Ray Dalio: Il Mondo Globalizzato È Finito

22/06/2022 ore 13:29 – Il miliardario americano spiega perché le sanzioni contro la Russia si sono ritorte contro. Stanno allontanando i paesi dagli investimenti U.S.A., secondo Ray Dalio.

Le sanzioni di Washington contro Mosca stanno costringendo altri paesi a tagliare i loro investimenti negli Stati Uniti per paura di diventare il prossimo obiettivo, ha affermato il manager miliardario di hedge fund Ray Dalio in un’intervista al quotidiano tedesco Der Spiegel.

Alla domanda sulle sanzioni anti-Russia, il fondatore del più grande hedge fund del mondo Bridgewater Associates ha affermato che le misure stanno fallendo, ma non ci sono altre opzioni a disposizione di Washington:

«Le sanzioni sono l’unica arma che gli Stati Uniti possono usare. Finora, il calo del prodotto interno lordo russo è stato di circa il 15%. Questo è sopportabile per la popolazione. Putin avrà difficoltà a rimanere al potere solo se l’economia crollerà di più, diciamo fino al 40%», ha detto Dalio.

Dalio, inoltre, ha affermato che pur non riuscendo a raggiungere il loro obiettivo diretto di limitare la capacità della Russia di combattere in Ucraina, le sanzioni stanno danneggiando anche gli Stati Uniti:

«Posso già dirvi con certezza che anche l’Occidente soffre delle sanzioni. Altri paesi stanno perdendo sempre più i titoli di stato americano perché temono che possano finire come la Russia. Questo sta spostando gli equilibri di potere in tutto il mondo», ha continuato l’investitore.

Dalio si aspetta che il conflitto Russia-Ucraina porterà cambiamenti drammatici per il mondo intero:

«Il tutto ricorda gli anni 1938 e 1939, quando il mondo era sull’orlo della seconda guerra mondiale: due potenze mondiali si fronteggiano e sono sostenute da diversi alleati. Il modo in cui si comporterà l’India sarà decisivo. Il Paese potrebbe sostenere l’economia russa se l’Occidente boicotta Mosca. In ogni caso, i tempi di un mondo globalizzato con barriere commerciali minime e libero flusso di capitali sono finiti», conclude Dalio.