere Il Tuo Giudizio!

Voto Medio 4.7 / 5. Votanti Totali: 176

Nessun Voto Al Momento. Perchè Non Voti Per Primo!

Spiacente Che Non Sia Stato Utile Per Te!

Miglioriamo questo contenuto!

Mi Aiuti A Capire? Cosa Non Ti È Piaciuto?