Ungheria: Noi Nessun Embargo Petrolio Russo

22/03/2022 – Si apre la spaccatura nell’UE sulle sanzioni energetiche della Russia

L’Ungheria ha affermato che la sua fornitura di energia non è una “questione ideologica” dopo aver rifiutato di sostenere potenziali embarghi sul petrolio russo.

I ministri dell’UE discuteranno di un divieto del petrolio russo come parte del quinto pacchetto di sanzioni, nel tentativo di costringere Mosca ad abbandonare le sue operazioni militari in Ucraina, ha riferito Reuters Lunedì 21 Marzo 2022.

– “È inevitabile che iniziamo a parlare del settore energetico e possiamo sicuramente parlare di petrolio perché è la più grande entrata per il bilancio russo” – ha affermato il ministro degli Esteri lituano Gabrielius Landsbergis. Secondo quanto riferito, le nuove sanzioni aggiungeranno più nomi di individui russi alle liste nere dell’UE.

I ministri degli esteri e della difesa dell’UE dovrebbero discutere la questione prima dell’arrivo del presidente degli Stati Uniti d’America Joe Biden a Bruxelles per colloqui con i 30 alleati della NATO, l’UE e il Gruppo dei Sette (G7), incluso il Giappone.

La scorsa settimana l’UE ha vietato alle società dei suoi stati membri di investire nel settore energetico russo, ma non è riuscita a vietare le importazioni di petrolio e gas dal paese. L’UE ottiene circa il 40% del suo gas naturale dalla Russia e più della metà delle esportazioni di petrolio del paese sono destinate all’Europa.

Reuters riferisce che i paesi baltici, inclusa la Lituania, stanno spingendo per un embargo petrolifero come prossimo passo logico per esercitare pressioni su Mosca, mentre la Germania, il più grande acquirente di greggio russo nell’UE, chiede cautela perché i prezzi dell’energia in Europa stanno già salendo alle stelle.

Un’altra nazione dell’UE, la Bulgaria, ha affermato che potrebbe cercare un opt-out, secondo Reuters, poiché l’unica raffineria di petrolio del Paese è di proprietà della russa LUKOIL e fornisce oltre il 60% del carburante della nazione.

Nel frattempo, Mosca ha avvertito delle conseguenze “gravi” che un embargo sul petrolio russo avrà sull’Europa. Parlando ai media Lunedì, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha affermato che un tale divieto “avrebbe un impatto serio e negativo sul bilancio energetico del continente europeo“. Gli Stati Uniti d’America non saranno colpiti tanto quanto l’UE, ha aggiunto, ma le persone in Europa “lo troveranno davvero difficile. Una tale decisione riguarderà tutti” – ha detto Peskov.

La Russia ha indicato che può vendere i suoi prodotti energetici altrove se i suoi acquirenti occidentali si ritirano. L’India, il terzo consumatore di energia al mondo, la scorsa settimana ha acquistato diversi milioni di barili di greggio russo, da consegnare a Maggio. L’Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio (OPEC) ha avvertito la scorsa settimana di un imminente shock sui mercati petroliferi mondiali se alcuni acquirenti evitano il greggio russo.