Google Multata: La Russia Chiede 366 Milioni Dollari

18/07/2022 ore 16:56 – Il gigante IT con sede negli Stati Uniti non è riuscito a cancellare le informazioni proibite in Russia per la seconda volta, secondo il tribunale.

Il tribunale russo ha multato il colosso tecnologico americano Google Lunedì 18 Luglio 2022 per oltre 21 miliardi di rubli (366 milioni di dollari), per non aver cancellato informazioni proibite sul conflitto in Ucraina. A riferirlo è RIA Novosti (Agenzia di informazione internazionale russa Novosti) dal tribunale.

Il tribunale distrettuale Tagansky di Mosca ha inflitto una multa basata sul fatturato della società IT per il suo ripetuto rifiuto di cancellare le informazioni vietate dalla legge russa. Roskomnadzor, l’organismo nazionale per il controllo di Internet e dei media, aveva precedentemente richiesto alla società di rimuovere da YouTube tutte le “informazioni fuorvianti” riguardanti l’offensiva militare russa in Ucraina.

Prima della sentenza del tribunale, Roskomnadzor aveva inviato a Google 17 notifiche di richieste di rispettare la legge russa, ma il gigante della tecnologia non si è mai conformato. La sanzione totale è pari a un decimo del fatturato annuo della società e delle sue strutture affiliate in Russia.

La Russia è stata a lungo critica nei confronti del modo in cui le piattaforme straniere distribuiscono contenuti on-line che violano le leggi nazionali. Lo scorso Dicembre 2021, l’azienda della Silicon Valley è stata colpita con una multa di 7,2 miliardi di rubli (circa 98,1 milioni di dollari) per non aver rimosso i contenuti vietati (prima volta che un’azienda IT è stata multata in Russia con una sanzione legata ai suoi guadagni).

Alla fine di Giugno 2022, Roskomnadzor (Servizio federale per la supervisione delle comunicazioni, della tecnologia dell’informazione e dei mass media) ha completato un rapporto su ciò che ha affermato essere la ripetuta mancata rimozione di contenuti proibiti da parte di Google, dichiarando che la società americana non aveva cancellato almeno 7.000 “materiali illegali” da YouTube.

In quel periodo, il watchdog ha accusato il colosso informatico di promuovere false informazioni sul conflitto in Ucraina e di ospitare materiale che sostiene estremismo e incoraggia bambini a partecipare e fare proteste di massa anche se non autorizzate.

L’Occidente, dall’Italia al Regno Unito, ha più volte sanzionato Google e vari social web per pratiche scorrette e violazioni al consenso sulla Privacy.

La domanda è la seguente: questi colossi del web, pagheranno mai queste multe inflitte da Paesi che si reputano sovrani?